Sab. Nov 23rd, 2024

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di Guido Santevecchi

La propaganda coreana esalta il lancio dello Hwasong-17, la nuova arma balistica intercontinentale lanciata il 24 marzo, e mostra le foto e i video del Maresciallo Kim Jong-un nel poligono: «Il missile ha riscaldato la terra con la sua vampata di fuoco»

Per il resto del mondo il «missile mostro» lanciato giovedì 24 marzo dalla Nord Corea è stato al momento solo una parentesi nella guerra che infiamma l’Europa e sta spaccando il pianeta in due blocchi.

Visto da Pyongyang, con gli occhi di un estasiato Kim Jong-un, l’ordigno intercontinentale «rappresenta l’irresistibile forza della Repubblica democratica popolare di Corea, che si è innalzata dalla terra allo spazio in una luce abbagliante di fuoco e ha riscaldato la terra con la sua fiamma e un’esplosione che ha scosso il suolo». Così questa mattina ha annunciato la lieta novella la propaganda di Pyongyang.

Il regime ha subito pubblicato una serie di foto e filmati che mostrano il Rispettato Maresciallo circondato dai suoi gerarchi sul luogo del lancio. Un lavoro di editing sofisticato che ha prodotto una sorta di film tra l’epico e l’apocalittico (il dipartimento pubblicità del regime è diretto dalla sorella di Kim).

Si vede Kim in giubbotto di pelle nera, occhiali da sole da top gun che esce da un hangar affiancato da generali; prima ispeziona il colossale missile Hwasong-17 collocato sul veicolo da trasporto e lancio a undici assi. Poi guarda l’orologio, si accende la luce rossa di un pulsante: lancio; il dittatore ricompare di spalle, mentre osserva il decollo dal finestrino del suo posto di comando piazzato su un autobus speciale. Infine, con le braccia levate al cielo e un sorriso largo, quasi da bambino incredulo per il regalo ricevuto dai suoi scienziati-artiglieri.

Gioiscono e piangono felici anche tecnici e militari sulla scena, sollevati per il successo dopo che il 16 marzo un altro lancio sperimentale era fallito: il missile era esploso nella fase di decollo e i rottami erano caduti vicino alla capitale Pyongyang (ma di quella disavventura le fonti del regime non avevano parlato).

Pyongyang afferma che il missile che si è innalzato per 6.200 chilometri e ha volato per 71 minuti prima di piombare sul Mar del Giappone è uno Hwasong-17, il vettore trasportabile su strada più grande del mondo, secondo gli analisti occidentali che lo avevano osservato a terra, durante una parata dell’ottobre 2020 (qui un focus sul numero di missili balistici a disposizione di Corea del Nord e Russia).

Studiando quelle immagini, le dimensioni dello Hwasong-17 erano state stimate in 26 metri di lunghezza; 2,5 metri di diametro, due stadi. Peso stimato 110 tonnellate, più altre 100 di propellente liquido, più il peso del veicolo TEL (trasporto, elevazione e lancio).

Una superbomba a orologeria viaggiante su strada pronta per il lancio, un missile mostro nella definizione di qualche analista.

Raggio stimato d’azione in caso di impiego in guerra 15.000 chilometri: significa che Kim ha a portata di testate nucleari tutto il territorio degli Stati Uniti. La sua polizza di assicurazione sulla vita è pronta all’uso.

La situazione strategica si complica, osservano gli analisti e prevedono nuovi test nordcoreani a breve, per mantenere alta la tensione e cercare di richiamare l’attenzione del presidente degli Stati Uniti, avvertendolo che le sanzioni non riusciranno a fermarlo ma al massimo a rallentarlo. Dall’inizio del 2022 i nordcoreani hanno già effettuato una dozzina di lanci missilistici, cominciando con ordigni balistici a corto e medio raggio e arrivando ora a un ICBM, un Intercontinental Ballistic Missile capace di colpire al di là del Pacifico.

Stati Uniti, Sud Corea e Giappone chiederanno al Consiglio di Sicurezza dell’Onu di inasprire l’embargo, che al momento è formalmente rispettato da Cina e Russia. Ma con la crisi ucraina in corso c’è da credere che la trattativa per trovare un consenso questa volta si complicherà. È questo il calcolo di Kim.

Washington ha già annunciato che sono in preparazione anche sanzioni contro singoli individui e organizzazioni russe che hanno «trasferito materiale sensibile utile al programma missilistico nordcoreano».

Ps. la propaganda di Pyongyang ha segnalato l’eccezionalità dell’evento missilistico pubblicando anche la foto del dittatore mentre firma l’ordine di lancio «che ha mostrato i potenti muscoli militari della Repubblica». Per la verità, a giudicare dalle foto, Kim sembra aver messo sopra i muscoli una nuova e notevole quantità di adipe: apparentemente ha ripreso peso, dopo aver misteriosamente perso una ventina di chili l’anno scorso.

Ps 2: Gli esperti del sito NK News, basato a Seul, hanno studiato il film e ci hanno trovato qualche passaggio che solleva dubbi. I montatori della propaganda di regime avrebbero usato anche le immagini dei preparativi del lancio del 16 marzo (poi fallito), tagliando ovviamente la parte dell’esplosione al decollo e sostituendole con quelle del tripudio per il lancio riuscito del 24 marzo. Tra i dettagli discrepanti: dal finestrino di Kim si notano dei contenitori gialli in posizioni diverse… Di sicuro, il missile di ieri ha volato fino al Mar del Giappone, ma forse la regia nordcoreana ha voluto nascondere qualcosa. L’intelligence sudcoreana sospetta che il 16 sia esploso uno Hwasong-17 e ieri sia regolarmente decollato uno Hwasong-15, leggermente meno potente (questione di un paio di migliaia di chilometri di raggio operativo) ma alleggerito nel carico per potenziane la spinta.

25 marzo 2022 (modifica il 25 marzo 2022 | 12:02)

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