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Ucraina-Russia
Il 31 marzo il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg ha affermato che la Russia sta riorganizzando le sue forze militari in vista di un’intensificazione dell’offensiva nella regione del Donbass, nell’est dell’Ucraina, mantenendo anche la pressione su Kiev e altre grandi città. Intanto, il presidente russo Vladimir Putin ha minacciato di tagliare le forniture di gas ai paesi “ostili” che rifiutano di pagare in rubli.
Turchia-Arabia Saudita
Il 31 marzo la procura di Istanbul ha deciso di “chiudere” il processo a ventisei sauditi accusati di essere coinvolti nell’omicidio del giornalista saudita Jamal Khashoggi, avvenuto nell’ottobre 2018 a Istanbul, trasferendo il dossier all’Arabia Saudita. L’obiettivo di Ankara è migliorare i rapporti con Riyadh per ottenere aiuti economici.
Israele-Palestina
Due palestinesi sono stati uccisi il 31 marzo nel corso di un’operazione dell’esercito israeliano nel campo profughi di Jenin, in Cisgiordania. L’obiettivo era arrestare alcuni palestinesi sospettati di essere coinvolti in un recente attacco a Bnei Brak, nel nord d’Israele, in cui sono morte cinque persone.
Somalia
Il 31 marzo il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite ha approvato la creazione di una nuova forza di mantenimento della pace diretta dall’Unione africana. La missione Atmis, che prenderà il posto di quella attuale Amisom, avrà il compito di lottare contro il gruppo jihadista Al Shabaab fino al 31 dicembre 2024.
Kenya
Il 31 marzo la corte suprema ha bocciato una procedura di revisione costituzionale lanciata dal presidente Uhuru Kenyatta, che prevedeva, tra le altre cose, la creazione della carica di primo ministro. Secondo i giudici, Kenyatta ha attivato in modo illegittimo una procedura di revisione costituzionale che è riservata ai cittadini.
Afghanistan
Le Nazioni Unite hanno raccolto il 31 marzo 2,44 miliardi di dollari di aiuti nel corso di una conferenza virtuale dei donatori organizzata insieme al Regno Unito, alla Germania e al Qatar. L’obiettivo era raccogliere 4,4 miliardi di dollari per contenere la grave crisi umanitaria in corso nel paese.
Sri Lanka
Il 31 marzo centinaia di manifestanti hanno assalito la residenza del presidente Gotabaya Rajapaksa a Colombo per protestare contro la crisi economica in corso nel paese, che causa blackout elettrici e carenze di cibo, farmaci e benzina. La polizia ha arrestato quarantacinque persone.
Isole Salomone-Cina
Il 31 marzo Manasseh Sogavare, primo ministro delle Isole Salomone, ha annunciato che nei prossimi giorni sarà firmato un accordo di sicurezza con la Cina. L’Australia e gli Stati Uniti temono che l’accordo possa rafforzare la presenza militare di Pechino nell’oceano Pacifico meridionale.
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