Ven. Nov 22nd, 2024

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Guerra in Ucraina, perch Mosca non riuscita a imporre la superiorit aerea? L’attivit modesta nei cieli da parte dei russi ha permesso ai caccia e ai droni di fabbricazione turca in mano agli ucraini di colpire i concentramenti di truppe. Molti i velivoli abbattuti. Ma lo Stato Maggiore sta aggiustando il tiro

Il direttore della Cia, William Burns, ha dichiarato davanti al Congresso: Putin pensava di finire tutto in due giorni. Pu essere l’analisi corretta, ma anche un modo per enfatizzare i problemi — iniziali — incontrati nell’operazione speciale. Cos l’ha definita il leader, quasi che i soldati fossero dei poliziotti mandati ad arrestare Zelensky. Ora, per, che il Cremlino spinge il suo rullo, a Washington sono stati molto chiari sul non sottovalutare lo strapotere di Mosca
.

Meno chiaro il perch la Russia, dopo due settimane, non sia riuscita ad acquisire la superiorit aerea. Gli inglesi lo hanno ribadito spesso nei comunicati quotidiani, quasi a irridere lo zar. Gli americani, pi prudenti, hanno avvisato che tutto pu cambiare in modo rapido, che lo Stato Maggiore russo sta aggiustando il tiro. stata infatti segnalata la presenza di un maggior numero di velivoli in Bielorussia, cos come una possibile mobilitazione di risorse per recuperare terreno.

L’attivit modesta nei cieli da parte dei russi ha permesso ai caccia e soprattutto ai droni Tb2 di fabbricazione turca in mano agli ucraini di colpire i concentramenti di truppe. La presenza ridotta di elicotteri d’attacco ha reso poi meno rischiose le missioni dei nuclei di resistenti. I commandos e i riservisti hanno potuto ingaggiare i carri armati e veicoli della logistica per poi riguadagnare posizioni di sicurezza.

Per queste condizioni di favore, gli ucraini hanno abbattuto numerosi velivoli nemici: il ministero della Difesa di Kiev sostiene di aver distrutto 48 aerei e 80 elicotteri. Sono numeri molto alti e non verificabili, gonfiati dalla propaganda, ma analisti britannici hanno trovato conferma di almeno 20 fra jet ed elicotteri colpiti. Aerei a parte, il Pentagono segnala che i russi potrebbero aver perso fra il 4 e il 10 per cento dei mezzi dispiegati. La presenza di batterie missilistiche — S300, Buk, Osa, Tor — ha costretto i piloti russi a quote pi basse e questo li ha esposti al lancio dei missili portatili tipo Stinger (insieme agli Strela), che si sparano a spalla e che si rivelarono insidiosi nelle mani dei mujaheedin gi durante la campagna sovietica in Afghanistan: all’epoca riuscirono ad abbattere oltre 300 elicotteri e 100 jet di Mosca.

Gli esperti hanno fornito molte interpretazioni, ognuno ha offerto un tassello, per ne manca sempre uno a completare il mosaico. Questi alcuni aspetti citati, non definitivi.

1) Scarsa preparazione a condurre attivit massicce, con un alto numero di mezzi. In Siria, per esempio, hanno sempre agito con team ridotti.

2) Poca integrazione terra-aria, ossia un coordinamento non elevato.

3) Dotazione ridotta di bombe di precisione (fino ad un certo punto).

4) Addestramento minore degli equipaggi rispetto ai loro colleghi della Nato.

5) Timori di fuoco amico, ossia di sparare sui propri aerei. avvenuto durante il conflitto in Georgia nel 2008, c’ stato un episodio clamoroso nel teatro siriano con la distruzione di un ricognitore elettronico nel mezzo di un raid israeliano. Tuttavia pu accadere.

6) Lo Stato Maggiore, nella prima fase di guerra, ha sferrato incursioni limitate contro radar, piste, batterie e dunque non ha decapitato il dispositivo avversario. Pensava che non fosse necessario? Una falla clamorosa nella pianificazione? Secondo alcune fonti di intelligence, l’esercito ucraino ha saputo disperdere i propri equipaggiamenti, rendendoli difficili da identificare: per questo la difesa antiaerea di Kiev rimasta attiva.

bene ricordare che siamo ancora nella fase uno del conflitto. I generali hanno riorganizzato le fila per uscire dal pantano — in senso reale — e adesso si preparano ad incalzare ulteriormente gli avversari via terra con tutto il potenziale a disposizione. Gli analisti sono convinti che la stessa dinamica l’avremo nello spazio aereo. Vi sono stati infatti bombardamenti nella parte ovest dell’Ucraina — la retrovia pi importante per la resistenza, da dove arrivano le armi occidentali — e sono apparsi aerei radar in uno scalo bielorusso: una componente fondamentale per coordinare un alto numero di velivoli. Movimenti spiati dagli esperti che hanno accesso a immagini satellitari e soprattutto dal grande apparato di sorveglianza che la Nato ha creato da settimane lungo tutta la linea di confine, dalla punta estrema dell’Europa fino al Mar Nero.

9 marzo 2022 (modifica il 9 marzo 2022 | 18:40)

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