Final warming in arrivoGrazie alle tendenze stagionali possiamo già iniziare a farci un’idea sul tempo atteso per il prossimo mese di Aprile, inglobando quindi la Domenica delle Palme, Pasqua e Pasquetta. Grazie al progresso scientifico le proiezioni a lungo termine sono diventate un valido strumento di prognosi meteorologica che ci permettono di dare uno sguardo su temperature e precipitazioni attese a livello generale.
Consapevoli di ciò possiamo affermare che il prossimo mese di Aprile si preannuncia molto instabile sul fronte meteorologico, dopo la lunga fase siccitosa. La responsabilità di questo possibile sblocco atmosferico è da imputare all’ultimo “Stratwarming” che continua a insistere sopra al Polo Nord: si tratta di un anomalo riscaldamento della stratosfera che provocherà la frantumazione del Vortice Polare in più parti. Queste tipo di dinamiche sono in grado di stravolgere il clima in breve tempo, con effetti anche sul nostro Paese. E attenzione, la notizia è appena arrivata, l’ultima tendenza dei centri di calcolo è di quelle da segnare con la matita rossa: dopo un lungo periodo siccitoso le perturbazioni potrebbero tornare a dar sollievo al nostro assetato territorio!
È possibile questo evento di riscaldamento stratosferico sia quello finale (Final Stratwarming) o chiamato anche grande riscaldamento stratosferico improvviso finale (major final warming, MFW).
Attenzione, nulla di così eccezionale. Si tratta semplicemente di un normale “decadimento stagionale“, dovuto alle implicazioni termodinamiche, ovvero come conseguenza della radiazione solare che ritorna e che riscalda la regione polare.
Tutto ciò si traduce in un intenso riscaldamento della stratosfera terrestre, proprio sopra la regione artica, nell’ordine anche di 40°C nel giro di pochissimi giorni. Tale riscaldamento, una volta attivatosi, tende gradualmente a espandersi verso l’alta troposfera, con ripercussioni sul Vortice Polare nell’arco circa di 2-4 settimane: il settore troposferico immediatamente inferiore, infatti, viene costretto a deformarsi (dislocazione del vortice polare) o addirittura a suddividersi in 2-3 minimi distinti (SPLIT del vortice polare, rottura), i quali poi viaggiano in parte verso le medie latitudini, provocando ondate di freddo fin nel cuore del Vecchio Continente e quindi anche sul nostro Paese ed un generale rimescolamento delle masse d’aria.
Conseguenze in ITALIA – Dopo tante settimane di dominio anticiclonico sull’Europa centro-occidentale, proprio con l’inizio del mese di Aprile qualcosa potrebbe sbloccarsi a livello atmosferico: le condizioni meteo potrebbero subire un deciso scossone.
Allargando il nostro sguardo all’intero emisfero possiamo vedere come già con i primi giorni di Aprile ed almeno fino alla Domenica delle Palme (10 Aprile) potrebbe riaprirsi la famigerata Porta dell’Atlantico: in gergo meteorologico questo termine sta a significare che non vi sono ostacoli per le perturbazioni in discesa appunto dall’Oceano affinché possano arrivare sul nostro Paese, portando di conseguenza fasi meteo decisamente piovose per molte regioni italiane. La conseguenza più diretta sarebbe quella di avere un surplus di precipitazioni, specie al Centro-Nord.
Al Sud e sulle Isole Maggiori di contro non escludiamo la possibilità delle prime fiammate di caldo in arrivo direttamente dal Nord Africa grazie a un redivivo anticiclone sub-tropicale. Di questo, vista la distanza temporale ancora elevata, avremo modo di riparlarne nei prossimi aggiornamenti. Al momento le proiezioni per Pasqua e Pasquetta sembrerebbero seguire questa tendenza, con reiterati affondi perturbati in discesa dal Nord Atlantico intervallati da brevi rimonte anticicloniche. Vista la distanza temporale ancora elevata non possiamo scendere nei dettagli, per questo motivo vi consigliamo di rimanere aggiornati con i nostri futuri editorali.
Final warming sopra al Polo NordAvvio di Aprile: tornano le perturbazioni Atlantiche