[ad_1]
AGI – Nuove dure sanzioni e azioni politiche internazionali come la “cacciata” del personale diplomatico russo da molte capitali, in risposta agli orrori di Bucha. La questione ha tenuto banco al Consiglio di sicurezza Onu, dove è intervenuto anche il presidente Zelensky e dove la Russia ha continuato a respingere le accuse. Il ministro degli Esteri di Mosca, Lavrov ha dichiarato che “lo scopo delle notizie false sulle atrocità commesse dai russi è far deragliare i negoziati tra Mosca e Kiev”.
Ma è allarme anche a Mariupol, dove la situazione umanitaria è sempre peggiore anche dopo le pause concesse nei giorni scorsi per l’evacuazione di migliaia di civili; in citta’ restano 120 mila persone.
Il presidente ucraino ha chiesto alle Nazioni Unite un processo alla Russia sul modello Norimberga”.”Il potere di veto – ha continuato non è diritto a uccidere”.
Per il premier italiano Mario Draghi è necessario “punire i crimini di guerra. Putin ne risponderà”
Intanto tutta l’attenzione sul terreno dell’azione militare resta concentrata sull’Est del Paese: la linea del fronte del Donbass resta stabile ma gli osservatori internazionali e la difesa ucraina continuano ad essere in attesa di un’imminente offensiva russa, suggerita dai preparativi in corso e dallo spostamento delle forze dal Nord del Paese, cominciata da diversi giorni. Gli osservatori militari internazionali concordano sul fatto che la battaglia a Est sara’ decisiva per l’esito della guerra
[ad_2]
Source link