La guerra dell’informazione divampa accanto a quella reale nel racconto dell’insanguinato scenario ucraino, come in tutti i conflitti moderni. E i media britannici si riscoprono in prima linea: determinati stavolta in particolare a svelare altarini e sospetti che aleggiano sulle forze d’invasione russe, senza nemmeno il rischio di dover sfidare il proprio governo come al tempo di operazioni belliche di segno diverso, dall’Afghanistan all’Iraq.
L’ultimo capitolo di questa sfida parallela rimbalza dagli schermi della Bbc, con un doppio “scoop”: un reportage condotto alle porte di Kiev che sembra corroborare l’accusa di “crimini di guerra” contro le truppe di Mosca sulla base del ritrovamento di almeno 13 cadaveri di persone in abiti civili, apparentemente abbattuti dal fuoco indiscriminato di mezzi blindati con il simbolo della Z; e un’inchiesta – condotta “su fonti aperte” – sulle pesanti perdite che avrebbe subito una delle unità aviotrasportate d’elite di Vladimir Putin, il 331/mo reggimento dei paracadutisti di Kostroma. Indagando fra i social media russi, l’emittente pubblica britannica ha verificato che 39 uomini di questo reparto avrebbero perso la vita – e solo fino a metà marzo – nell’inferno di Bucha, Irpin e Gostomel, sobborghi di Kiev da cui al momento risulta i russi siano stati costretti a ripiegare. Un numero superiore ai morti complessivi avuti in passato nel corso di mesi di guerra in Cecenia e in Donbass di questo reggimento, i cui effettivi si vantano di essere “i migliori fra i migliori” dei parà dell’ex Armata rossa.
A confermare l’indicazione, i messaggi di cordoglio postati da diversi loro familiari e da cittadini di Kostroma tramite il social network V’Kontakte: in gran parte ispirati a toni patriottici e di esaltazione “dell’eroismo” dei caduti, ma non senza qualche interrogativo polemico qua e là verso il Cremlino o lo stato maggiore. Mentre non ci sono dubbi sull’uccisione in combattimento del colonnello Serghei Sukharev, comandante del 331/mo e veterano di molte battaglie, appena decorato alla memoria da uno dei viceministri della Difesa di Mosca in persona. Segnali in più del fatto che qualcosa sta andando storto per la Russia e la credibilità del suo apparato militare, secondo la Bbc. Mentre il Regno Unito può rivendicare se non altro – nei titoli a sensazione di giornali come il Times – l’abbattimento di un primo elicottero russo attribuito alle forze ucraine grazie all’uso dei temibili Starstreak: missili antiaerei portatili made in Uk – appena forniti dal governo di Boris Johnson a Kiev – più efficaci, moderni e micidiali degli stessi Stinger americani.