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Il padre apre una sottoscrizione per fare chiarezza, la procura apre un’indagine. Il saluto su Instagram: «Pensando a te ci vengono in mente il vino rosso e il sushi, il Milan e la musica di Marracash»
Una sottoscrizione per affrontare la battaglia legale e arrivare alla verità: l’hanno lanciata i genitori di Maria Elia, la diciassettenne studentesse dell’Ipsia di Perugia morta in ospedale poche ore dopo aver accusato un forte attacco di febbre. Un evento al momento inspiegabile, tanto per i familiari quanto per l’azienda sanitaria di Perugia. La procura del capoluogo umbro ha aperto invece un fascicolo – reato ipotizzato omicidio colposo ma nessun indagato – per risalire alle cause del decesso. Al momento l’ipotesi più accreditata è una polmonite provocata da uno stafilococco. Escluso il Covid.
Tornando alla sottoscrizione, questa è stata lanciata da Gennaro Elia, padre di Maria con un appello su Facebook: «Sono cosciente di aver intrapreso un percorso lungo, tortuoso ed oneroso… ma voglio la verità per Maria. Non vi chiedo fiori ma di sostenere e contribuire insieme a me per la causa, con una donazione libera e volontaria». Obiettivo della famiglia è capire cosa ha condotto la ragazza alla morte nel giro di poche ore e di conseguenza stabilire se ci siano state responsabilità da parte dei sanitari. Il crowfundig è solo all’inizio, fino a ieri erano stati raccolti 1.500 euro.
Il quadro clinico che ha preceduto la morte di Maria Elia non lascia al momento appigli:la giovane si è presentata al pronto soccorso con una forte febbre, mal di gola e difficoltà respiratorie. L’ipotesi del Covid è stata immediatamente esclusa da un tampone che ha dato esito negativo. Nel passato della ragazza nessuna malattia rilevante La paziente è stata trasferita in terapia intensiva, intubata ma senza che le sue condizioni migliorassero. «Nonostante le cure intensive garantite dai sanitari, il successivo decorso clinico è stato così repentino da condurla al decesso in meno di 48 ore» conferma una nota dell’ospedale Santa Maria della Misericordia.
Giovedì è stata eseguita l’autopsia che non ha messo in evidenza nulla di significativo: le risposte potranno arrivare tra qualche giorno dall’esito degli esami tossicologici e istologici. L’ipotesi è che Maria sia rimasta vittima di una polmonite fulminante causata da un batterio di cui i medici avrebbero trovato alcune tracce. Ma serviranno analisi specifiche di laboratorio.
I funerali sono previsti domani, sabato. Su Instagram i compagni di scuola dell’Ipsia hanno postato l’immagine di una rosa bianca accompagnata da un messaggio di saluto: «Pensando a te ci vengono in mente il vino rosso e il sushi. I tuoi colori preferiti, il lilla e il rosa barbie. La tua passione per il Milan e Ibrahimovic, la musica di Marracash».
1 aprile 2022 (modifica il 1 aprile 2022 | 16:26)
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