Dom. Nov 10th, 2024

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La crisi umanitaria causata dal conflitto tra Russia e Ucraina vede aggiungere un altro tassello al disastro a cui stiamo assistendo da due settimane a questa parte: un milione di bambini sono già scappati dall’Ucraina come ha scritto su Twitter James Elder, portavoce di Unicef. “Una buia prima volta nella storia“. Elder, in un’intervista alla Cnn, ha sottolineato che si tratta di una cosa senza precedenti: “Non avevamo mai affrontato una crisi di rifugiati di questa velocità e di questa portata“.

Dove vanno i bambini in fuga

Come abbiamo scritto sul Giornale.it, più della metà dei rifugiati è fuggita nella vicina Polonia (1,2 milioni), molti dei quali sono fuggiti anche in Ungheria (191mila), Slovacchia (141mila), Moldavia (83mila) e Romania (82mila). È incredibile pensare come, quasi la metà di questi numeri, sia rappresentato da bambini in fuga dal loro Paese a causa dell’invasione russa ordinata da Putin. Il centro moldavo di Chisinau, però, sembra essere uno dei più gettonati sia per la vicinanza geografica che per l’adozione di un campo profughi ad hoc allestito dall’associazione “Amici dei bambini”. Assieme al campo ucraino di Volodraka, il centro moldavo assicura a chi è scappato i primi beni di necessità, in attesa che vengano aperti i corridoi umanitari e che, si spera, si trovino soluzioni più stabili. Per ora a Chisinau arrivano donne e bimbi, ma ci si prepara ad accogliere anche gli orfani: in Ucraina, prima che scoppiasse la guerra, se ne contavano 150mila, distribuiti in 400 orfanotrofi. Molti sono già arrivati in Italia, altri vengono seguiti dalle associazioni umanitarie che hanno piazzato volontari e campi a ridosso dei confini.

“Straziante e senza precedenti”

Come riporta Forbes, circa 210mila rifugiati sono fuggiti in “altri paesi europei”, raggruppati dai dati delle Nazioni Unite. Il giornalista della Cnn ha sottolineato “senza precedenti” e “straziante” la crisi dei rifugiati. “Non abbiamo mai affrontato una crisi di rifugiati di questa velocità e portata“, ha ribadito, peggiorata a causa di una pandemia globale e di una crisi climatica. “I bambini vengono uccisi… decine di bambini vengono uccisi. Molti di più, immagino”, racconta Elder all’emittente. Gli attacchi russi alle principali strutture civili hanno lasciato “milioni” senza acqua e infrastrutture critiche, sottolineando che il modo più veloce per risolvere la crisi sarebbe l’immediata cessazione delle ostilità, cosa al momento impensabile.

La situazione in Italia

Save the Children e Unicef si trovano alla frontiera nord dell’Italia per offrire sostegno umanitario a bambini, bambine e famiglie in fuga. Attraverso il Valico Fernetti, a Trieste, sono già arrivati in migliaia di cui il 40% sono bambini. Insieme al Fondo delle Nazioni Unite per l’Infanzia, le agenzie sono impegnate nella risposta immediata ai loro bisogni essenziali: in quattro giorni sono entrati in contatto con circa 1.600 persone.



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