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I portoghesi, con una doppietta di Bruno Fernandes, piegano 2-0 la squadra che ci aveva eliminato a Palermo, Lewandowski e Zielinski in gol contro gli svedesi
Il sogno Mondiale della Macedonia si spegne a casa di Cristiano Ronaldo. Dopo aver eliminato l’Italia nel primo turno degli spareggi, Elmas e compagni si arrendono (2-0) in Portogallo, lasciando a CR7&Co il pass per un posto in Qatar: risulta decisiva la doppietta di Bruno Fernandes, protagonista con un gol per tempo. Mentre la nazionale del ct Fernando Santos festeggia a Oporto, la Svezia di Ibra esce sconfitta a Katowice contro la Polonia (2-0, con reti di Lewandowski e Zielinski). Manca così una sola squadra per completare il quadro delle nazionali europee che parteciperanno al Mondiale: il Galles di Bale deve infatti ancora affrontare la vincente di Scozia-Ucraina, rimandata a giugno a causa della guerra.
Portogallo-Macedonia del Nord 2-0
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I padroni di casa recuperano Pepe e Cancelo, la Macedonia ne cambia due rispetto al match contro l’Italia: fuori Churlinov e l’ex Lecce Nikolov, dentro Kostadinov e il napoletano Elmas, rientrato dalla squalifica. I portoghesi partono forte: prima ci provano con Bruno Fernandes, Ronaldo e Jota, poi passano in vantaggio con… la coppia-United: al 32’ Cristiano serve Fernandes, che salta un avversario e centra l’angolino basso. L’1-0 non placa la fame di gol, il Portogallo continua a spingere e manca il raddoppio con Jota e ancora Fernandes. L’ex centrocampista di Novara, Udinese e Samp si riscatta al 65’, segnando il 2-0 su assist di Jota e chiudendo la pratica-qualificazione. Al 77’ entra in campo pure Leao, chiamato ad aiutare i compagni a difendere il risultato: missione compiuta.
Polonia-Svezia 2-0
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In occasione della sfida contro Olsen, Kulusevski e Ibra (inizialmente in panchina), la nazionale polacca parla… italiano, schierando Szczesny tra i pali, Glik e Bereszynski in difesa, Zielinski alle spalle di Lewandowski. Dopo una prima occasione sciupata dal bomber del Bayern, la Svezia si sveglia e spinge con Isak, Forsberg e Quaison: a fine primo tempo, però, è ancora 0-0. Nella ripresa è dominio della Polonia: al 50’ Lewandowski trasforma il rigore concesso per un fallo di Karlstrom, al 73’ raddoppia Zielinski, freddissimo a tu per tu con il portiere. Szczesny si esalta alzando la saracinesca, il ct Andersson allora le prova tutte e nel finale si gioca la carta-Ibra. I dieci minuti concessi a Zlatan, però, non bastano per ribaltare il risultato.
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