Sab. Nov 23rd, 2024

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Phil Collins dice addio ai suoi fan e alle scene: il concerto dei Genesis di sabato 26 marzo a Londra, alla O2 Arena, è stato l’ultimo della sua vita. La leggenda della musica, 71 anni, già nel 2010 aveva annunciato di volersi ritirare, ma all’epoca aveva spiegato la sua decisione con motivi famigliari: “Voglio stare vicino ai miei figli di 5 e 9 anni“, aveva detto. Ma ora, la situazione è diversa.

Il batterista e cantante – riferisce il Mirror online – non riesce più a suonare dopo gli interventi chirurgici alla schiena. “Ora dovrò trovare un vero lavoro”, ha sottolineato con il suo consueto humor.

Il gruppo – che oltre Phil Collins include il tastierista Tony Banks e il chitarrista-bassista Mike Rutherford – aveva annunciato la reunion per il tour The Last Domino?, dopo 14 anni di assenza dai live, ma l’anno scorso è stato costretto a cancellare diverse date a causa del Covid.

Durante il tour Collins si era esibito stando seduto, non era nemmeno riuscito ad usare il bastone per camminare. “Non faccio niente – aveva spiegato al Guardian – Non mi alleno a cantare a casa, per niente. Le prove sono la pratica. La mia salute cambia le cose, fare lo spettacolo seduto cambia le cose”.

I problemi di salute dell’artista risalgono almeno al 2009, quando il musicista subì uno schiacciamento delle vertebre a causa della posizione in cui suonava la batteria: di qui un primo intervento chirurgico, seguito da un altro nel 2015.

Nato il 30 gennaio 1951, negli anni 70 l’artista iniziò la sua carriera con i Genesis proprio suonando la batteria. Diventò poi la voce del gruppo, quando Peter Gabriel lasciò nel 1975. La sua carriera da solista è stata segnata da grandi successi come In the air tonight o Against all odds.

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