Roma – Ai tavolini e ai dehors che riempiono strade e piazze animando le città per troppo tempo deserte nessuno vuole rinunciare. Agli hub vaccinali e ai centri tamponi (pur con la loro rassicurante valenza) sì, magari in cambio di una sanità territoriale efficiente. Dal lavoro agile (prolungato ieri fino al 30 giugno) si sa già che non si tornerà più indietro e a scuola difficilmente si riuscirà a fare a meno delle decine di migliaia di insegnanti e personale che hanno garantito le lezioni in questi due anni così tormentati per i ragazzi.
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