(ANSA) – BARI, 13 MAR – A Bari le occupazioni abusive delle
case popolari potrebbero avere “il supporto di individui
criminali sistematicamente organizzati o perfino registi nelle
assegnazioni”. Ne è convinta la Polizia locale del capoluogo
pugliese che ha in corso verifiche sulle occupazioni abusive di
alloggi comunali o di proprietà di Arca Puglia, ‘Agenzia
regionale per la casa e l’abitare’. Nel 2021 sono state 69 le
informative di reato per occupazioni abusive di alloggi pubblici
inviate all’autorità giudiziaria, con 91 persone denunciate e
quasi la metà degli alloggi occupati immediatamente liberato e
restituito agli assegnatari o all’ente proprietario.
L’ultimo episodio risale a qualche giorno fa. Il nucleo di
polizia giudiziaria degli agenti municipali è riuscito a
recuperare un appartamento di cinque vani nel quartiere Japigia,
che una 30enne – poi denunciata – aveva occupato abusivamente,
nonostante l’immobile fosse già occupato da una anziana donna
regolare assegnataria, momentaneamente ospite dei figli.
L’occupazione è avvenuta rompendo la porta di ingresso blindata
con fiamma ossidrica e disco flessibile per il taglio, “ad
attestare – dice la Polizia locale – che questo genere di
attività illecite spesso non avviene con una azione improvvisata
di gente disperata ma solo grazie al supporto delinquenziale,
non disinteressato, di altri soggetti professionalmente dediti a
tali azioni illecite”.
L’appartamento recuperato è stato affidato ad Arca Puglia che
ha provveduto alla assegnazione ad una famiglia bisognosa, in
quanto l’anziana assegnataria ha comunicato la rinuncia perché
presa in assistenza dai propri familiari, “ma probabilmente –
evidenziano gli investigatori – anche spaventata dagli
accadimenti delinquenziali”. (ANSA).
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