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10 e Lode ad Aleix Espargaro e 10 all’Aprilia, 9 a Jorge Martin e alla Ducati, bene anche le Suzuki con un bell’8,5. Insufficienza alla Yamaha


4 aprile 2022

Aleix Espargaro voto 10 e lode

Lo sport regala sempre grandissime emozioni: fino a domenica mattina, Aleix aveva il primato negativo di essere l’unico pilota della MotoGP a non aver vinto nemmeno una gara; da domenica pomeriggio entra nel libro dei primati come il primo pilota a trionfare con l’Aprilia nella massima espressione da corsa del motociclismo.

Un successo costruito con grande forza e determinazione negli ultimi sei anni: non c’è una persona a Noale che non gli riconosca tutti i suoi meriti. Aprilia gli ha dato una gran moto, ma lui ha fato un grandissimo lavoro sotto tutti i punti di vista. Capitan Aprilia.

Jorge Martin 9

Sul giro secco è esplosivo, uno dei migliori in assoluto, ma anche in gara sa come si fa. Espargaro era superiore, ma lui non ha mollato fino al penultimo giro, provando in tutti i modi a resistere, rendendo difficilissimo il sorpasso definitivo del rivale. Un gran pilota, uno che piace molto. Averne così.

Alex Rins 8

Bella gara, veloce e consistente, senza errori: un risultato che gli può dare una grandissima fiducia, considerando anche che domenica prossima si corre ad Austin, dove vinse nel 2019. Continua a faticare in qualifica: fosse partito più avanti, avrebbe anche potuto giocarsi la vittoria. Speriamo sia l’inizio di un ritorno costante ai livelli più alti. Podio meritato.

Joan Mir 7

Alla fine ottiene un risultato più che soddisfacente, ma per tutto il fine settimana è stato più lento del compagno di squadra. Al di là del risultato finale, ha impressionato meno di altre volte. Un po’ opaco.

Pecco Bagnaia 7

Disastroso in prova, sotto tutti gli aspetti, convincente in gara: non era facile riprendersi dopo quanto successo nei primi due GP e in qualifica, ce l’ha fatta dimostrando di avere carattere. Non ha ancora in mano questa Ducati come aveva quella dell’anno scorso, ma i segnali positivi sono importanti e confortanti. C’è tutto il tempo per recuperare. Fiducia ritrovata.

Brad Binder 6,5

Non un grande risultato, ma un’altra prova che conferma la sua solidità: anche quando non è perfettamente a posto, riesce a portare a casa punti importanti, che valgono il secondo posto in campionato. Un pilota su cui si può fare affidamento. Tenace.

Maverick Vinales 7

D’accordo, se il tuo compagno di squadra vince e tu prendi 6”54 non si dovrebbe essere troppo positivi nel giudizio, ma credo sia giusto sottolineare i grandi passi in avanti fatti in questo GP. Anche se lui non è d’accordo, continua a faticare troppo all’inizio: nel primo giro ha perso tre posizioni. Poi ha girato su buoni tempi, ha recuperato e negli ultimi due giri ha subito altri due sorpassi. Ma nel complesso il suo GP è stato certamente positivo. Passi avanti importanti.

Fabio Quartararo 6

Fino a prova contraria, con la Yamaha non si può fare meglio di così. Il risultato è molto negativo, ma per me le colpe non sono del pilota: fa molto bene tutto quello che può fare. Non ha modo di difendersi. Senza cavalli.

Marco Bezzecchi 8

Bellissima gara, su una pista dove aveva già vinto in passato. Una caduta in Q1 gli ha impedito di partite più avanti, ma il risultato finale è comunque buono: vince alla stragrande il confronto con gli altri debuttanti.

Enea Bastianini 5

Dopo due qualifiche convincenti, in Argentina è tornato a faticare nella sessione cronometrata come gli accadeva nel 2021. E anche in gara è stato meno competitivo delle aspettative: questa volta, poteva fare meglio. Tango lento.

Luca Marini 5

Per la seconda volta in prima fila, conferma di avere la velocità giusta nel giro secco. In gara deve ancora trovare costanza sulla distanza: è partito bene, ha tenuto un buon ritmo per metà GP, poi è calato. Il percorso di crescita è forse più lungo del previsto, ma il potenziale c’è. Bisogna fare un altro passo in avanti.

Miguel Oliveira 4

Dopo la vittoria in Indonesia, ci si aspettava molto di più. Invece è tornato a faticare, confermando che la costanza non è il suo punto forte.

Jack Miller 4

Non so bene se è successo qualcosa di importante alla sua moto, il risultato è sicuramente molto negativo. Difficile capire.

Andrea Dovizioso 4

La moto è rimasta abbassata per un suo errore in partenza: non ha sbloccato l’abbassattore anteriore dopo la partenza. Uno sbaglio figlio della poca serenità e di una situazione per lui totalmente inaspettata. Ritorno complicato.

Franco Morbidelli 5

Oltre alle difficoltà della moto, ecco una foratura in gara, qualcosa che succede molto raramente. Il voto è per le qualifiche, non certo per la gara. Bisogna tenere duro.

Pol Espargaro 4

Due cadute, una il sabato e una in gara. Fino a quel momento non stava andando male (era quarto), ma lo sbaglio è stato tutto suo.

Fabio Di Giannantonio 4

Johann Zarco 4

Aveva un buon passo, è caduto subito (al sesto giro).

Aprilia RS-GP voto 10

E’ chiaro che non è la moto perfetta, ma il 10 va all’impegno, alla dedizione, al lavoro fatto in questi anni. La RS-GP è cresciuta continuamente e nel 2022 sta dimostrando di essere competitiva ovunque: il motore spinge forte, la ciclistica è efficace, le gomme vengono sfruttate bene. Bravissimi.

Ducati DesmosediciGP voto 9

Non si può certo dire che non sia competitiva: terza prima fila e terzo podio in tre gare. Il problema è che cambia sempre il protagonista (a parte Martin in prova), ma è chiaro che il potenziale c’è. Bisogna sfruttarlo.

Suzuki GSX-RR voto 8,5

Mezzo voto in meno solo per le prestazione in qualifica, anche se si fa fatica a capire se la colpa è della moto o dei piloti. Nel complesso, competitiva.

KTM RC16 voto 7,5

Un passo indietro rispetto ai due GP precedenti. Ma alla fine non è andata così male.

Honda RC213V voto 7,5

Quarta in prova e in gara finché Pol Espargaro non si è steso. Il problema è che Nakagami (voto 5) e A.Marquez (4) sono in grande difficoltà, M.Marquez non c’è ed Espargaro, ahimè, conferma i suoi limiti. Ma non credo che la moto sia così male.

Yamaha M1 voto 5

Male, molto male. La scarsa competitività sta compromettendo il presente, ma anche il futuro: così sarà complicato rinnovare il contratto di Quartararo.

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