Mer. Feb 5th, 2025

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di Andrea Marinelli e Guido Olimpio

I progressi sul campo restano limitati. Ucciso un terzo generale russo: la presenza al fronte un segno di combattivit dei russi, ma anche della scarsa affidabilit delle truppe

Questa mattina le citt occidentali dell’Ucraina si sono svegliate sotto le bombe, sganciate dai russi per colpire gli aeroporti di Lutsk e Ivano-Frankivsk. Gli ordigni sono caduti anche su Dnipro, nel cuore del Paese, dove hanno distrutto fra le altre cose un asilo nido chiuso dall’inizio del conflitto come tutte le scuole d’Ucraina. Questi bombardamenti segnano una svolta nell’offensiva russa, che si allarga verso ovest, territorio strategico per permettere alla resistenza ucraina di ricevere rifornimenti militari e alimentari. Se dal cielo — dove ancora non hanno una superiorit aerea — si intensificano i bombardamenti, sul campo i progressi restano limitati. Il convoglio di mezzi lungo 60 chilometri che da giorni incombe su Kiev si avvicinato leggermente e ha cominciato a riorganizzarsi, sparpagliandosi nelle foreste e nelle cittadine circostanti, per ridurre i rischi di subire imboscate ma anche per posizionarsi in vista dell’attacco.

Il significato della dispersione lo si pu comprendere dal video apparso ieri che mostra un reparto dell’Armata preso di mira dagli ucraini: carri armati uno dietro l’altro su una strada, con margini di manovra quasi impossibili. Nessuna presenza di fanteria che possa contrastare imboscate, nessuna protezione da parte di elicotteri. Secondo gli esperti militari della Associated Press, la riorganizzazione del drago un pessimo segnale e indicherebbe un attacco imminente: alcune unit corazzate sono state viste nelle citt vicino all’aeroporto Antonov, a nord di Kiev, e altri veicoli si sono spostati nelle foreste con obici trainati nelle vicinanze in posizione per aprire il fuoco. L’offensiva sulla capitale, secondo molti analisti, sta per arrivare. Secondo fonti americane, inoltre, alcune unit russe sono arrivate a circa 20 chilometri.

I russi starebbero provando ora di circondare le citt, non solo Kiev, per stringerle d’assedio e intrappolare all’interno le forze ucraine: la manovra oggi risultava evidente a Chernhiv, nel nord, che la resistenza continua a difendere da ormai due settimane. Intanto sarebbe stato ucciso un terzo generale russo, Andriy Kolesnikov, secondo quanto dichiara l’esercito di Kiev e confermano anche fonti occidentali: la presenza di generali in prima linea un segno di combattivit dello stato maggiore moscovita, ma evidenzia anche una certa inaffidabilit delle truppe. L’esercito di Putin continua a pagare dunque la sottovalutazione dell’impresa: il livello di addestramento, specie delle truppe pi giovani, appare non adeguato alla prova. Ma anche sotto il profilo tattico — dicono gli esperti — emergono errori madornali: perch la Russia ha puntato sulla quantit, rispetto alla qualit?

11 marzo 2022 (modifica il 11 marzo 2022 | 19:37)

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