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Avvertenza. Il linguaggio di questa rubrica è diretto ed esplicito.
Ho un problema (non male come incipit, eh?). Sono una donna cis di una sessantina d’anni, con un amante maschio cis di una trentina. Il problema è che la mia vagina è estremamente stretta. A volte sanguino un po’ dopo la penetrazione e poi fare pipì brucia, ma solo per breve tempo. Riusciamo a vederci solo ogni due settimane, quindi non posso contare sulla frequenza per “allargarmi”. In passato mi era stata diagnosticata un’atrofia vaginale, che per molte donne può determinare dolore durante le penetrazioni vaginali. Stiamo usando Uberlube con silicone, che è stato di aiuto ma non ha eliminato il dolore. Qualche consiglio? Da tre mesi faccio applicazioni vaginali di estradiolo, che aiutano la mia secchezza in generale, ma non tanto in caso di penetrazione di un pene, anche se lui dice di provare maggiore morbidezza all’interno. Avrei davvero bisogno di un consiglio perché, per quanto mi piaccia fare sesso con lui, sarò costretta a mettere in pausa le penetrazioni vaginali per il fastidio che mi provocano. Devo anche aggiungere che, prima di lui, erano 17 anni che non facevo sesso. M’imbarazza ammetterlo ma potrebbe esserti utile nel rispondere alle mie domande.
– Age-Gap Enhancing Intense Sexual Treats
P.S. È lui che mi ha fatto delle avance. Inizialmente ero mortificata ma da allora mi sono lasciata alle spalle i pregiudizi sulle relazioni con grandi divari d’età. Oh, e ieri sera ho goduto dell’“entusiasmante” esperienza di farmi leccare l’ano per la prima volta!
“L’atrofia vaginale è molto comune tra le donne e le persone dotate di vagina, e può rendere dolorosa non solo quella vaginale ma qualsiasi tipo di penetrazione”, dice la dottoressa Lori Brotto, psicologa clinico, scrittrice e ricercatrice in ambito sessuale presso l’università della Columbia Britannica. “E anche se Uberlube è un fantastico lubrificante esterno che rende il sesso più confortevole, non fa niente per umidificare la vagina”.
Secondo la dottoressa Brotto la tua idea – che penetrazioni più frequenti possano aiutarti – è corretta, ma non devi aspettare il ritorno del tuo amante perché questo avvenga. “I vantaggi di una dilatazione vaginale regolare, per le persone che non sono state penetrate per lungo tempo, sono ben noti”, dice Brotto. “E quindi consiglierei ad AGEIST, nei periodi in cui non fa sesso con il suo partner, di usare un dilatatore – o magari un dildo – per praticare una penetrazione vaginale in solitario. Dovrebbe farlo almeno una volta alla settimana, con abbondanti quantità di lubrificante, alimentandosi anche con fantasie o produzioni erotiche per stimolare la sua eccitazione mentale”.
Non devi simulare una scopata con un dilatatore o un dildo (e un dilatatore, in questo caso, è solo un dildo con un altro nome); al contrario, inserisci gentilmente il dilatatore lubrificato, ricordati di respirare, e poi – quando è tutto dentro – leggi letteratura erotica o guarda del porno. E poi, se ti va, masturbati fino a venire. Quando sarai con il tuo amante, fai lo stesso ma con il suo cazzo. Metti il suo pene nella tua vagina senza pensare solo al suo piacere. È il tuo che conta. Quando ti senti pronta a farti scopare da lui, non sentirti obbligata ad andare avanti fino a quando ha finito. Lascia che ti scopi solo finché è comodo e/o piacevole per te, e poi passate a qualcos’altro che piaccia a entrambi, se lui non ha finito.
La dottoressa Brotto ti consiglia anche di parlare con il tuo ginecologo e chiedergli se è il caso di passare a un diverso sistema di assunzione di estrogeno vaginale – esistono pastiglie, creme e anelli, oltre alle inserzioni che stai usando – e al contempo di rimodulare le dosi. “Potrebbe anche valutare di farsi vedere da un fisioterapista pelvico, nel caso in cui parte del disagio che prova derivi da una rigidità della parete pelvica”, dice Brotto. “I fisioterapisti della parete pelvica conoscono esercizi molto efficaci per lenire il dolore vaginale. Inoltre alcune posizioni possono aumentare il dolore di vagine che già ne provano: AGEIST e il suo amante dovrebbero quindi provare varie posizioni. E poiché anche la lunghezza e la circonferenza del pene di un partner possono essere un fattore, alcune coppie utilizzano OhNut (www.ohnut.co), una serie di anelli che possono essere posizionati alla base dell’asta del pene per ridurre la lunghezza”.
È importante anche che tu ti senta eccitata – e non impaurita – all’idea che il tuo amante ti raggiunga. Sapere che puoi essere impaziente all’idea di fare quel che ti piace e ti fa sentire bene, e sapere che lui non si aspetta che tu soffra e sopporti quello che ti fa stare male (anche se questo significa non mettere il pene nella vagina per il momento) sarà non solo l’unico modo di sentirti rilassata ed eccitata. Ma anche il mondo più rapido di riprendere a fare penetrazione vaginale in futuro. Buona fortuna.
Potrete seguire la dottoressa Brotto nella nuova serie documentaria di Netflix, The principles of pleasure, che uscirà il 22 marzo (il primo episodio è dedicato alle parti erogene dell’anatomia femminile, AGEIST, e la dottoressa Brotto suggerisce che tu la guardi con il tuo partner).
P.S. Non c’è bisogno di mettere “entusiasmante” tra virgolette quando parli di anilingus!
Da vent’anni ho una relazione intermittente con lo stesso uomo, conosciuto quando avevo una ventina d’anni. Anche se non ci somigliamo affatto – io sono kinky e avventurosa, lui ha gusti sessuali ordinari, estremamente ordinari – finiamo sempre per rimetterci insieme. Il problema è che, ogni volta che abbiamo il minimo disaccordo, lui smette di parlarmi. Solitamente per settimane, a volte per mesi. L’ultima volta è successo quando ho traslocato un anno fa. Mi stava aiutando ma ha avuto uno scatto d’ira quando non ha sentito le mie indicazioni, e io ci sono rimasta male. Non mi ha parlato per undici mesi! L’ho contattato molte volte, ma mi ha risposto solo di recente. Così abbiamo fatto dei programmi per incontrarci. Ma quando lo chiamo per chiedergli quando passerà a prendermi, lui dice “mi ero dimenticato di avere altri programmi stasera!”. Si tratta di un evento al quale non sono autorizzata a partecipare, perché “è una cosa di lavoro”, ma la sua ex ragazza ci sarà. Lei può esserci, ma non io, una persona che conosce da vent’anni! Mi sono imbestialita, naturalmente, e gli ho chiesto di chiamarmi dopo l’evento. Ma lui non l’ha fatto. Non posso mostrare alcuna disapprovazione senza che lui poi m’ignori a tempo indeterminato, e anche se è sempre andata così, continua a farmi male. Mesi di silenzio per una cosa che non era neanche un vero litigio mi sembra estremo, e non ho idea del perché si comporti così. Sto solo cercando di capirlo.
– Infuriatingly Mysterious Silences After Disagreements
Non è possibile far funzionare una relazione a lungo termine con una persona che risponde a conflitti di routine – quel genere di disaccordi che capitano quasi quotidianamente in qualsiasi relazione duri più di un fine settimana – con mesi di silenzio. O meglio, può darsi che una persona riesca a fare funzionare una relazione del genere, visto che tu ce l’hai fatta per vent’anni, IMSAD. Quel che voglio dire, è che non dovresti cercare di far funzionare una relazione del genere. Stai sprecando un sacco di tempo e di energia emotiva per cercare di capire un tizio che non è affatto difficile da capire. Per inquadrare questa situazione come se fosse un romanzo con Nancy Drew, IMSAD, basterebbe una pagina. E sarebbe la pagina del titolo: “Il per niente misterioso caso del ragazzo con cui continui a lasciarti e rimetterti, che è una testa di cazzo e il cui numero dovresti bloccare e cancellare”.
Quindi smetti di chiamare quella testa di cazzo, smettila di guardare il telefono e aspettare che quella testa di cazzo ti chiami, smetti di scopare con quella testa di cazzo quando si fa vedere, smetti di pensare a scopare con quella testa di cazzo quando lui sparisce, tiene il muso e/o scopa con qualcun’altra. Gli sforzi che stai facendo per far funzionare questa relazione sarebbero molto più utili se investiti nel cercare un ragazzo che non è una testa di cazzo e che condivide i tuoi kink.
***
Il mio compagno e io stiamo insieme da sei anni. Abbiamo un’eccellente relazione, lui è molto attento e premuroso, e siamo sopravvissuti alla pandemia insieme, il che per me significa che siamo molto compatibili. Non sono lontana dall’avere quarant’anni, e sto cominciando a rendermi conto che, se mai vorrò un bambino, il tempo sta finendo. Il problema è che il mio compagno ha trent’anni più di me. Se ne avesse 45 sarebbe un grande padre, ma non mi sembra giusto avere un figlio con un uomo che ne ha quasi settanta. Non ha avuto figli dal suo precedente matrimonio, e questo sarebbe il suo primo. Dovrei rinunciare all’uomo che amo per vedere che altro mi riserva la vita, trovando qualcuno più adatto a un futuro che, si spera, includerà un bambino? Oppure resto con lui, mi butto e spero che tutto vada bene?
– Tick Tock Bio Clock
Immaginiamo che tu scarichi il vecchio uomo che ami – un vecchio con cui potresti vivere altri vent’anni – per trovarne uno più giovane. Quanto tempo ci vorrebbe, TTBC? Un anno? Due? Perché non hai solo bisogno di un uomo di età più vicina alla tua. Devi trovare un tizio che ti piace, che vuole dei figli e li vuole presto, e poi uscire con lui abbastanza a lungo da innamorartene. E poi dovrai vivere con quel tizio abbastanza da sapere che non smetterai di esserne innamorata tanto presto. E se non funziona – se il primo tizio che scegli non è quello giusto – dovrai ricominciare tutto da capo. E prima di rendertene conto, TTBC, avrai cinquant’anni.
Per come la vedo, TTBC, hai tre probabili esiti tra i quali scegliere: mettere fine alla tua relazione e trovare un nuovo tizio che voglia dei bambini; cominciare una nuova relazione come genitore single se il tuo attuale compagno dovesse morire quando tuo figlio sarà ancora giovane; oppure cominciare una nuova storia come genitore single se la relazione con un trentenne che conosci a malapena, e nella quale ti sei tuffata dopo aver scaricato il sessantenne che amavi, non ha funzionato.
Nei tuoi panni, TTBC, sceglierei il tizio che ho già – il valore sicuro – rispetto a un estraneo che non ho ancora conosciuto, che potrei non conoscere mai, o che rischierei di rimpiangere di aver conosciuto.
P.S. Non mi hai detto se hai discusso della cosa con il tuo compagno. Lui vuole un figlio? Mi sembra un dato piuttosto rilevante.
(Traduzione di Federico Ferrone)
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