Sab. Nov 23rd, 2024

[ad_1]

Oggi è il giorno dello switch-off. I canali televisivi delle emittenti italiane per poter continuare a funzionare e a trasmettere immagini in alta qualità hanno bisogno di essere risintonizzate o di un decoder

Se avete operato la risintonizzazione e se anche con il decoder la tv non riceve il segnale si possono utilizzare i bonus messi a disposizione dal Ministero dello sviluppo economico (sono due: uno per acquistare il decoder e un altro per comprare una nuova tv).

Bonus tv, come ottenere fino a 130 euro di sconto: al via il nuovo digitale terrestre anche al Nord

Perché la tv non si vede più?

Perché le immagini devono essere sottoposte a codifica MPEG-4 e abbandonare la codifica MPEG-2.Fino al 31 dicembre 2022 le emittenti televisive nazionali, i cui canali sono posizionati sul telecomando tra i numeri 1 e 9 nonché dal numero 20, potranno, comunque, continuare a trasmettere simultaneamente con entrambe le codifiche. I canali trasmessi in MPEG-4 e visibili in alta qualità saranno però posizionati tra il numero 1 e 9 e dal numero 20 in poi.

I canali trasmessi con la nuova codifica saranno visibili in alta qualità e potranno essere visualizzati solamente da apparati in grado di supportare l’HD (alta definizione).

Per le emittenti televisive locali invece, il cambio di codifica da MPEG-2 a MPEG-4 continuerà ad avvenire per aree geografiche, in parallelo con il processo di refarming, secondo il calendario di riorganizzazione delle frequenze stabilito dal Ministero dello Sviluppo Economico. Il refarming è già avvenuto in Sardegna, Valle d’Aosta e Trentino Alto Adige, e si sta concludendo in Piemonte, Lombardia, Veneto, Friuli Venezia Giulia ed Emilia Romagna. Le altre regioni del Centro e del Sud Italia – anche il Lazio – saranno, successivamente, interessate al passaggio di codifica sulla base del calendario di riorganizzazione delle frequenze stabilito dal ministero.

Come si fa a capire se il proprio televisore è compatibile con questo cambiamento? 

Si può controllare nel manuale o nella scheda tecnica del televisore che sia presente l’indicazione DVB-T2 HEVC Main10. Questo è il nome del nuovo standard. Oppure basta chiedersi se l’apparecchio sia stato comprato prima o dopo il 22 dicembre 2018. Perché da quella data i negozianti sono obbligati a vendere televisori che supportano il nuovo standard DVB-T2 e la codifica HEVC Main10.

Rai e Mediaset per alcuni dei loro programmi, già dal 20 ottobre, hanno avviato la sola trasmissione con la codifica MPEG-4. Puoi accertarti che la TV sia in grado di ricevere la nuova codifica provando a vedere i canali già disponibili in HD: ad esempio 501 per RAIUNO HD, 505 per Canale 5 HD e 507 per LA7 HD. Se almeno un canale HD sarà visibile, la tua TV è in grado di supportare la codifica MPEG-4. In caso contrario, per potere continuare a vedere l’intera programmazione televisiva, potresti aver bisogno di sostituire la tua TV o il tuo decoder.

Infine, puoi verificare che la tua TV sia compatibile con il cambiamento previsto a partire da gennaio 2023 – quando verrà introdotta l’attivazione del DVB-T2 con il nuovo sistema di codifica HEVC Main10 – provando a visualizzare i canali di test 100 e 200; se vedi RAIUNO sul canale 1 allora verifica che sul canale 100 appaia la scritta “Test HEVC Main10”; analogamente se vedi Canale 5 sul canale 5, verifica che sul canale 200 appaia la medesima scritta. Se compare tale scritta, l’apparato è compatibile con il nuovo standard di trasmissione.

Tuttavia, può accadere che ci siano problemi nel visualizzare la schermata (i canali non mostrano il messaggio “Test HEVC Main10” o risultano oscurati) pur essendo il televisore o il decoder compatibili con il DVB-T2. In questi casi,  l’esito negativo del test potrebbe derivare:

–  da una non corretta (ma temporanea) ricezione dei due canali;

–  dalla momentanea presenza di un’altra emittente sul canale;

–  dal fatto che la propria tv non riesca ad agganciarsi alle frequenze più recenti.

Pertanto, prima di acquistare un nuovo decoder o una nuova TV, è sempre opportuno e consigliabile effettuare una risintonizzazione; solo nei casi in cui, anche dopo aver terminato tale procedura, persistessero problemi nel visualizzare la schermata o i canali di test non vengano proprio visualizzati (pur digitando 100 e/o 200 la TV rimane sintonizzata sul canale che si stava già visualizzando) dovrai necessariamente procedere all’acquisto di nuovi apparati per continuare a vedere i tuoi programmi preferiti anche dopo gennaio 2023, quando verrà avviata l’attivazione del digitale terrestre di seconda generazione.

Tv, MiSE: dall’8 marzo emittenti nazionali adotteranno codifica MPEG-4

Rottamare e smaltire correttamente la vecchia tv: un altro bonus

Se dovrete dire addio alla vistra vecchia tv la prima cosa da sapere è che diventerà un rifiuto elettronico, perciò perché non inquini va smaltito in modo corretto: non è un semplice rifiuto indifferenziato. Bisogna portarlo in un’isola ecologica o presso un rivenditore specializzato che sa come e dove smaltire i rifiuti RAEE. Il bonus rottamazione TV è un’agevolazione di cui si può beneficiare rottamando contestualmente un televisore acquistato prima del 22 dicembre 2018, data di entrata in vigore dello standard di codifica HEVC MAIN 10. Il nuovo bonus, infatti, è finalizzato a favorire la sostituzione degli apparecchi televisivi obsoleti attraverso un corretto smaltimento dei rifiuti elettronici, in un’ottica di tutela dell’ambiente.

Il bonus rottamazione TV è operativo dal 23 agosto 2021. È rivolto a tutti i cittadini residenti in Italia senza limiti di ISEE, a differenza del bonus TV – DECODER destinato esclusivamente ai cittadini appartenenti ad un nucleo familiare con un ISEE non superiore ai 20.000 euro. L’agevolazione è comunque legata al nucleo familiare in quanto è concesso un solo bonus per l’acquisto di un televisore a famiglia.

Per usufruire del contributo è necessario essere in possesso di 3 requisiti:

1 essere residenti in Italia
2 rottamare correttamente un televisore acquistato prima del 22 dicembre 2018
3 essere in regola con il pagamento del canone di abbonamento al servizio di radiodiffusione.

Hanno inoltre diritto al Bonus le persone fisiche residenti in Italia che al 31 dicembre 2020 risultino di età pari o superiore a 75 anni e che, in conformità con quanto stabilito dall’art. 1, comma 132, della legge n. 244 del 2007, siano esenti dal pagamento del canone al servizio di radiodiffusione in quanto aventi un reddito familiare annuo non superiore a 8 mila euro.

Come funziona il bonus tv

Il bonus consiste in uno sconto del 20% sul prezzo d’acquisto, fino ad un importo massimo di 100 euro. Il contributo per la rottamazione della TV è cumulabile per l’acquisto di un apparecchio anche con il precedente incentivo (Bonus TV Decoder) per coloro che siano in possesso di tutti i requisiti richiesti. Prima di procedere alla rottamazione, bisogna scaricare e compilare il modulo di autodichiarazione che certifichi il corretto smaltimento.

La rottamazione può essere effettuata direttamente presso i rivenditori aderenti alla iniziativa presso cui si acquista la nuova televisione, consegnando al momento dell’acquisto la TV obsoleta. In tal caso sarà poi il rivenditore a occuparsi del corretto smaltimento dell’apparecchio fruendo di un credito fiscale pari allo sconto applicato all’acquirente.

In alternativa, si può consegnare la vecchia TV direttamente in una isola ecologica autorizzata, prima di recarsi ad acquistare la nuova. In questo caso, l’addetto del centro di raccolta RAEE deve convalidare il modulo, che certifica l’avvenuta consegna dell’apparecchio. Con il modulo firmato l’utente potrà recarsi nei punti vendita aderenti e fruire dello sconto sul prezzo di acquisto.

 

 



[ad_2]

Source link

Lascia un commento