[ad_1]
Il conflitto ucraino continua a correre sempre di più sul doppio binario. Da una parte, ci sono i tentativi di mediazione che, dopo le frenate dei giorni scorsi, vedono ora Zelensky, chiedere un incontro con Putin per discutere della pace. E dall’altra, ci sono i combattimenti che registrano un’escalation, con Mosca che ammette di aver usato «missili ipersonici». Il ministero russo della Difesa, citato dalla Tass, comunica, infatti, di aver utilizzato un missile ipersonico Kinzhal per «distruggere un deposito di munizioni sotterraneo nell’ovest dell’Ucraina».
E mentre il portavoce della Duma, la Camera bassa del Parlamento russo, Viacheslav Volodin, rivolge un appello ai Paesi occidentali, alla Nato e agli Usa affinchè smettano «di fornire armi e inviare mercenari in Ucraina» (“Mandino piuttosto aiuti umanitari alla popolazione ucraina”), continua serrato il rimpallo di accuse e rivendicazioni di successi sul campo tra Mosca e Kiev.
Le autorità ucraine confermano che «ad oggi sono 112 i bambini uccisi dall’inizio della guerra», «3 in più rispetto a ieri quando il bilancio era calcolato a 109», riferisce Sky News. I bambini feriti sarebbero invece 140. E, sempre secondo i soldati ucraini, che lo scrivono su Facebook, un altro generale russo sarebbe caduto in battaglia. Si tratterebbe del generale Andrei Mordvichev morto a Chernobayevka «in seguito a colpi di artiglieria».
Mosca, invece, rivendica di essere riuscita ad evacuare da sola, «senza alcun aiuto da parte di Kiev» circa 297.800 persone
dal Donbass e dal resto dell’Ucraina. Secondo il ministero della Difesa russo, citato da Interfax, le persone evacuate nelle ultime 24 ore, sarebbero 14.397. Oltre a 181 cittadini stranieri che sarebbero stati portati dalla regione di Zaporizhzhia alla vicina Crimea. Il governatore della regione ucraina di Lugansk annuncia l’apertura di un corridoio umanitario «per evacuare i civili» e «per portare acqua, cibo e medicinali e coloro che restano».
Ma Kiev spera che si riescano ad aprire oggi 10 corridoi umanitari, oltre a quello da Mariupol già concordato, come riferisce Sky News che cita la vicepremier ucraina Iryna Vereshchuk. Intanto, l’Unicef torna a lanciare l’allarme: «La crisi in Ucraina non rappresentata solo la fuga di 3,2 milioni di persone di cui 1,5 bambine e bambini, ma anche una grave crisi alimentare ed economica senza precedenti». «Un milione di famiglie è privo d’acqua, 650 mila sono senza gas e un milione senza elettricità», con «43 strutture sanitarie colpite».
«Ci sono in totale – precisa l’Unicef – 16 milioni di persone che hanno urgente bisogno di assistenza umanitaria e 3 milioni sono bambini sotto i 18 anni». Anche per far fronte a questo tipo di emergenze, l’Italia si mobilita per inviare aiuti, ma la Polizia mette in guardia: «Attenzione alle truffe sulle donazioni» perchè si sono registrati molti «tentativi di truffa prevalentemente attraverso la messaggistica istantanea».
«Le sanzioni non sono una nostra scelta. Non vorremmo che la logica del ministro dell’Economia francese Bruno Le Maire, che ha dichiarato la «totale guerra finanziaria ed economica» alla Russia, trovasse seguaci in Italia e provocasse una serie di corrispondenti conseguenze irreversibili». E’ quanto ha affermato all’agenzia Ria Novosti Alexei Paramonov, direttore del dipartimento europeo del ministero degli Esteri russo. «Ci aspettiamo che a Roma, come in altre capitali europee, tornino comunque in sè, ricordino gli interessi profondi dei loro popoli, le costanti pacifiche e rispettose delle loro aspirazioni di politica estera».
© Riproduzione riservata
[ad_2]
Source link