Ven. Nov 22nd, 2024

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«Ai bambini non faremo mancare nulla. Avranno tutto ciò di cui avranno bisogno. Non potranno più abbracciare la loro mamma e il loro papà, questo è vero, ma ci saranno tante persone pronte a prendersi cura di loro». Ha gli occhi lucidi mentre parla Giampaolo Cari, uno dei fratelli di Manuel, il 29enne che insieme alla compagna Chiara Materassi, 24 anni, è rimasto ucciso nel tragico incidente avvenuto lunedì pomeriggio sulla ex provinciale 53 a Vivaro. In via Allegretto, nella frazione di San Foca, abitano i nonni dei cinque bimbi rimasti orfani. Tre maschi e due femmine: il più grande ha otto anni, il più piccolo ha appena otto mesi. In mezzo ce ne sono altre tre: hanno rispettivamente 7, 6 e 2 anni.


I NONNI

Paolo Cari e Barbara Braidich, di 56 e 52 anni, avranno un compito difficile: spiegare ai nipotini che i loro genitori non ci sono più. Dovranno cercare le parole giuste che, al momento, nessuno della cerchia dei familiari ha ancora trovato. E avranno un compito ancora più difficile: crescere nel migliore dei modi cinque bambini. Con lo stesso amore e la stessa premura che avrebbero avuto il loro papà e la loro mamma. Il momento è difficile. La morte di Manuel e Chiara dev’essere ancora metabolizzata: un processo che richiederà tempo e pazienza. I nonni, inoltre, temono di perdere i bambini. «Sono cresciuti con noi – spiega il nonno al telefono – Non devono portarli via, non devono dividerli». «I bambini – lo sostiene l’avvocato Maurizio Mazzarella che tutela la famiglia – sono intoccabili, devono restare nell’ambiete in cui sono cresciuti, tutta la famiglia è pronta a sostenere i nonni».

IL FRATELLO

«Ai bambini non abbiamo ancora detto che i loro genitori non ci sono più. Per il momento abbiamo detto solo che sono andati a fare un viaggio per delle commissioni», abbassa la testa Giampaolo Cari. Le stesse che la coppia aveva sbrigato lunedì. Per fare tutto più in fretta avevano lasciato due figli a casa dei nonni, a San Foca, mentre gli altri tre erano stati accompagnati a Udine, dove abita lo zio Giampaolo. «Stavano venendo da me a recuperarli – racconta – ma, purtroppo, un tragico destino ce li ha strappati per sempre. Quando a casa nostra si sono presentati i carabinieri e ci hanno comunicato la notizia, non volevo crederci. Tutt’ora non ci credo che sia potuto succedere». Manuel e Chiara si conoscevano da adolescenti. Sono cresciuti insieme: lei originaria di Udine, lui di Codroipo, hanno cominciato a frequentarsi da ragazzini e non si sono più lasciati. «Facevano tutto insieme – ricorda Giampaolo – e sono persino morti insieme. Davano tutto per i bambini, non facevano mai mancare loro nulla. Nessuno avrebbe mai potuto immaginare che sarebbe finita così, che una famiglia bellissima, che sognava in grande, sarebbe stata distrutta da un terribile incidente».

LA COMUNITÀ

Vicino a Giampaolo Cari ci sono numerosi amici e parenti. Appartengo all’etnia dei sinti, molti sono arrivati dalle province di Padova e Vicenza, altri arriveranno nelle prossime ore. Sono ammassati all’esterno della casa dei genitori di Manuel, a San Foca, mentre all’interno Paolo Cari e Barbara Braidich, con amore e tanto affetto, nascondendo le lacrime e mostrando il sorriso prendosi cura dei nipotini. «Sono dei nonni eccezionali – alza lo sguardo Giampaolo – ai quali i bambini sono molto affezionati. Trascorrevano molto tempo con loro e un giorno mio fratello, parlando dei più e del meno, mi ha pregato, qualora un giorno gli fosse successo qualcosa, di affidare i bambini proprio ai nonni. Quasi avesse letto il suo destino». Vicino a Giampaolo, che è appoggiato al muretto di casa, ci sono il cugino Thomas e l’amico Teo. «Mi spiace tantissimo – sospira il primo – Manuel e Chiara avevano ancora tutta la vita davanti». Teo è lapidario: «Era una famiglia serena, un modello per tanti. Era bellissimo vederli tutti insieme sorridere e programmare il loro futuro». Soprattutto ora che Manuel aveva trovato un lavoro (come corriere espresso per una ditta che collabora con Amazon) e Chiara, con una certa tranquillità, poteva occuparsi dei bimbi. Sogni, quelli di una giovane coppia, che si sono infranti contro un destino avverso.

 



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