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Da ieri, il prezzo di benzina e diesel ha superato i 2 euro al litro persino nel self-service, registrando un nuovo massimo storico. Il metano, d’altro canto, sfiora i 5 euro al chilo e iniziano a chiudere diversi distributori.
Stiamo vivendo una situazione a dir poco surreale; non esageriamo col dire che gas e petrolio stanno diventando un bene di lusso.
Ciò è principalmente una diretta conseguenza della guerra scoppiata tra Russia e Ucraina, e della risposta di Vladimir Putin alle sanzioni e inflazioni ricevute dall’Europa. Una sorta di guerra fredda a suon di rincari.
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Le quotazioni internazionali del petrolio continuano infatti a salire, e il caro prezzi non farà altro che aumentare ulteriormente di riflesso. Potremmo essere presto testimoni di prezzi da capogiro in tutti i settori, dato che la merce deve essere per forza di cose trasportata con mezzi a carburante, e non è da escludere un progressivo impoverimento dei comuni cittadini quando il rincaro raggiungerà anche i beni primari.
Insomma, l’emergenza nazionale è proprio dietro l’angolo, specialmente per un Paese come l’Italia che importa più del 40% del gas dalla Russia.
La soluzione secondo le associazioni
La preoccupazione sale di giorno in giorno, in particolar modo per le categorie di lavoratori maggiormente colpite dall’aumento del prezzo di benzina e diesel: trasportatori, tassisti, bus operator, autonoleggiatori con conducente, agenti di commercio, elettricisti, idraulici, falegnami, ecc.
Tuttavia per le associazioni consumatori come il Codacons esiste una soluzione, e non è ancora troppo tardi per applicarla. È infatti proprio il Codacons a ribadire che: «Il Governo deve intervenire con urgenza per calmierare i listini alla pompa, intervenendo attraverso una sterilizzazione dell’IVA e un taglio delle accise che pesano su benzina e gasolio».
Dal canto suo, lo Stato non sembrerebbe ancora intenzionato ad intervenire, ma anzi si fa sempre più probabile lo stop all’importazione di greggio dalla Russia come nuova sanzione economica, il quale causerebbe un ulteriore picco dei prezzi in Italia.
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