Sab. Nov 23rd, 2024

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E’ stato raggiunto dai due dardi sparati dal taser. Primo caso di utilizzo della pistola elettrica a Roma, arma classificata come non letale che da lunedì 14 marzo è in dotazione a polizia e carabinieri nella Capitale ed in tutta Italia. Ad avere il non invidiabile primato un uomo romano di 53 anni, che dopo essersi ferito con un coltello ha minacciato i poliziotti che lo hanno per questo fermato con lo storditore elettrico.

L’impiego completo del taser è avvenuto lunedì notte in un appartamento di Tor Bella Monaca. Qui gli agenti del VI distretto Casilino e quelli delle volanti si sono presentati intorno alle 23:30 fuori dal portoncino di un appartamento di viale Santa Rita da Cascia per notificare ad un uomo ed una donna il cambio della misura detentiva con l’autorità giudiziaria che ne aveva disposto il trasferimento in carcere. 

In casa una donna di 24 anni ed un uomo, un 53enne, entrambi romani, lei sottoposta all’obbligo di dimora e lui ai domicilari per spaccio di droga. Ma mentre la compagna non ha opposto nessuna resistenza l’uomo ha invece dato subito in escandescenza. Afferrato un grosso coltello da cucina si è quindi auto lesionato provocandosi dei tagli al collo, alle braccia ed al torace. In stato di esagitazione i poliziotti lo hanno invitato a desistere dal proprio atteggiamento con l’uomo che li ha però minacciati con lo stesso coltello con il quale si era appena ferito.

Il poliziotto ha quindi estratto l’arma dalla fondina e, come prevedono le regole d’ingaggio, l’ha appoggiata al petto mostrandola ancora all’uomo che non ha desistito nemmeno quando il taser gli è stato puntato addosso. Poi lo sparo dei dardi, con l’uomo stordito dalla pistola elettrica in dotazione agli agenti. Dopo essere stato stordito il 53enne è stato accompagnato al policlinico Casilino dove è stato medicato alle ferite al braccio, al collo ed al trocare che si è procurato. 

Dunque un primo caso di utilizzo dello storditore elettrico nella Capitale. Ma cosa è il taser? E’ un dispositivo classificato come arma non letale che fa uso dell’elettricità per impedire il movimento del soggetto colpito facendone contrarre i muscoli. Quando viene azionato la pistola elettrica spara due elettrodi posti su dei piccoli dardi con traiettorie non parallele, in modo da aumentare la distanza, dato che l’efficacia è maggiore quanto più i dardi sono distanti tra loro. Questi dardi sono collegati tramite dei fili elettrici al resto del dispositivo, il quale, una volta che i dardi hanno colpito il bersaglio, produce attraverso di essi una scarica ad alta tensione e bassa intensità di corrente, rilasciata in brevissimi impulsi, che immobilizza il soggetto. Entrambi i dardi devono colpire il bersaglio ma non è necessario che attraversino i vestiti. 

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