Ven. Nov 22nd, 2024

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Una paziente di 61 anni affetta da un tumore metastatico ha assistito a una regressione spontanea della massa tumorale dopo la vaccinazione anti Covid19. Dopo essersi sottoposta al siero contro il Coronavirus, il suo tumore è migliorato notevolmente. È accaduto a una donna di 61 anni negli Stati Uniti, secondo quanto riporta un gruppo di ricercatori dell’MD Anderson Cancer Center di Houston in uno studio pubblicato sul «Journal for Immunotherapy of Cancer».

 

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Secondo quanto riportato dai ricercatori, la donna aveva un tumore delle ghiandole salivari e a seguito della diagnosi di carcinoma mioepiteliale della parotide sinistra era stata operata e sottoposta a radioterapia per asportare la malattia. Nonostante questo però a pochi mesi dall’intervento le Tac e la biopsia toracica avevano evidenziato la presenza di alcune metastasi polmonari. A questo punto ai medici non rimaneva altro da fare se non osservare il decorso della malattia che sembrava andare in continuo peggioramento: la massa del nodulo polmonare era raddoppiata in sei mesi passando da 1, 4 a 3 centimetri spingendo i medici ad optare per una sperimentazione clinica. Prima di iniziarla però la paziente è stata sottoposta alle due dosi di vaccino anti-Covid Moderna per proteggerla dai rischi della pandemia vista la sua condizione di immunodepressione.

 

 

 

 

Dopo il vaccino – avvenuto a febbraio, a un anno dalla diagnosi del tumore – il quadro è cambiato: le Tac hanno dimostrato una progressiva riduzione delle lesioni e un cambiamento nella composizione del tessuto tumorale arricchitosi al suo interno di cellule del sistema immunitario (linfociti B, linfociti T, cellule dendritiche e natural killer).

 

 

 

LA SPIEGAZIONE

 

 

I medici hanno ipotizzato che «l’intensa risposta infiammatoria stimolata dal vaccino potrebbe aver promosso una risposta antitumorale». Gli esperti guidati da Renata Ferrarotto, direttore del dipartimento di oncologia dei tumori della testa e del collo dell’MD Anderson Cancer Center hanno hanno evidenziato anche la «notevole riduzione del numero assoluto di cellule tumorali e della frazione di esse che proliferavano in maniera attiva». 

 

 

La chiave di questa incredibile regressione tumorale potrebbe essere ricondotta ai linfociti T, un tipo di globuli bianchi coinvolti nella difesa dal Covid e nell’immunoterapia contro i tumori. L’aumento di questo tipo di cellule dopo la vaccinazione – e prima della riduzione del tumore – è un segno della risposta del corpo alla vaccinazione e allo stesso tempo potrebbe essere una spiegazione di quanto osservato nella riduzione della malattia oncologica. 

 

 

 

 

 

La scoperta che la risposta immunitaria al vaccino abbia stimolato una risposta anche contro il tumore è alla base dell’immunoterapia, l’ultima frontiera della lotta ai tumori che ha ottenuto anche il Nobel per la Medicina nel 2018. Attualmente, già applicata in alcune forme di tumori della pelle (melanoma e carcinoma squamocellulare), del polmone, del rene, del colon, della vescica, ha l’obiettivo di stimolare il sistema immunitario a reagire contro le malattie oncologiche. Si tratterebbe di una risposta terapeutica migliore delle chemioterapie e che potrebbe essere stata attivata involontariamente dal vaccino nel caso della paziente americana.

 




Ultimo aggiornamento: Martedì 15 Marzo 2022, 17:58



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