Mar. Ott 22nd, 2024

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Da mercoledì 9, in prima serata su Canale 5, al via “Più forti del destino” , una serie Tv in costume, ispirata a fatti realmente accaduti che si concentra sulla condizione femminile alla fine del XIX secolo. La fiction è ambientata a Palermo, mentre i fatti reali sono accaduti a Parigi nel 1897.

I FATTI REALI

Tutto iniziò con il Bazar de la Charité, un evento di beneficenza, organizzato dall’aristocrazia cattolica francese, che si tenne in un grande capannone di legno. Una delle attrazioni era una stanza dove si potevano ammirare le immagini in movimento proiettate con la tecnologia messa a punto dai fratelli Lumière: il cinematografo. Nel pomeriggio del 4 maggio, il secondo dei previsti quattro giorni di bazar, le attrezzature del proiezionista (che utilizzava un sistema a base di etere e di ossigeno anziché di energia elettrica) presero fuoco. Il conseguente incendio e il panico della folla causarono la morte di 126 persone, 118 delle quali donne. Molte appartenevano all’aristocrazia e tra di esse la più famosa fu la duchessa di Alençon, sorella della celebre Sissi, imperatrice d’Austria e regina d’Ungheria. Oltre 200 persone rimasero ferite.

Il disastro ebbe risonanza a livello nazionale e internazionale. Alcuni dei visitatori, in fuga attraverso il cortile, furono salvati dalla cuoca e dalla direttrice dell’Hotel du Palais, M. Gauméry e Madame Roche-Sautier rispettivamente, che li aiutarono a sfuggire al fuoco attraverso le finestre della cucina del palazzo adiacente.

Una cappella espiatoria, Nostra Signora della Consolazione (Notre-Dame de Consolation), fu costruita sul percorso del Bazar. Questa cappella è dedicata alle vittime dell’incendio ed è utilizzata dalla comunità cattolica italiana a Parigi.

LA TRAMA DELLA FICTION

Lo sceneggiato è un adattamento della serie-evento francese “Le Bazar de la Charité”, trasmessa in Italia da Netflix con il il titolo Destini in fiamme.

Palermo, 1897, alla Mostra sulle nuove tecnologie fa il suo debutto il Cinematografo. Ad assistere al grande evento c’è Arianna (Giulia Bevilacqua), moglie di Guglielmo (Thomas Trabacchi), il Duca di Villalba, un uomo ricco e violento. La donna, proprio alla Mostra, incontra la nipote Costanza (Dharma Mangia Woods), figlia di Augusto (Paolo Sassanelli), l’uomo che ha portato il primo proiettore a Palermo, promessa sposa di Antonio (Teodoro Giambanco), rampollo di una famiglia molto ricca. Con loro, ci sono anche: la fedele domestica Rosalia (Laura Chiatti) che sogna, con il marito Giuseppe (Giovanni Alzaldo), un futuro in America e Margherita (Francesca Valtorta), figlia di Donna Elvira (Loretta Goggi) in visita a Palermo con il figlio Tommaso che viene affidato alla custodia di Rosalia.

Mentre all’esterno un gruppo di anarchici, capeggiati dal giovane Libero (Leonardo Pazzagli) manifesta contro il sistema, dal proiettore partono delle fiamme sempre più dirompenti. Divampa così un incendio che fa molte vittime, quasi tutte donne, e che sconvolge la vita di Arianna, Costanza, Rosalia e Donna Elvira. Arianna vuole che il marito la consideri morta. Infatti, stanca di subire angherie, prima dell’incendio stava meditando la fuga ma il marito, scoperto il piano, l’aveva separata dalla figlia Camilla. Approfittando della situazione, Arianna si nasconde e medita di riprendersi la figlia e fuggire a Roma. Costanza, tornata a casa, accusa il fidanzato Antonio di averla abbandonata. La ragazza è stata salvata da un giovane di cui rimane affascinata e che stravolgerà tutti i suoi piani futuri. Rosalia, dopo l’incendio, si ritrova condannata da circostanze imposte a dover difendere se stessa in un ambiente che sente ostile. Donna Elvira, distrutta dal dolore per la perdita della figlia Margherita, prova a reagire con tutti gli strumenti che ha a disposizione per ricostruire la sua vita. Intanto, la polizia indaga sulle cause dell’incendio e Guglielmo pressa sul commissario Lucchesi (Sergio Rubini) affinché le accuse ricadano sugli anarchici. Il maggiore sospettato è proprio Libero, legato a Lucchesi da un importante segreto che riguarda il loro passato, e che al contrario di quello che tutti pensano nella triste vicenda dell’incendio ha avuto un ruolo da eroe.



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