Sab. Nov 23rd, 2024

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Un messaggio audio scambiato tra la dirigente scolastica del liceo Montale di Roma Sabrina Quaresima e lo studente di 19 anni che la accusa. Scambiato su Whatsapp, certificherebbe la relazione tra la preside e A.S., con parole inequivocabili. E potrebbe finire sul tavolo dell’Ufficio Scolastico Regionale che ha programmato per oggi un’ispezione nella scuola. Nell’audio, di cui parlano oggi Corriere della Sera e Repubblica, si ascoltano frasi come questa: «Penso sia meglio riportare il nostro rapporto su un piano istituzionale, com’è giusto che sia tra uno studente e una preside, ma rimango disponibile per il bene la scuola», dice la voce attribuita al ragazzo. E poi ancora: «Sabrina, credo sia meglio non vederci più, non sono pronto a darti quello che vuoi, ho già deciso e non torno indietro».

Il testo e il contesto

Dei messaggi va rivelato il contesto. E va premesso che la presunta storia tra la dirigente e l’alunno era cominciata all’epoca da poco, ma nel frattempo secondo il racconto lui si era innamorato di una ragazza della sua età. E quindi voleva lasciare Sabrina Quaresima. Tra i due era cominciata una relazione sentimentale e c’era stato anche un incontro in un parcheggio. Il ragazzo avrebbe raccontato tutto prima agli amici e poi ai due collaboratori stretti della preside. Successivamente è partito l’esposto che ha aperto il caso. E per il quale Quaresima rischia molto, visto che il codice di comportamento dei dipendenti pubblici prescrive di non assumere posture che possano «nuocere all’immagine dell’amministrazione».

Per questo la preside avrebbe cancellato le conversazioni e ha controllato che lo studente facesse altrettanto. Ma lui avrebbe conservato alcuni screenshot dei testi che si è scambiato con lei. Quaresima ora rischia una multa fino a 500 euro e una sospensione dall’incarico fino a sei mesi. Ma essendo il primo anno di lavoro nell’istituto e in prova, le conseguenze per lei potrebbero essere peggiori. Quello che negli articoli viene definito un messaggio audio continua poi con le parole di lui, che cerca di rassicurare: non volevo evitarti, eccomi qui per parlare, dice, mentre i rumori della portiera rivelano il luogo della discussione: un’automobile. «Ci ho pensato su attentamente, ho conosciuto una ragazza», dice ancora lui. E lei: «Ecco, immaginavo che sotto poteva esserci qualcosa del genere… ma l’hai conosciuta prima?».

Messaggio o registrazione?

«La conosco da un po’, diciamo che l’ho reincontrata», precisa lui. Che però poi diventa più esplicito: «Ho pensato che stare con lei e vedere te non sarebbe stato rispettoso. Sia nei tuoi che suoi confronti. Così ho preferito tagliare, pensando che comunque la cosa non sarebbe potuta andare avanti. Lei mi piace molto. E tu poi mi hai fatto anche quel discorso del “toy boy”, mi hai detto che non avresti voluto averne uno accanto. Ecco, preferisco evitare situazioni spiacevoli, ho percepito cose… non che tu fossi proprio innamorata di me… ma che fossi già avanti sentimentalmente». Lei ribatte: «Ma io la cosa del “toy boy” l’ho buttata lì così, capisco che poteva trarre in inganno…. Lo ammetto, è stato un mio errore dirlo. E comunque immaginavo che ci fosse qualcosa sotto come una ragazza, mi rendo perfettamente conto».

Dal modo in cui la conversazione viene riportata, più che un messaggio audio si potrebbe pensare a una serie di messaggi. Oppure, visto che si sentono anche alcuni rumori di sottofondo, si tratta di una registrazione effettuata durante il colloquio, molto probabilmente all’insaputa di una delle due parti. Si dice anche che l’automobile era parcheggiata in via Bravetta, ovvero vicino alla sede del liceo. Lei ieri aveva smentito tutto: «È evidente che mi hanno voluto fare del male», aveva detto a caldo. E poi: «Io sono sposata con un uomo meraviglioso ma sono una donna di bell’aspetto: e purtroppo penso che qualcuno possa pensare male. Ma sono serissima, mi è costato tanto arrivare qua e sono nell’anno di prova: qualcuno avrà pensato che in un attimo poteva farmi cacciare. Giovedì vedrò l’ispettrice regionale: spero di poter chiarire tutto».

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