Ven. Nov 22nd, 2024

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Domenica sono emerse ricostruzioni, immagini, video e testimonianze di brutali violenze compiute dai soldati russi a Bucha, una cittadina a una trentina di chilometri da Kiev. Le forze russe si sono ritirate da Bucha, e da molte altre città del nord dell’Ucraina, negli ultimi giorni, dopo che il governo di Mosca aveva deciso di cambiare strategia: lasciar perdere almeno per ora il fronte nord, quello che includeva le battaglie attorno a Kiev e a Chernihiv, e concentrarsi sulla conquista completa del Donbass, a partire da Mariupol. A Bucha diversi giornalisti di testate internazionali hanno descritto cadaveri con addosso abiti civili per le strade della città, alcuni dei quali con le mani legate dietro alla schiena, e un livello di devastazione e brutalità che ha provocato rabbia e proteste in diversi paesi occidentali.

Il governo ucraino ha accusato la Russia di avere commesso un «massacro» a Bucha, e di essersi resa responsabile di crimini di guerra e contro l’umanità. La Russia ha risposto sostenendo che le violenze fossero state compiute dagli stessi ucraini e che fossero una «provocazione» per far saltare i negoziati di pace (una teoria non credibile, sulla base delle informazioni disponibili).

Nel fine settimana intanto la Russia ha proseguito gli attacchi sugli altri fronti della guerra, tra cui quello orientale (per esempio a Kharkiv) e quello meridionale: oltre ai bombardamenti su Mariupol, città considerata ora l’obiettivo primario delle forze russe, ci sono state esplosioni nei pressi di Odessa, dove i missili russi hanno colpito probabilmente un deposito di carburante. Domenica il presidente ucraino Volodymyr Zelensky è intervenuto infine alla cerimonia dei Grammy, i principali premi dell’industria discografica statunitense assegnati a cantanti e musicisti americani con una valutazione che tiene in grande considerazione i risultati di vendite e la popolarità, e molto meno quelli di critica. Tra le altre cose, Zelensky ha detto che i musicisti ucraini «indossano giubbotti antiproiettile invece che gli smoking» e ha invitato a «dire la verità sulla guerra».

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