Lun. Nov 25th, 2024

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Kiev promette un milione di dollari a ogni pilota russo che diserterà consegnando il suo jet. Intanto la Casa Bianca corteggia gli influencer



La battaglia su TikTok

Nella guerra dell’informazione Mosca finora si è dimostrata carente. Kiev ha avviato subito un’intensa campagna di comunicazione su Telegram per raccontare al mondo ciò che stava accadendo in Ucraina. Per cercare di recuperare terreno, la Russia ora guarda a TikTok. Un’inchiesta della rivista Vice, scrive il Messaggero, ha portato alla luce una manovra social che avrebbe coinvolto centinaia di influencer russi. Il Cremlino avrebbe fornito istruzioni molto dettagliate per pubblicare contenuti prestabiliti in cambio, pare, di una generosa ricompensa.

 

 

Anche gli Usa reclutano gli influencer

Anche gli Stati Uniti hanno iniziato a corteggiare gli influencer di TikTok, considerandoli un’arma nella battaglia a sostegno dell’Ucraina e per informare il pubblico. In un incontro su Zoom, la Casa Bianca ne ha convocati 30 – tutte star di TikTok con presenze significative anche su altri social – e ha raccontato loro la situazione in Ucraina ma anche come gli Stati Uniti vedono il conflitto. A informare le star dei social sono stati alcuni funzionari del Consiglio per la Sicurezza Nazionale e la portavoce della Casa Bianca Jen Psaki.

 

Kiev promette un milione di dollari ai disertori russi Kiev intanto promette un milione di dollari a ciascun pilota russo che diserterà consegnando all’Ucraina il suo jet, e mezzo milione per i piloti di elicottero. Il messaggio diffuso tramite le frequenze militari è chiaro: “Per sfruttare questa opportunità, è necessario arrendersi alle autorità ucraine” e consegnare gli equipaggiamenti. In cambio, “tu e la tua famiglia potete diventare persone benestanti, non più obbligate a eseguire ordini criminali. Puoi diventare libero e ricco”. L’annuncio – anche se i disertori difficilmente potrebbero consegnare tanti aeromobili quanti Kiev ne vorrebbe dall’Occidente – sta circolando da ore sul web, promosso da numerosi sostenitori fra cui account riferibili al gruppo Visegrad.

 






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