[ad_1]
Riunione BCE oggi, 10 marzo: tassi di interesse invariati.
I riflettori si accendono su Lagarde: la conferenza stampa è iniziata.
Il conflitto ha senza dubbio cambiato il panorama economico. Nel documento reso noto dalla BCE al termine del vertice, si legge infatti che dinanzi alla novità, ha rivisto il programma di acquisto del suo APP per i prossimi mesi.
Gli acquisti netti mensili nell’ambito dell’APP saranno di 40 miliardi di euro ad aprile, 30 miliardi di euro a maggio e 20 miliardi di euro a giugno. Nel terzo trimestre, la calibrazione dipenderà dalle prospettive.
In questo modo il programma di acquisti è visto terminare prima. Probabilmente, l’inflazione preoccupa.
In una cornice assai complessa per la stabilità dei prezzi, nella riunione BCE del 10 marzo non si è deciso di fermare la normalizzazione della politica monetaria.
Le parole di Lagarde avranno un potere davvero rilevante sui mercati. La conferenza stampa è seguita da Money.it in diretta.
Riunione BCE: conferenza al via, DIRETTA
15.20
Inflazione energetica
Solitamente i prezzi energetici non si abbassano o si stabilizzano nel breve periodo. Ad ogni modo non si notano pressioni sui salari al momento.
15.18
Inflazione nel medio-termine
Il presidente della Bce Lagarde sottolinea che i rischi al rialzo per l’inflazione possono esistere anche nel medio termine.
15.11
Lagarde chiarisce le decisioni prese
La decisione odierna è la logica conseguenza di quanto deciso a dicembre e annunciato a febbraio in base ai dati. L’inflazione è aumentata e quindi la normalizzazione prosegue, non c’è accelerazione o inasprimento delle misure.
15.05
Rialzo tassi
L’aumento dei tassi potrebbe avvenire «mesi dopo» la fine del QE o potrebbe essere «settimane dopo»
«Un po’ di tempo» potrebbe significare settimane o mesi.
15.00
De Guindos, vice presidente BCE, interviene
De Guindos, che è sempre presente alle conferenze stampa, è intervenuto dopo una domanda di un giornalista per rassicurare sulle condizioni finanziarie dell’Eurozona, non così colpite dalla guerra russa.
14.52
Normalizzazione politica
Lagarde spiega che non si sta accelerando la normalizzazione della politica monetaria, ma si sta seguendo la gradualità passo dopo passo e tutto dipenderà dai dati man man valutati.
14.51
Domande giornalisti
Lagarde inizia a rispondere alle domande dei giornalisti collegati da remoto.
14.50
Banche e Swift
Lagarde ha specificato che il divieto di alcune banche russe nel sistema Swift non ha creato difficoltà al sistema finanziario dell’area euro.
14.46
Rischi per l’economia
I rischi per le prospettive economiche sono aumentati e sono al ribasso. Gli elevati costi dell’energia potrebbero trascinare verso il basso la domanda. I rischi per le prospettive di inflazione sono inclinati al rialzo nel breve termine
14.44
Crescita 2022
L’economia dell’area dell’euro dovrebbe crescere vigorosamente nel 2022 al ritmo di prima della guerra in Ucraina.
14.42
Acquisti APP
Gli acquisti mensili secondo il programma APP sono rivisti: aprile 40 miliardi; maggio 30 miliardi e giugno 20 miliardi.
Qualsiasi adeguamento dei tassi di interesse avverrà dopo la fine dell’APP, ha specificato Lagarde.
14.41
Considerazioni sull’inflazione
Per Lagarde, le aspettative di inflazione a più lungo termine si riancoreranno all’obiettivo.
Il Consiglio ritiene sempre più probabile che l’inflazione si stabilizzi all’obiettivo del 2%. L’inflazione potrebbe essere considerevolmente più alta nel breve termine.
14.38
Inflazione in rialzo
L’inflazione è così vista:
- 5,1% nel 2022
- 2,1% nel 2023
- 1,9% nel 2024
L’IPC principale è stimato: 2,6% nel 2022; 1,8% nel 2023 e 1,9% nel 2024.
Tutte le previsioni sono in rialzo.
14.35
Proiezioni PIL
Previsioni PIL: 3,7% nel 2022; 2,8% in 2023 e 1,6% nel 2024.
14.33
Lagarde su invasione russa
BCE offre massimo supporto alla popolazione ucraina e appoggia le sanzioni UE. Farà tutto il possibile per garantire la stabilità. La guerra ha un impatto sui prezzi energetici e l’estensione di questi effetti dipenderà da quanto il conflitto si evolverà.
Nell’incontro di oggi la BCE ha preso in esame diversi scenari.
Lagarde indossa una spilletta con i colori ucraini.
14.30
Inizia conferenza
Lagarde ha iniziato a parlare della riunione BCE e delle decisioni prese.
14.18
Attesa per la conferenza
Tutto è pronto per la conferenza stampa di Christine Lagarde, al via alle 14.30.
13.59
Euro in rialzo
La coppia EUR/USD estende i guadagni sopra 1,1100 per la prima volta in una settimana.
13.50
Decisioni di politica monetaria
L’invasione russa dell’Ucraina è uno spartiacque per l’Europa. Il Consiglio direttivo esprime il suo pieno sostegno al popolo ucraino. Garantirà condizioni di liquidità regolari e attuerà le sanzioni decise dall’Unione Europea e dai governi europei. Il Consiglio direttivo prenderà tutte le misure necessarie per adempiere al mandato della BCE di perseguire la stabilità dei prezzi e salvaguardare la stabilità finanziaria.
Programma di acquisto di asset (APP)
Sulla base della sua valutazione aggiornata e tenendo conto del contesto incerto, il Consiglio direttivo ha rivisto oggi il programma di acquisto del suo APP per i prossimi mesi. Gli acquisti netti mensili nell’ambito dell’APP ammonteranno a 40 miliardi di euro ad aprile, 30 miliardi di euro a maggio e 20 miliardi di euro a giugno. La calibrazione degli acquisti netti per il terzo trimestre dipenderà dai dati e rifletterà la sua valutazione in evoluzione delle prospettive. Se i dati in arrivo supportano l’aspettativa che le prospettive di inflazione a medio termine non si indeboliranno anche dopo la fine dei nostri acquisti netti di attività, il Consiglio direttivo concluderà gli acquisti netti nell’ambito del APP nel terzo trimestre. Se le prospettive di inflazione a medio termine cambiano e se le condizioni di finanziamento diventano incoerenti con ulteriori progressi verso il nostro obiettivo del due per cento,
Il Consiglio direttivo intende inoltre continuare a reinvestire integralmente i pagamenti in linea capitale dei titoli in scadenza acquistati nell’ambito dell’APP per un periodo di tempo prolungato oltre la data in cui inizierà ad aumentare i tassi di interesse di riferimento della BCE e, comunque, fino a quando necessario per mantenere condizioni di liquidità favorevoli e un ampio grado di accomodamento monetario.
Tassi di interesse chiave della BCE
Il tasso di interesse sulle operazioni di rifinanziamento principale e il tasso di interesse sulle operazioni di rifinanziamento marginale e sulla linea di deposito rimarranno invariati rispettivamente a 0,00%, 0,25% e -0,50%.
Eventuali adeguamenti dei tassi di interesse di riferimento della BCE avverranno qualche tempo dopo la fine degli acquisti netti del Consiglio direttivo nell’ambito del PAA e saranno graduali. Il percorso per i tassi di interesse di riferimento della BCE continuerà ad essere determinato dalle indicazioni prospettiche del Consiglio direttivo e dal suo impegno strategico a stabilizzare l’inflazione al due per cento nel medio termine. Di conseguenza, il Consiglio direttivo prevede che i tassi di interesse chiave della BCE rimarranno ai livelli attuali fino a quando non vedrà l’inflazione raggiungere il due per cento ben prima della fine del suo orizzonte di proiezione e in modo duraturo per il resto dell’orizzonte di proiezione, e ritiene che si siano realizzati progressi l’inflazione sottostante è sufficientemente avanzata per essere coerente con la stabilizzazione dell’inflazione al 2 per cento nel medio termine.
Programma di acquisto di emergenza pandemica (PEPP)
Nel primo trimestre del 2022, il Consiglio direttivo sta effettuando acquisti netti di attività nell’ambito del PEPP a un ritmo inferiore rispetto al trimestre precedente. Sospenderà gli acquisti netti di attività nell’ambito del PEPP alla fine di marzo 2022.
Il Consiglio direttivo intende reinvestire i pagamenti principali dei titoli in scadenza acquistati nell’ambito del PEPP almeno fino alla fine del 2024. In ogni caso, il futuro roll-off del portafoglio PEPP sarà gestito per evitare interferenze con l’appropriato orientamento di politica monetaria.
La pandemia ha dimostrato che, in condizioni di stress, la flessibilità nella progettazione e nella conduzione degli acquisti di attività ha contribuito a contrastare la ridotta trasmissione della politica monetaria e ha reso più efficaci gli sforzi del Consiglio direttivo per raggiungere il suo obiettivo. Nell’ambito del mandato del Consiglio direttivo, in condizioni di stress, la flessibilità rimarrà un elemento della politica monetaria ogniqualvolta minacce alla trasmissione della politica monetaria mettano a repentaglio il raggiungimento della stabilità dei prezzi. In particolare, in caso di rinnovata frammentazione del mercato correlata alla pandemia, i reinvestimenti del PEPP possono essere adattati in modo flessibile nel tempo, nelle classi di attività e nelle giurisdizioni in qualsiasi momento. Ciò potrebbe includere l’acquisto di obbligazioni emesse dalla Repubblica ellenica oltre al rollover dei rimborsi al fine di evitare un’interruzione degli acquisti in tale giurisdizione, che potrebbe compromettere la trasmissione della politica monetaria all’economia greca mentre si sta ancora riprendendo dalle ricadute della pandemia. Gli acquisti netti nell’ambito del PEPP potrebbero anche essere ripresi, se necessario, per contrastare gli shock negativi legati alla pandemia.
Operazioni di rifinanziamento
Il Consiglio direttivo continuerà a monitorare le condizioni di finanziamento delle banche e a garantire che la scadenza delle operazioni nell’ambito della terza serie di operazioni mirate di rifinanziamento a più lungo termine (TLTRO III) non ostacoli la corretta trasmissione della sua politica monetaria. Il Consiglio direttivo valuterà inoltre regolarmente in che modo le operazioni di prestito mirate contribuiscono alla sua posizione di politica monetaria. Come annunciato, si aspetta che le condizioni speciali applicabili nell’ambito dell’TLTRO III scadano nel giugno di quest’anno. Il Consiglio direttivo valuterà inoltre l’opportuna calibrazione del suo sistema a due livelli per la remunerazione delle riserve in modo che la politica dei tassi di interesse negativi non limiti la capacità di intermediazione delle banche in un contesto di ampia liquidità in eccesso.
Linee di liquidità con banche centrali non dell’area dell’euro
In considerazione del contesto altamente incerto causato dall’invasione russa dell’Ucraina e del rischio di ricadute regionali che potrebbero incidere negativamente sui mercati finanziari dell’area dell’euro, il Consiglio direttivo ha deciso di prorogare fino al 15 gennaio 2023 il meccanismo repo dell’Eurosistema per le banche centrali (EUREP). EUREP continuerà pertanto a integrare i normali accordi di immissione di liquidità in euro per le banche centrali non appartenenti all’area dell’euro. Insieme, questi costituiscono un insieme completo di strutture di sostegno per far fronte a possibili esigenze di liquidità dell’euro in caso di disfunzioni del mercato al di fuori dell’area dell’euro che potrebbero influire negativamente sulla corretta trasmissione della politica monetaria della BCE. Le richieste di singole linee di liquidità in euro da parte di banche centrali non appartenenti all’area dell’euro saranno valutate dal Consiglio direttivo caso per caso.
13.45
Tassi interesse fermi
I tassi di interesse restano invariati a zero. Anche il tasso sui depositi è fermo a -050% e quello per operazioni di rifinanziamento marginale rimane a 0,25%
[ad_2]
Source link