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Misura estrema da parte della borsa metalli, dopo che il nickel – usato nell’acciaio inox e nelle batterie – è arrivato a quotare oltre 100mila dollari per tonnellata. Ora si teme che i rifornimenti diventino ancora più difficili, dalla Russia e non solo
di Sissi Bellomo
Il prezzo del nickel quadruplica in meno di due giorni, superando 100mila dollari per tonnellata, e il London Metal Exchange (Lme) sospende le contrattazioni a tempo indefinito: una mossa che ha un solo precedente nei 145 anni di storia della borsa londinese, la maggiore piazza al mondo per i metalli non ferrosi, tra cui anche il rame e l’alluminio. Accadde nel 1985, quando vennero fermati – per ben 4 anni – gli scambi sullo stagn, in seguito al collasso dell’International Tin Council, cartello di…
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