Sab. Set 21st, 2024

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di Renato Dainotto

Superata la soglia dei 2 euro al litro, fare rifornimento sempre pi costoso. I distributori no logo applicano prezzi inferiori. Non di tanto, ma la somma di piccoli sconti fa la differenza, a fine mese. Ecco tutti i trucchi per ridurre il consumo

La corsa dei prezzi dei carburanti iniziata da qualche settimana e non accenna a fermarsi. La soglia dei due euro al litro, per benzina e gasolio, stata superata non solo nelle aree di servizio autostradali, notoriamente pi care della media nazionale. Anche in citt il carburante aumenta ogni giorno. La forbice tra benzina e diesel si ridotta e il metano raddoppiato in quattro mesi. Cresce anche il Gpl, pur rimanendo — per ora! — competitivo rispetto alla verde. possibile difendersi? Con quali strategie?

I distributori bianchi

Bisogna limare tutte le spese: il singolo risparmio sar poca cosa in s, ma la somma di tanti piccoli sconti avr la sua importanza, a fine mese. Il primo passo risparmiare all’acquisto. Ci sono distributori con prezzi pi bassi della media: bisogna identificarli e avere la costanza di rifornirsi da questi. Le cosiddette pompe bianche o no logo — cio: le indipendenti, le senza marchio, insomma quelle che non appartengono alle grandi compagnie — sono di solito (ma non sempre, attenzione) pi economiche. Hanno una presenza regionale o provinciale, spesso si tratta di imprenditori indipendenti. A Sondrio, per esempio, la verde costa 2,10 euro di media, mentre nell’area commerciale alle porte della citt il prezzo di 1,94. Sono 16 centesimi al litro: poco, vero, ma su un pieno da 50 litri vuol dire risparmiare 8 euro.

Perch costano meno

I distributori no logo sono quasi ottomila in tutt’Italia. Ci si pu fidare? In linea di massima, s. Perch la differenza non dovuta alla qualit del carburante, pari a quella proposta dalle grandi compagnie (i controlli sono gli stessi, dunque le possibilit di incappare in un’adulterazione sono le stesse), ma all’assenza di costi rilevanti: dal personale ridotto al minimo all’assenza della pubblicit e del marketing, tipo le raccolte punti con premi e altre pi o meno allettanti trovate, che servono a fidelizzare la clientela. Tutti costi ignoti alle pompe bianche, che non devono trasferire alcunch al consumatore.

Come trovarle

Il problema trovarle, le pompe bianche. La ricerca facilitata dal web. Sul sito www.pombebianche.it (che aggiorna il data base in continuazione) basta inserire il proprio indirizzo per veder apparire su una cartina i distributori no logo e indipendenti della zona. La piattaforma fornisce anche una specie di indice di gradimento dei distributori, conteggiando le condivisioni dei consumatori. Quando abbiamo fatto la ricerca per scrivere questo articolo, il 9 marzo, il sito metteva in evidenza la stazione di servizio Galoil di Montebelluna. Cliccando sul segnaposto, si apre una tendina con l’indirizzo e un link al sito prezzi benzina, che fornisce pi dettagliate informazioni, dagli orari ai prezzi (benzina: 1,93 euro; gasolio: 1,89; gpl 0,848; metano: 1,649). Pompebianche.it e Prezzibenzina.it sono raggiungibili anche dallo smartphone, tramite le rispettive app iOS e Android.

Non arrivare mai alla riserva

La seconda regola per difendersi dal caro carburante discende dalla prima: per non dover correre al primo distributore che capita, fosse anche il pi caro della zona, bene non ridursi a fare rifornimento quando l’auto in riserva. Avere un po’ di margine consente di raggiungere l’obiettivo con serenit. A questo punto, la differenza la fa soltanto lo stile di guida. E pu essere una grande differenza. Le accelerazioni violente e le sgasate al semaforo, per esempio, aprono falle enormi nel serbatoio… un errore credere che lo start&stop faccia consumare di pi: al contrario, disinserirlo sarebbe economicamente autolesionistico. Mentre bene usare il motore nel primo quarto di contagiri, accarezzando il pedale dell’acceleratore e procedendo con la massima progressivit.

Le altre strategie

Altra strategia efficace mettersi in viaggio evitando gli orari di massimo traffico: lo stop ang go e la permanenza su strada incidono parecchio. Ma questo, ovviamente, non sempre possibile. Si pu, invece, ridurre la velocit in autostrada: con una vettura diesel compatta tra i 130 km/h e i 120 ballano circa 6 km/litro. Su un tratto Milano-Bologna (circa 200 km), si risparmiano circa 4 litri di gasolio. Che diventano 8 sommando il ritorno Bologna-Milano. Se fate questo pendolo ogni giorno lavorativo, diciamo per 20 giorni al mese, sono 160 litri di gasolio risparmiati. Una bella differenza sia per il portafoglio sia per l’ambiente… Anche l’aiuto dei navigatori non va sottovalutato: conviene seguire i loro consigli sui percorsi pi brevi e/o pi ecologici.

L’auto in forma

Lo stato di salute dell’auto incide sul consumo, e di conseguenza sulle emissioni: fare i tagliandi programmati e controllare spesso la pressione delle gomme (pi sono sgonfie, maggiore l’attrito: oltre a consumare pi carburante, si usurano pi velocemente gli pneumatici, altra spesa grossa…) d risultati inimmaginabili. Altre idee salva portafoglio? Togliere portapacchi e portasci quando non servono; non viaggiare, specialmente su strade veloci, con i finestrini aperti; non esagerare con l’uso del climatizzatore e degli altri dispositivi elettrici, tipo il riscaldamento dei sedili e del volante (sono tutte funzionalit confortevoli, ma assorbono parecchia energia).

9 marzo 2022 (modifica il 9 marzo 2022 | 12:35)

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