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Nella notte tra il 23 e il 24 febbraio 2022, la Russia ha attaccato l’Ucraina dopo il via libera all’operazione militare da parte del presidente russo, Vladimir Putin. Una guerra che ha scatenato subito una lunghissima serie di reazioni: su TuttoMercatoWeb racconteremo in presa diretta tutti gli eventi e le dichiarazioni più rilevanti legati al mondo del calcio e dello sport.
18:51 – Chelsea, il turco Bayrak vicino all’acquisto del club. Prima del blocco dei beni di Abramovich – Secondo i colleghi di Sundy World il miliardario turco Muhsin Bayrak avrebbe affermato di essere stato vicino all’acquisto del Chelsea prima che il governo britannico decidesse di congelare i beni di Roman Abramovich interrompendo così le trattative fra le parti.
18:40 – FIGC, via libera al tesseramento dei giovani ucraini in fuga dalla guerra – “La Federazione Italiana Giuoco Calcio apre al tesseramento dei giovani ucraini in fuga dalla guerra. Con un atto d’urgenza, oggi il presidente federale Gabriele Gravina ha stabilito che i minori provenienti dall’Ucraina potranno essere tesserati, in ambito dilettantistico e di Settore Giovanile e Scolastico, fino alla fine di questa stagione sportiva. La FIGC si fa carico anche degli oneri previsti per il tesseramento e della copertura assicurativa. Questo provvedimento fa seguito alle numerose iniziative messe in campo dal calcio italiano in favore della pace e ha lo scopo di mostrare vicinanza concreta al popolo ucraino, così duramente colpito dal conflitto in atto nel proprio Paese”.
18:18 – La compagnia telefonica 3 sospende la sponsorship col Chelsea – È arrivato, prima del previsto, un comunicato da parte della compagnia telefonica 3, sponsor di maglia del Chelsea. “Alla luce delle recenti sanzioni imposte al club, abbiamo richiesto di sospendere temporaneamente la nostra sponsorship con il Chelsea Football Club, inclusa la rimozione del nostro brand dalle maglie e dallo stadio fino a comunicazione futura”.
18:10 – Il tennista russo Medvedev: “Voglio la pace in tutto il mondo” – Il numero uno del tennis mondiale, il russo Daniil Medvedev, ha ribadito la sua contrarietà alla guerra nel corso di una conferenza stampa: “Il mio messaggio è sempre lo stesso, voglio la pace nel mondo intero. Voglio giocare a tennis, giocare in diversi Paesi, voglio promuovere il mio sport”.
17.54 – I timori del Chelsea Il Chelsea, spiegano i colleghi del Times, ha già preso contatti col governo inglese che ha congelato i beni di Roman Abramovich tra cui la società londinese. I Blues vogliono ottenere emendamenti alla licenza e alle concessioni fatte: c’è preoccupazione in società che le restrizioni su temi come la vendita dei biglietti porteranno il club verso la rovina finanziaria.
17:38 – Russia, Karpin confermato ct: “Speriamo di tornare presto a giocare” – Valery Karpin continuerà a essere il ct della Nazionale russa fino al termine del 2022. Lo ha annunciato la Federcalcio con una nota sul proprio sito ufficiale spiegando che l’ex centrocampista si dividerà fra Russia e Rostov, il club di massima divisione di cui è allenatore: “Sono felice di avere l’opportunità di continuare a lavorare con la Nazionale. Spero che molto presto il nostro calcio possa tornare sul palcoscenico internazionale e si possano disputare gare ufficiali”.
17:20 – Germania, pallone speciale in Budes e Zweite – Le prime due serie tedesche scendono ancora in campo con un messaggio di solidarietà e vicinanza all’Ucraina. In questo fine settimana, come riporta Kicker.de, in tutte le gare di Bundesliga e Zweiteliga sarà infatti utilizzato un pallone speciale con stampata la bandiera dell’Ucraina e la scritta standwithukraine.
16.08 – Conte parla del Chelsea L’ex tecnico tra le altre del Chelsea, Antonio Conte, parla del momento difficilissimo per la squadra dei Blues: oggi il governo inglese ha congelato tutti i beni di Roman Abramovich tra cui la società londinese. “Spero il meglio, per questo club, perché ho lavorato in questo club, mi sono goduto le due stagioni. Di sicuro, amo la squadra, il club in cui ho lavorato, in passato. Ogni squadra che ha lavorato in passato. Spero per il meglio per loro”.
15.51 – Licenza speciale per la cessione? Confermata anche per via ufficiale l’indiscrezione su una possibile licenza speciale per la cessione del Chelsea FC. Dovrà però mediare il governo e Roman Abramovich non dovrà riceverne alcun beneficio.
15.45 – Guardiola sul Chelsea Così il tecnico del Manchester City, Pep Guardiola, sul caso Chelsea. “Ovviamente sull’Ucraina e sulla Russia tutti hanno la propria idea, ma non conosco i motivi degli stop per il Chelsea. Vi chiedo di darmi ancora qualche giorno per capire meglio cosa è accaduto. Per Thomas Tuchel e per i giocatori di certo è una situazione scomoda. Mi spiace per loro perché sono lì per fare il loro lavoro”.
15.02 – Comunicato ufficiale del Chelsea E’ arrivato pochi istanti fa un comunicato ufficiale da parte del Chelsea. “In virtù della sua proprietà al 100 del Chesea FC e delle sue entità affiliate, il Chelsea FC sarebbe normalmente soggetto allo stesso regime sanzionatorio di Roman Abramovich. Tuttavia, il governo del Regno Unito ha rilasciato una licenza generale che consente al Chelsea di continuare alcune attività. Giocheremo le partite delle squadre maschili e femminili, ora rispettivamente contro Norwich e West Ham, poi intendiamo avviare discussioni col governo del Regno Unito in merito alla portata della licenza. Ciò includerà la richiesta di autorizzazione per la modifica della licenza al fine di consentire al Club di operare nel modo più normale possibile. Cercheremo inoltre indicazioni dal governo del Regno Unito sull’impatto di queste misure sulla Chelsea Foundation e sul suo importante lavoro nelle nostre comunità. Il Club darà nuovi aggiornamenti quando riterrà opportuno farlo”.
14.33 – In discussione la sponsorship con 3 Ulteriori sviluppi sulla questione Chelsea e sui beni confiscati all’oligarca russo Roman Abramovich: la compagnia telefonica 3, jersey sponsor dei Blues, fa sapere che sta rivalutando l’accordo di sponsorizzazione da 50 milioni annui con la società londinese. Oggi il governo britannico ha congelato tutti i beni (per 9 miliardi di sterline, ndr) del magnate russo.
14.10 – Ha già chiuso lo store ufficiale del Chelsea La decisione del governo di congelare i beni di Roman Abramovich ha effetti immediati sul Chelsea Football Club. Lo store dei Blues ha chiuso fino a future decisioni da parte delle autorità britanniche e anche l’hotel adiacente Stamford Bridge non accetta più prenotazioni. Tra le altre decisioni, nessuna conferenza stampa domani in vista dei prossimi impegni.
12.48 – Sanzioni per 9 miliardi di sterline Pugno durissimo del governo inglese per Roman Abramovich. L’oligarca russo si è visto congelare beni per circa 9 miliardi di sterline.
12.20 – Niente cessioni o acquisti per il Chelsea I Blues avranno riflessi diretti della decisione del Governo inglese. Non solo la vendita del Chelsea congelata, ma la società di Roman Abramovich non potrà rinnovare i contratti, effettuare cessioni o acquisizioni di calciatori.
10.40 – Il governo britannico sanziona Abramovich per i rapporti con la Russia – Clamorosa notizia che arriva dal Regno Unito. Il Times riporta in questi minuti che Roman Abramovich, proprietario del Chelsea, è stato sanzionato dal governo britannico con il congelamento dei suoi beni nel Regno Unito, incluso il suo portafoglio immobiliare multimilionario e il Chelsea Football Club. All’oligarca sarà formalmente impedito di viaggiare nel Regno Unito e di condurre transazioni finanziarie con qualsiasi individuo o azienda in questo paese. Il Chelsea riceverà una licenza per consentirgli di continuare con “attività legate al calcio” in modo che le partite possano essere regolarmente disputate. Tuttavia, non potrà vendere il club. L’annuncio lascia di fatto il club, che l’anno scorso ha vinto la Champions League, nel limbo.
GIOVEDÌ 10 MARZO
21.12 – Iniziativa dello Spezia per il popolo ucraino – Lodevole iniziativa dello Spezia a supporto dei bambini coinvolti nella guerra in Ucraina. La società ligure ha infatti deciso di donare a Save The Children il 50 per cento del ricavato dal botteghino per il prossimo confronto di campionato col Cagliari. Inoltre, per questa gara saranno messi in vendita – si va dai 10 euro per la Curva Ferrovia ai 50 per la tribuna – i biglietti relativi a quel 25 per cento dei posti che non possono essere utilizzati, causa normativa anti Covid. Il ricavato di questi biglietti “virtuali” sarà interamente devoluto per l’iniziativa benefica.
20.57 – La Premier League tornerà visibile in Cina – La Cina riapre alla Premier League dopo il boicottaggio della scorsa settimana che ricordiamo è avvenuto a seguito delle iniziative di sostegno a favore del popolo ucraino e contro la guerra. Un gesto ritenuto “politico” dal governo cinese.
19.09 – Adidas lascia il territorio russo – Adidas afferma che sta chiudendo il suo sito Web e i negozi al dettaglio in Russia. Nei giorni scorsi il colosso dell’abbigliamento sportivo ha interrotto la partnership con la nazionale russa.
18.42 – Simona Halep difende gli atleti russi – Simona Halep, ex numero uno del tennis mondiale, si è espressa circa la posizione degli atleti russi, esclusi dalle grandi competizioni sportive e dove avranno la possibilità di competere lo dovranno fare senza bandiera, come nel caso dei tennisti: “Non credo che dovremmo condannare i tennisti russi solo perché vengono da questo Paese”.
18.37 – Il Monaco in aiuto della popolazione ucraina – Il Monaco e il suo Presidente Dmitry Rybolovlev, a titolo personale, hanno effettuato donazioni alla Croce Rossa Monegasca, per aiutare le popolazioni civili vittime del conflitto armato in Ucraina. Rybolovlev ha dichiarato in merito: “L’ AS Monaco ha risposto alla richiesta di donazioni per le vittime di guerra lanciata dalla Federazione Internazionale di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa. Il club Rocher e il suo presidente Dimitri Rybolovlev hanno fatto donazioni alla Croce Rossa monegasca per aiutare le popolazioni civili colpite dalla guerra in Ucraina.
15.34 – Atalanta, De Roon sul conflitto Russia-Ucraina – Nel corso della conferenza stampa della vigilia di Atalanta-Bayer Leverkusen, match d’andata degli ottavi di finale di Europa League, Marten De Roon, centrocampista degli orobici è entrato anche nel tema del conflitto in corso fra Russia e Ucraina: “Io non posso parlare per Ruslan e Aleksej, ma è normale che ci sia sofferenza. Ruslan ha la sua famiglia lì, ogni giorno ci sono sempre notizie difficili, è complicato staccare quando si è nello spogliatoio”.
13.31 – Samp, padre e fratello di Supryaga cooptati dall’esercito ucraino – Ore d’angoscia quelle per Vladymir Supryaga, attaccante ucraino della Sampdoria. Come riporta Il Secolo XIX il padre 57enne e il fratello di 27 anni sono stati cooptati nell’esercito ucraino in virtù del decreto previdenziale che prevede l’arruolamento di tutti gli uomini dai 18 ai 60 anni per la difesa contro l’invasione russa.
12.27 – Qualificazioni Qatar, Polonia in finale. La posizione della Svezia – Hakan Sjostrand, presidente della Federcalcio svedese, ha commentato la decisione della FIFA di mandare la Polonia direttamente alla finali dei playoff qualificazione al Mondiale dopo l’estromissione della Russia a causa del conflitto in corso in Ucraina: “La decisione più ragionevole sarebbe sta quella di trovare un nuovo avversario per la Polonia in semifinale. Comprendiamo bene che questo sia un problema di difficile soluzione per la FIFA, ma nonostante tutto dovrebbe prevalere il principio secondo cui tutte le squadre competono nelle medesime condizioni, ovvero affrontando due partite per accedere alla fase finale del Mondiale”.
10.11 – La FA scozzese sul rinvio del match contro l’Ucraina – A seguito della decisione della FIFA di rinviare il match di qualificazione al Mondiale di Qatar 2022 fra Scozia e Ucraina a causa dei fatti in corsi di svolgimento nel paese dell’est Europa, la Federcalcio Scozzese ha preso posizione attraverso le dichiarazioni dell’ad Ian Maxwell: “Alla luce del conflitto in corso in Ucraina, la decisione della FIFA di posticipare i nostri play-off, come richiesto dalla Federcalcio ucraina, è corretta. L’importanza e il significato del calcio sono notevolmente diminuiti in tempo di guerra e i nostri pensieri sono rivolti ai civili ucraini colpiti dal conflitto”.
08.30 – Fonseca racconta la fuga da Kiev: “Un incubo, 30 ore senza fermarsi” – Paulo Fonseca, ex allenatore della Roma, intervistato da La Gazzetta dello Sport, racconta la sua fuga da Kiev pochi giorni dopo l’inizio della guerra: “Un incubo. Era il 24 febbraio e dovevo partire alle 10 per il Portogallo con la famiglia, quando alle 4.30 abbiamo sentito cadere le prime bombe. Ci siamo spaventati. Il mio amico Srna (dirigente dello Shakhtar) mi ha invitato ad andare all’hotel Opera, dove c’era la squadra. Ci siamo rifugiati in un bunker. C’era De Zerbi, c’erano i brasiliani con le famiglie. I bambini dormivano per terra nei sacchi a pelo. Avevamo paura. Poi la mia ambasciata ha organizzato un mini-van e in tre famiglie siamo partiti verso la Moldavia. È stato un viaggio terribile. Trenta ore senza fermarsi mai, incolonnati a volte a 5 km/h, con gli aerei che ci passavano sulla testa, i posti di blocco, mentre la gente intorno non trovava né carburante né cibo”.
MERCOLEDÌ 9 MARZO
23.50 – Rebrov: “A fine stagione andrò a combattere” – Serhij Rebrov è pronto ad andare in guerra. L’ex attaccante ucraino, oggi allenatore dell’Al-Ain, assicura di essere pronto a imbracciare le armi contro la Russia: “Ho un lavoro qui, ma non appena finirà la stagione tornerò a casa, dalla mia gente. Lotterò, prenderò una pistola in mano. E sopravvivremo: non vedo possibile alcun compromesso con Putin”.
21.50 – Harris valuta il Chelsea, Boehly-Wyss presentano offerta – Entra nel vivo il futuro del Chelsea, dopo la decisione di Roman Abramovich di cedere il club. Il duo formato dallo statunitense Boehly e dallo svizzero Wyss avrebbe già presentato un’offerta formale all’advisor Raine. Dall’Inghilterra, invece, arrivano indiscrezioni sull’interessamento di Joshua Harris, uomo d’affari americano con un patrimonio personale stimato attorno ai 5,7 miliardi di dollari.
20.19 – Qatar 2022: Scozia-Ucraina, ufficialmente rinviata. Polonia in finale playoff – Dopo le anticipazioni arrivate dagli organi di stampa, la FIFA comunica ufficialmente le sue decisioni in merito alle gare di qualificazione per Qatar 2022 relative ai gironcini che interessano Ucraina e Russia. In sintesi, le principali tre decisioni prese sono: il rinvio a giugno della sfida tra Scozia e Ucraina, in programma il 24 marzo; la vittoria a tavolino contro la Russia della Polonia, che giocherà solo la finale contro Svezia o Repubblica Ceca. Sulla decisione, come su tutte quelle da FIFA e UEFA negli ultimi giorni, pende il ricorso già annunciato dalla Federcalcio russa.
18.16 – Il TAS di Losanna riceve l’appello della Federcalcio russa – La Federcalcio russa (RFS) ha ufficialmente presentato appello al TAS di Losanna a seguito della sospensione dalle attività calcistiche sia per i suoi club che per le nazionali disposta da FIFA e da UEFA il 28 febbraio. Il ricorso è stato depositato anche contro le federazioni calcistiche di Polonia, Svezia, Repubblica Ceca, Montenegro, Malta, Grecia, Bielorussia, Danimarca, Lussemburgo, Austria, Portogallo, Spagna, Irlanda e Francia. Negli appelli presentati la RFS chiede al TAS di annullare le decisioni contestate e di reintegrare tutte le squadre di club e le nazionali russe dalle competizioni FIFA e UEFA. La RFS ha inoltre depositato istanza di sospensione dell’esecuzione di ciascuna decisione impugnata. Il TAS fa sapere che entro qualche giorno verrà presa una decisione.
16.40 – Niente più calcio inglese in Russia – La Premier League e tutti i 20 club hanno deciso oggi all’unanimità di sospendere l’accordo con il partner televisivo russo Rambler (canale Okko Sport) con effetto immediato e di donare 1 milione di sterline per sostenere il popolo ucraino.
15.05 – Morto il campione ucraino di kickboxing Yevhen Zvonok – Yevhen Zvonok, il campione ucraino di kickboxing, è morto in seguito ai bombardamenti sulla città di Chernigov nei giorni scorsi. L’atleta 22enne si era arruolato nell’esercito e il suo corpo è stato ritrovato solo questo lunedì, tra le macerie di una scuola colpita da una bomba.
13.50 – Ederson su Zinchenko: “Momento difficile per lui, cerchiamo di dargli forza” – Intervenuto in conferenza stampa alla vigilia della sfida con lo Sporting, il portiere del Manchester City Ederson parla così del suo compagno di squadra Zinchenko: “È un momento molto difficile per lui. È il suo Paese. La sua famiglia è lì. Vivere questi momenti angoscianti. Per noi che non ci abitiamo è difficile. Riuscite a immaginare come è difficile per lui?”.
13.26 – Modric: “La guerra è inutile, spero finisca il prima possibile – Luka Modric, centrocampista del Real Madrid, intervenuto in conferenza stampa alla vigilia della sfida con il PSG, parla così della guerra in Ucraina: “Spero che finisca al più presto e che si raggiunga un accordo tra i leader di questi Paesi. La guerra è inutile; io l’ho vissuta e non mi piace vedere queste immagini, è un peccato per tutti. Sta succedendo vicino a noi ed è terribile, spero che finisca il prima possibile”.
13.17 – Il ginnasta russo si giustifica così: “Gli atleti ucraini ci hanno trattato male” – Il ginnasta russo Ivan Kuliak si è presentato sul podio di Doha, accanto al vincitore ucraino Kovtun, con la Z sul petto, simbolo dell’invasione russa in ucraina. Attraverso il proprio canale Telegram, il ginnasta ha provato a giustificarsi: “Ci hanno detto di coprire la bandiera, cosa che ho fatto. Avevano già vietato tutto il possibile, volevo solo mostrare da dove vengo. La ‘Z’ sta per ‘For Victory’, per la pace. Gli atleti ucraini ci hanno trattato male. Sono saliti sul podio avvolti nella bandiera e gridando ‘Gloria all’Ucraina’. Questo secondo il regolamento non è consentito, ma nessuno ha detto niente”.
11.51 – Il proprietario dei New York Jets vuole acquistare il Chelsea – Robert Wood Johnson, proprietario dei New York Jets, sta preparando un’offerta per acquistare il Chelsea. Il magnate statunitense conosce molto bene il club e la Premier League, visto che ha vissuto a lungo a Londra durante il suo periodo come ambasciatore degli Stati Uniti nel Regno Unito. Lo riporta ESPN.
10.42 – Chelsea, con l’addio di Abramovich lasceranno i Blues anche Petr Cech e Marina Granovskaia – Con l’addio di Roman Abramovich il Chelsea rischia di perdere delle pedine chiave sia fra i giocatori che nello staff. Come riporta The Athletic fra le persone che lasceranno Stamford Bridge troviamo Petr Cech, Bruce Buck e Marina Granovskaia.
09.40 – La gara fra Scozia e Ucraina sarà rimandata – La sfida fra Scozia e Ucraina, gara valida per i playoff per il Mondiale che si giocherà in Qatar, è stata rinviata. Le due nazionali avrebbero dovuto sfidarsi il prossimo 24 marzo a Glasgow all’Hampden Park, ma l’Ucraina ha chiesto alla FIFA di rimandare la partita vista la terribile guerra che ha colpito il paese. Di conseguenza, anche l’eventuale finale contro Galles e Austria sarà rimandata. Le parti stanno cercando una nuova data per la sfida e la finestra di giugno, quando tornerà in campo la Nations League, sembra essere l’opzione più probabile. Lo riporta la BBC.
MARTEDÌ 8 MARZO
20.40 – Nuove Regole per i calciatori stranieri – Comunicato ufficiale della FIFA che annuncia nuove regole, temporanee, per affrontare diverse questioni relative alla guerra in Ucraina. A seguito dell’escalation, con crisi umanitaria in corso, l’ufficio di Presidenza del Consiglio FIFA ha deciso, insieme con la UEFA, di modificare il regolamento sullo status e sul trasferimento dei calciatori, per “fornire certezza del dirizzo e chiarezza”. L’allegato è intitolato come “Norme temporanee per affrontare la situazione eccezionale derivante dalla guerra in Ucraina”.
Le decisioni prese.
Tutti i contratti di lavoro di giocatori e allenatori stranieri con club in Ucraina si intenderanno sospesi fino al termine della stagione, al 30 giugno del 2022, senza che sia necessario alcun intervento in tal senso. Al fine di facilitare la partenza di giocatori e allenatori stranieri dalla Russia, nel caso in cui i club affiliati alla Federcalcio russa (FUR) non raggiungano un accordo reciproco con i rispettivi giocatori e allenatori stranieri prima o il 10 marzo 2022 e salvo diversamente concordato per iscritto, i giocatori e gli allenatori stranieri avranno il diritto di sospendere unilateralmente il rapporto di lavoro con i club affiliati alla FUR in questione fino al termine della stagione in Russia (30 giugno 2022). La sospensione del contratto di cui ai commi precedenti comporterà che giocatori e allenatori saranno considerati “fuori contratto” fino al 30 giugno 2022 e saranno quindi liberi di firmare un contratto con un altro club senza subire conseguenze di alcun genere.
Anche più flessibilità.
Inoltre, al fine di offrire flessibilità ai giocatori la cui iscrizione era all’UAF o al FUR e che hanno lasciato o potrebbero avere intenzione di lasciare il territorio dell’Ucraina o della Russia a seguito della guerra in Ucraina, i giocatori stranieri la cui precedente iscrizione era con la UAF o la FUR potranno essere tesserate anche se il periodo di iscrizione è chiuso presso la federazione del club con cui stipulano un nuovo contratto. Affinché questa eccezione sia applicabile e per tutelare l’integrità delle competizioni, l’iscrizione al nuovo club deve avvenire prima o il 7 aprile 2022. Per tutelare ulteriormente l’integrità delle competizioni, i club hanno il diritto di registrare un massimo di due giocatori che hanno beneficiato dell’eccezione.
Protezione dei giocatori.
In relazione alla tutela dei minori, i minori in fuga dall’Ucraina verso altri paesi a causa del conflitto armato saranno ritenuti conformi ai requisiti dell’articolo 19 comma 2 d) del RSTP, che esonera i minori rifugiati dalla norma che impedisce il trasferimento internazionale di giocatori prima dei 18 anni.
20.36 – Mancini: “Situazione drammatica, sembra impossibile” – Anche il ct della Nazionale italiana, ha parlato a margine della presentazione del progetto per il nuovo Franchi che viene presentato oggi presso il Salone dei Cinquecento all’interno di Palazzo Vecchio a Firenze: “La situazione è drammatica, lo sport solitamente unisce e non divide, può aiutare, però il momento è molto difficile soprattutto per il popolo ucraino. Cerchiamo di fare qualcosa anche per loro. Credo anche in Russia la maggior parte delle persone sia contro la guerra e ciò che sta succedendo. A pensarci si crede che non sia vero, difficile per tutti quanti”.
19.10 – Anche Livescore prende posizione – Il celebre sito per la consultazione di risultati in tempo reale, livescore.com, non mostrerà i risultati del campionato russo per solidarietà nei confronti dell’Ucraina.
19.05 – Parla l’allenatore del Vitesse, euro avversario della Roma – Thomas Letsch, allenatore del Vitesse, ha parlato al De Gelderlander della Roma, prossima avversaria in Conference League: “Abbiamo un calendario pieno di gare. Con anche la nostra bella avventura europea, contro la Roma. Ovviamente riceviamo più domande sulla guerra rispetto ai giocatori di altri club. Ma la nostra attenzione deve essere anche completamente sul gioco. Vogliamo fare una bella esibizione per il nostro pubblico”.
18.50 – Dopo Abramovich via anche Granovskaia? – Dopo l’addio di Roman Abramovich, annunciato negli scorsi giorni, potrebbero essercene altri legati proprio alla figura del presidente russo. Quindi Bruce Back, Petr Cech e soprattutto Marina Granovskaia rischiano di salutare, come riporta The Athletic. L’addio della dirigenza potrebbe anche preannunciare l’addio di qualche giocatore importante, imprevista prima di questo scossone.
17.36 – Federginnastica verso squalifica a Kuliak. Chechi: “Gesto da imbecille – Il ginnasta russo Ivan Kuliak si è presentato sul podio di Doha, accanto al vincitore ucraino Kovtun, con la Z, simbolo dell’invasione russa in ucraina. Juri Chechi ha definito il gesto deplorevole, da condannare, e che merita di essere sanzionato. “Lo sport è il contrario di quello che voleva dimostrare questo ragazzo con questo gesto da imbecille”.
15.43 – Il campione di pugilato Vitali Klitschko, oggi Sindaco di Kiev: “Pronto a dare la vita per il mio Paese – “Sono un ex soldato e ho promesso come soldato che, se il mio Paese avesse avuto bisogno della mia vita, avrei dato la mia vita per il mio Paese. E lo farò. Sono qui, nella mia città, nel mio Paese e sono pronto a lottare insieme ai cittadini ucraini. Sono orgoglioso di essere ucraino e sono pronto a combattere. Non penso ai rischi”, ha assicurato Vitali Klitschko, Sindaco di Kiev. Le parole del celebre ex pugile sono state raccolte da BFMTV.
14.40 – Luzhny: “Viviamo nel terrore. Giuste le sanzioni allo sport russo” – Anche Oleg Luzhny, come molti sportivi ucraini, ha preso le armi per difendere il suo Paese. L’ex capitano della Nazionale, vincitore della Premier League con la maglia dell’Arsenal, ha raccontato come è cambiata la sua vita in un’intervista al Mirror: “Come tutti gli ucraini sono a difendere la nostra patria. La situazione è molto tesa, le sirene suona tre o quattro volte al giorno, anche di notte. Le persone devono correre freneticamente nei rifugi, anche le donne con bambini piccoli, che non capiscono cosa sta succedendo. Sono terrorizzati, intere città e interi villaggi vengono bombardati e distrutti, le persone vengono private di gas, elettricità, acqua e cibo”.
Luzhny ha anche affermato di essere totalmente d’accordo con le recenti sanzioni adottate contro gli atleti russi. “Appoggio tutte le sanzioni. Le persone che sono coinvolte nello sport fanno parte di una Nazione. Quando la nazione elegge il presidente, ha anche la responsabilità delle azioni del presidente eletto. Se stanno zitti, significa che sostengono ciò che sta accadendo: l’invasione di un paese pacifico”.
14.06 – Finestra di mercato straordinaria? La FIFA dice sì – Qualche giorno fa, la Federcalcio polacca aveva chiesto alla FIFA di aprire una finestra straordinaria di trasferimenti per permettere ai giocatori che hanno lasciato Russia e Ucraina di giocare fino al termine della stagione. Secondo L’Equipe, la proposta sarebbe stata accolta: i giocatori (ce ne sono più di 80 nella prima divisione ucraina, un centinaio tra i professionisti in Russia) saranno autorizzati a sospendere il contratto con i rispettivi club e potranno trasferirsi in prestito, fino al 30 giugno, tornando poi alla società di appartenenza dal primo luglio.
13.47 – Putin espulso dalla Federazione Internazionale di Judo – Vladimir Putin è stato espulso dalla Federazione Internazionale di Judo (IJF) dopo l’invasione dell’Ucraina. Il presidente russo, cintura nera ed ex presidente onorario della Federazione, è stato rimosso da ogni incarico. “L’International Judo Federation annuncia che Vladimir Putin è stato rimosso da tutte le posizioni”, si legge nel comunicato ufficiale.
12.38 – L’UEFA rinvia le prossime due gare della Nazionale U21 ucraina – L’invasione russa in Ucraina continua ad avere conseguenze dirette anche sul mondo dello sport. Come informa il sito ufficiale della UEFA, la partita fra Ucraina Under 21 e Francia Under 21 prevista per il 29 marzo a Leopoli e valida per le qualificazioni a Euro 2023 è stata ufficialmente rinviata a causa della guerra. L’Ucraina salterà anche la sfida esterna con l’Armenia del 24 marzo.
11.51 – Sospese tutte le scommesse su eventi sportivi in territorio russo – Come informa attraverso una nota ufficiale, Snaitech ha sospeso tutte le scommesse sportive sul territorio russo e bielorusso in segno di protesta contro la guerra in Ucraina. Dal calcio al basket, così come hockey su ghiaccio, pallamano, pallavolo e tennis tavolo: niente più scommesse in Russia e Bielorussia.
10.00 – L’appello di Shevchenko: “In Ucraina scarseggiano cibo e attrezzature mediche. Vi chiedo di aiutarci” – L’ex ct e attaccante ucraino Andriy Shevchenko, intervenuto ai microfoni di DAZN, ha raccontato le sue sensazioni a seguito della guerra in Ucraina: “Mi sento molto male, mi sento molto giù. Sono preoccupato per quello che sta succedendo. E proprio in questo momento è suonato l’allarme per un altro attacco aereo di forse russe. Il mio Paese è sotto attacco. Stiamo chiedendo solo un aiuto per trovare i fondi, perché in Ucraina iniziano a mancare cibo, attrezzature mediche, tutto. E abbiamo anche bisogno di sostegno morale. Abbiamo bisogno di più proteste, di più gente che parla di questo e di umanità”.
LUNEDÌ 7 MARZO
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