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Il petrolio scende sotto i 100 dollari al barile e a far scendere le quotazioni del Wti (West Texas Intermediate) scambiato a New York, che oggi 15 marzo cala di oltre il 5% a 97 dollari al barile, non sono tanto le aspettative di sviluppi positivi nelle trattative tra Russia e Ucraina, che riprenderanno oggi, quanto invece la pandemia. Le quotazioni frenano infatti sui timori della tenuta della domanda da parte della Cina, tornata alle prese con una grave ondata di Covid-19 che ha portato al lockdown di Shenzhen e della provincia di Jilin. In calo anche il Brent che segna un calo sui mercati asiatici del 5,23%, a 101,31 dollari. Si tratta di una brusca correzione dai massimi degli ultimi 14 anni centrati pochi giorni fa per la crisi con la Russia che il secondo esportatore al mondo e terzo produttore globale.
Shale oil, produzione in aumento
Ma a influire sono anche i dati pubblicati dalla Energy Information Administration statunitense, secondo la quale la produzione statunitense di petrolio di scisto nei sette bacini di scisto pi prolifici destinata al maggiore aumento da marzo 2020. In dettaglio lo shale oil aumenter di 117.000 barili al giorno il prossimo mese a 8,7 milioni di barili al giorno. In particolare, produzione di petrolio nel Permiano in Texas e New Mexico, il pi grande bacino petrolifero di scisto degli Stati Uniti, aumenter di 70.000 barili al giorno a un record di 5,208 milioni ad aprile.
Il balzo dei carburanti
I livelli alti dei contratti futures del petrolio si sono gi riflessi sui prezzi dei carburanti, con la benzina sopra 2 euro e il gasolio che in alcuni casi la ha anche superata. Mentre il ministro della Transizione ecologico Roberto Cingolani ha parlato anche di speculazioni, il governo italiano e la Commissione Europea studiano misure per far scendere i prezzi. L’ipotesi quella di ridurre le accise in misura pari all’extra-gettito che il governo sta incassando di Iva in questo periodo dovuto all’aumento dei prezzi. Cos il carburante sarebbe meno caro, secondo alcune stime, del 10%. La Francia lo ha gi fatto. Molti Stati Ue hanno gi adottato misure per proteggere le famiglie contro l’aumento dei carburanti , ha dichiarato il ministro dell’Economia francese, Bruno Le Maire, al suo arrivo stamattina alla riunione dell’Ecofin a Bruxelles. La Francia ha gi annunciato, per voce del primo ministro, una riduzione di 15 centesimi al litro.
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