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Dopo giorni sofferti, il c.t. sembra aver risolto i suoi dubbi dopo aver parlato con Gravina a Coverciano e ha chiesto subito una reazione alla squadra
La nazionale azzurra parte direzione Turchia per la partita più triste della nostra storia calcistica, ma prima del decollo Roberto Mancini tornerà a parlare dopo la disfatta con la Macedonia e il tema, ovviamente, sarà solo il suo futuro in panchina: resta o lascia? Dopo i colloqui con Gravina e col suo staff a Coverciano in questi giorni, l’ipotesi di un divorzio sembra allontanarsi sempre più: il ct si è quasi convinto a rimanere.
Il post social dei giorni scorsi ( “Lavoriamo per il futuro”) e soprattutto il discorso fatto alla squadra in campo il giorno dopo la disfatta (“La Turchia deve essere il trampolino di lancio per giocare una grande partita con l’Argentina”) sono due indizi, che quasi fanno una prova: Mancini ha messo nel mirino Wembley, dove l’Italia tornerà il primo giugno per la Coppa Intercontinentale contro l’Argentina in quella che potrebbe essere l’ultima di Chiellini in azzurro.
Una settimana dopo comincerà la Nations League: il 4 giugno a Bologna contro la Germania, il 7 giugno a Cesena Italia-Ungheria, 11 giugno (luogo da definire) Inghilterra-Italia, 14 giugno Germania-Italia. Con o senza Mancini? La risposta definitiva nei prossimi giorni, forse già nella conferenza pre-Turchia.
Intanto, già questa inutile amichevole sarà una prova di futuro: Scamacca centravanti con Zaniolo e Raspadori nel tridente, Tonali a centrocampo con Cristante e Pessina.
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