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“È peggio che in Cecenia“. Bastano le parole uscite dalla bocca di un militare russo intercettate dai servizi di sicurezza ucraini per capire che cosa sta succedendo in Ucraina. Le forze del Cremlino continuano a colpire Kiev, dove una giornalista è morta in seguito ai bombardamenti. Il sindaco della capitale, Vitali Klitschko, ha tuttavia fatto sapere che l’esercito ucraino ha riconquistato quasi interamente la città di Irpin. Cerchiamo di ricostruire le fasi salienti dell’ennesima giornata convulsa.
L’ammissione di un soldato russo
La notizia è stata riportata dall’agenzia Unian. A quanto pare, un militare russo sarebbe stato intercettato mentre stava parlando con sua moglie. “Durante tutta la prima guerra in Cecenia non ci sono state perdite simili a questa guerra. Eravamo in Siria“, e anche lì “non è stato affatto paragonabile, è stato molto più facile lì“, avrebbe ammesso il soldato. “Siamo stati” vicino a Chernobyl “per due settimane, ha concluso l’uomo, affermando di temere di essere stato esposto a radiazioni.
Giornalista uccisa a Kiev
A Kiev è morta la giornalista Oksana Baulina. Il Guardian ha scritto che la donna è deceduta dopo essere stata colpita dai bombardamenti russi nella capitale mentre filmava la distruzione provocata dal lancio di razzi in un centro commerciale nel distretto di Podolsky. Baulina era una reporter di un sito di notizie indipendente con sede in Russia, l’Insider, e si trovava in Ucraina come corrispondente, dove aveva inviato rapporti da Leopoli e, appunto, Kiev. Con lei è morto un altro civile, mentre alte due persone che la accompagnavano sono rimaste ferite.
La riconquista di Irpin
Non lontano da Kiev, la città di Irpin è tornata quasi tutta sotto il controllo delle forze ucraine. Lo ha detto alla Bbc, il sindaco di Kiev, Vitali Klitschko, ricordando che i russi sono stati cacciati anche da Makariv. Le forze ucraine, ha commentato, “hanno distrutto il piano di accerchiamento” di Kiev.
Situata 20 km a nord ovest di Kiev, vicino al piccolo aeroporto di Hostomel, Irpin contava 60mila abitanti, la maggior parte dei quali sono fuggiti ai primi di marzo mentre la città era teatro di violenti combattimenti. Makariv, di cui è stata annunciata ieri la riconquista, si trova a ovest di Kiev. Klitschko ha aggiunto che al momento vi sono attacchi russi a nord e a est della capitale ucraina, ma ha assicurato che i russi “non arriveranno mai a Kiev“.
Nel frattempo, le forze armate hanno catturato una delle più potenti stazioni di guerra elettronica dell’esercito russo, mentre almeno 40mila soldati russi sarebbero morti, rimasti feriti, fatti prigionieri o dispersi dall’inizio della guerra russa in Ucraina. Lo hanno detto fonti della Nato al Wall Street Journal, secondo cui si sarebbe arrivati a questa cifra sulla base delle informazioni arrivate dalle autorità ucraine, dalle intelligence occidentali e da altri canali russi ufficiali e non. L’Alleanza ritiene che i soldati russi uccisi siano tra i 7 ed i 15mila.
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