Mer. Ott 23rd, 2024

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di Francesca Basso

L’incontro in Francia fra i leader dell’Unione Europea. Von der Leyen: «Ripensare difesa ed energia». Sul tavolo nuove sanzioni contro la Russia

Come aiutare l’Ucraina a resistere all’invasione russa e come gestire l’ondata di rifugiati, certamente, ma anche e soprattutto l’impatto della guerra sull’Ue in termini di difesa e di sicurezza energetica. «Questo è un momento decisivo per l’Unione europea: è un test per la resilienza della nostra democrazia», ha detto la presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, al suo arrivo al vertice informale di Versailles, dove il 10 e l’11 marzo i leader Ue, invitati dal presidente francese Emmanuel Macron, che ha la guida della presidenza di turno dell’Ue, hanno discusso e discuteranno di difesa, energia e su come costruire un’economia solida.

«Vogliamo ripensare la nostra capacità di difesa e l’energia, per raggiungere l’indipendenza dagli idrocarburi russi con investimenti massicci nelle rinnovabili, perché queste ci danno indipendenza e sicurezza» ha detto von der Leyen, mentre il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, ha spiegato che «è un vertice strategico, è molto importante. Inutile girarci intorno». «L’Europa si deve preparare a tutti gli scenari» e dunque «ad essere indipendente dal gas russo e ad essere indipendente nel garantire la sua difesa» perché «abbiamo riscoperto che la nostra democrazia e i nostri valori sono minacciati» ha detto il presidente francese, Emmanuel Macron, prima dell’inizio della riunione, spiegando che «abbiamo tutti situazioni diverse tra noi, questa è l’Europa, ma la chiave è quella di riuscire a difendere l’interesse comune» andando oltre «le situazioni particolari».

Macron, che ha parlato insieme al cancelliere tedesco Olaf Scholz con il presidente russo Vladimir Putin, ha tolto ogni tipo di illusione: «Sono preoccupato, pessimista, non vedo un cessate il fuoco nei prossimi giorni». «A breve termine non vedo soluzioni diplomatiche – ha aggiunto – ma ci spero e continueremo a insistere, a spingere i russi verso un compromesso, ad aiutare. Ma non possiamo deciderlo al posto delle parti in causa». Sul tavolo dei leader Ue ci sono nuove sanzioni contro la Russia.
L’Alto rappresentante Ue Josep Borrell ha spiegato che al summit «dovremo lavorare in due direzioni: dovremo continuare a mettere pressione a Putin perché fermi questa guerra aggressiva, con l’azione diplomatica ma anche con le sanzioni; e dovremo aumentare la resilienza dell’Ue con l’indipendenza energetica e la capacità militare».

C’è unione tra gli Stati membri, ma restano dei punti di distanza, a cominciare dalla richiesta dell’Ucraina di adesione all’Ue. I Paesi Baltici e dell’Est sono più aperti, maggiore cautela emerge dalle parole dei leader di Germania e Olanda. «È il nostro dovere più importante fare di tutto per porre fine a questa guerra», ha detto Scholz al suo arrivo. Più esplicito il premier olandese Mark Rutte:
«I Paesi Bassi sono stati i primi a fornire supporto militare all’Ucraina, a chiedere un forte pacchetto di sanzioni.
Non c’è dubbio che i Paesi Bassi siano al fianco dell’Ucraina ma non esiste un percorso di adesione accelerata all’Ue, non esiste».

Von der Leyen ha detto in più occasioni e lo ha ripetuto anche entrando al vertice: l’Ucraina è «parte della nostra famiglia europea. Vogliamo un’Ucraina libera e democratica con la quale condividiamo un destino comune».Il premier italiano Mario Draghi è dello stesso parere, Kiev è parte della famiglia europea e l’Italia è impegnata nelle sanzioni compatta con gli altri leader. Ora sono Germania e Olanda, insieme ad Austria e Ungheria, a insistere su non sanzionare il settore dell’energia. Per Draghi un altro tema va considerato senza perdere tempo: come rendere le sanzioni sostenibili per l’economia europea a lungo se vogliamo che siano efficaci. E i leader Ue discuteranno anche di questo. Macron ha spiegato che per rafforzare la difesa, portare avanti la transizione energetica e gestire l’emergenza serviranno investimenti ingenti: privati, pubblici nazionali ed europei.

10 marzo 2022 (modifica il 10 marzo 2022 | 20:20)

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