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Ha lasciato un tributo umano che pochi hanno saputo condividere, nel mezzo della malattia: inconsapevolmente, forse, Miguel Van Damme, portiere del Cercle Brugge ha donato una testimonianza potente, lacerante ma così toccante attraverso le sue testimonianze sui social che trascendono la dimensione che un post può assumere.
Aveva solo 28 anni, questo giocatore talentuoso e ostinato contro la grave leucemia che lo aveva colpito e che, purtroppo, non è riuscito ad addomesticare. Si è spento così, giovanissimo, gettando nello sconforto la sua famiglia e i suoi compagni.
La conferma del Cercle Bruges: Miguel Van Damme non c’è più
A Van Damme è stata diagnosticata la leucemia nel 2014 e, nonostante le terapie, la malattia si era ripresentata per ben due volte: attraverso i social aveva dato prova di vigore, umanità, addirittura fragilità ma sempre attaccamento alla vita. Sembrava si fosse ripreso, tanto che aveva potuto ricominciare a giocare, proprio con il suo club il Cercle Bruges. La stessa società che oggi ha annunciato la sua morte, listando a lutto il suo stemma in segno di rispetto per il calvario affrontato da Miguel.
“È con grande tristezza che segnaliamo che il nostro amico e compagno di squadra Miguel Van Damme ha combattuto la sua lunga e irregolare battaglia contro la leucemia”, si legge.
“Non bastano le parole per descrivere quello che proviamo, anche se sapevamo che le cose non andavano bene da tempo. Oggi è una giornata estremamente difficile nei quasi 123 anni di storia del Cercle Brugge. Il nostro pensiero va in primo luogo a sua moglie Kyana, sua figlia Camille, i genitori di Miguel, sua sorella Francesca, ma anche i suoi tanti amici e familiari.
“Miguel, la tua perseveranza e la tua forza per andare avanti (di nuovo) ancora e ancora, battuta d’arresto dopo battuta d’arresto, è stata ammirevole. Sei un esempio di positivismo, tenacia e spirito combattivo. Una fonte di ispirazione per tutti coloro che combattono. Per sempre nel nostro verde -cuore nero, #16.”
Il ricordo della moglie Kyana
A dare l’annuncio più triste è stata sua moglie, Kyana Dobbelaere che ha scelto di pubblicare una loro foto su Instagram accompagnata da un ricordo:
“Il nostro caro più caro è partito per la sua ultima partita stasera, una partita che non può più essere vinta. Ci hai lasciato molto lentamente, eppure l’hai fatto di nuovo a modo tuo, molto forte. Hai combattuto come un leone. Siamo così grati per quello che eri: un esempio per molti”, si legge nel ricordo che ha pubblicato.
Erano diventati genitori da pochissimo e proprio a pochi giorni dalla scoperta della gravidanza, Miguel aveva appreso che la leucemia si era ripresentata con una violenza inaudita per chi, come lui, uscita da un percorso importante, molto impegnativo.
I video testimonianza di Van Damme
Nei suoi video, Van Damme aveva consegnato la verità nella sua più scarna essenza, senza sottrarsi.
“La cura non funziona e ora non ci sono altri trattamenti. L’unica cosa che possono fare per me ora è tenermi in vita il più a lungo possibile”.
VIRGILIO SPORT
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