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Lo sconfinamento nel giorno in cui a Roma il consigliere per la Sicurezza nazionale Usa, Jake Sullivan, ha incontrato il capo della diplomazia del Partito comunista cinese Yang Jiechi
Il ministero della Difesa di Taiwan ha denunciato con un post sul suo profilo Twitter l’incursione di 13 caccia militari cinesi nella sua zona di identificazione aerea. Si tratta dell’’iniziativa più rilevante condotta nell’ultimo mese dall’Esercito di liberazione popolare cinese. L’incursione si è svolta nel giorno in cui a Roma il consigliere per la Sicurezza nazionale Usa, Jake Sullivan, ha incontrato per un colloquio durato oltre sei ore il capo della diplomazia del Partito comunista cinese Yang Jiechi. È ragionevole pensare che il dossier Taiwan sia stato tra i temi trattati da Sullivan e Yang, dato che Pechino considera l’isola parte integrante del suo territorio, da riportare presto o tardi sotto il suo controllo, anche con la forza se necessario.
Sullivan e Yang si erano incontrati l’ultima volta per colloqui faccia a faccia qualche tempo fa in Svizzera, dove il consigliere Usa aveva sollevato le preoccupazioni dell’amministrazione Biden sulle provocazioni militari cinesi contro Taiwan, le violazioni dei diritti umani contro le minoranze etniche e gli sforzi per soffocare i sostenitori della democrazia a Hong Kong.
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