Sab. Nov 23rd, 2024

[ad_1]

Ucraina, venticinquesimo giorno di guerra. In attesa che riprendano i negoziati e che prevalgano le ragioni della pace, in Ucraina si registra una nuova escalation. Per il secondo giorno di seguito, secondo quanto riferisce Interfax, Mosca avverte di aver usato «un missile ipersonico contro obiettivi militari ucraini». Mentre “The Kyiv indipendent” accusa le forze militari russe di aver trasferito «migliaia di civili ucraini» in «campi» dove gli vengono «controllati cellulari e documenti» per poi «deportarli verso città remote della Russia». Ma su Telegram, le autorità municipali di Mariupol, citate da BBC e Sky News, lanciano un’accusa ancora più grave: ieri notte sarebbe stata bombardata una scuola dove «avevano trovato rifugio circa 400 persone». Accusa, precisa la BBC, non ancora «verificata indipendentemente».

Mosca minaccia l’Italia, ma cosa rischia davvero il nostro Paese? Dai prezzi all’effetto boomerang sul Cremlino

 

Ucraina, ultime notizie in diretta

Ore 12.50 – Rapito il vice sindaco della città di Energodar Ivan Samoidiuk. A dare la notizia attraverso il suo canale Telegram è Dmytro Orlov, il sindaco di Energodar. «Il vicesindaco Ivan Samoiduk è stato rapito. Non sappiamo in che condizioni sia. Non ci sentiamo da ieri. E oggi abbiamo ricevuto informazioni confermate che è stato cinicamente rapito», scrive il sindaco che lancia un appello alla massima attenzione, chiedendo a politici e attivisti di «non rispondere a chiamate da numeri di telefono sconosciuti, non comunicare a nessuno la posizione effettiva». «E chiediamo ora a tutti i cittadini di unirsi il più possibile, per sostenere Energodar, che era e rimarrà ucraina», aggiunge il sindaco chiamando tutti a raccolta al palazzo del consiglio comunale alle 14 «per dichiarare il tuo categorico disaccordo con il rapimento e la prigionia dei cittadini ucraini! Non molliamo e non lasciamoli nei guai».

Ore 12.47 – Il presidente Vladimir Putin e il ministro della Difesa russo Sergei Shoigu si preparano a utilizzare i minorenni nella guerra contro l’Ucraina, ipotizzando di impiegare una riserva di giovani tra i 17 e i 18 anni. Lo riporta l’agenzia Unian citando fonti dell’intelligence di Kiev su Telegram.

Ore 12.45 – Il difensore civico dei diritti umani dell’Ucraina Ludmila Denisova in un post su Telegram, riportato dal Guardian, ha accusato le forze russe di trasportare con la forza i cittadini ucraini in Russia. «Negli ultimi giorni, diverse migliaia di residenti di Mariupol sono stati deportati in Russia – afferma – Si tratta di persone del quartiere della riva sinistra della città e del rifugio antiatomico nell’edificio del club sportivo, dove più di mille persone (per lo più donne e bambini) si sono nascoste dai continui bombardamenti. È noto che i residenti di Mariupol catturati sono stati portati in campi di filtraggio, dove gli occupanti hanno controllato i telefoni e i documenti delle persone. Dopo l’ispezione, alcuni residenti di Mariupol sono stati trasportati a Taganrog e da lì inviati in treno in varie città economicamente depresse della Russia. I nostri cittadini hanno ricevuto dei documenti che li obbligano a stare in una certa città. Non hanno il diritto di lasciarla per almeno due anni con l’obbligo di lavorare nel posto di lavoro specificato. Il destino degli altri rimane sconosciuto». Denisova ha accusato la Russia di una grave violazione delle leggi internazionali, compresa la convenzione di Ginevra, e ha chiesto alla comunità internazionale di aumentare le sanzioni contro la Russia. 

Ore 12.30 – Il nuovo lancio di un missile ipersonico Kinzhal da parte dei russi insieme ad alcuni missili da crociera Kalibr hanno bersagliato un deposito di carburante e di lubrificanti a Kostiantynivka, nella regione di Mykolaiv, che riformiva le forze armate ucraine nelle aree ove si sta combattendo: lo afferma il ministero della Difesa russo, citato dall’agenzia Interfax. Mosca aggiunge che i missili cruise Kalibr sono partiti da navi nel Mar Caspio, mentre il missile Kinzhal dal mar Nero, nella zona della Crimea. I missili da crociera partiti dal Csspio hanno colpito anche un’officina a Nizhyn che riparava i veicoli blindati ucraini danneggiati in battaglia, sempre secondo il portavoce della difesa di Mosca, Igor Konashenkov.

Ore 12.22 – «Venticinquesimo giorno di guerra. A causa dei fallimenti nell’offensiva, la Russia è passata ad un’artiglieria più distruttiva, i sistemi Kinzhal e Bastion sono usati contro città pacifiche. La Russia nel panico sta cercando anche riserve di uomini richiamando tutto dal Pacifico e chiedendo all’Organizzazione del trattato della sicurezza collettiva». Lo scrive su twitter il consigliere della presidenza ucraina, Mikhailo Podolyak.

Ore 12.15 – La vicepremier ucraina Olha Stefanishyna ribadisce le accuse di genocidio contro la Russia, ma accusa inoltre che donne ucraine sono state stuprate e uccise dai soldati russi. Parlando con Sky News Stefanishyna ha riferito di «storie orribili» che riguardano le donne, «che sono state stuprate e assassinate» da militari di Mosca. «Ogni singolo soldato che abbia commesso questo crimine di guerra verrà chiamato a risponderne – ha aggiunto – donne ucraine, noi rimarremo unite e prevarremo».

Ore 12.05 – Si aggrava il bilancio dei bambini uccisi dalla guerra in Ucraina: in oltre tre settimane sono 115 mentre altri 140 sono rimasti feriti. Lo riporta l’Ukrainska Pravda citando l’ufficio del procuratore generale. Il maggior numero si registra nella regione di Kiev dove hanno perso la vita 58 bimbi.

Ore 11.45 –  Mariupol è stata colpita da armi pesanti sparate da quattro navi della Marina russa. Lo ha riferito il reggimento Azov sul suo canale Telegram, secondo quanto riporta l’agenzia ucraina Unian. «Il nemico continua a distruggere cinicamente la città ucraina, usando tutto l’arsenale disponibile. Dopo aerei, artiglieria, vari sistemi e carri armati, gli occupanti russi stanno distruggendo la città con armi pesanti di navi da guerra», sottolinea il reggimento Azov.

Ore 11.30 – C’è una «alta minaccia» di un’offensiva della Bielorussia in direzione Volyn che potrebbe iniziare nei prossimi 1 o 2 giorni. Lo riporta l’agenzia ucraina Unian citando fonti di intelligence e dello Stato maggiore ucraini. «La minaccia di un’offensiva della Repubblica di Bielorussia in direzione Volyn è valutata alta», ha affermato lo Stato maggiore

Ore 11.00 – Nell’élite russa si sta formando un gruppo di persone contrarie a Vladimir Putin che starebbero considerando la sua eliminazione. Lo ha riferito su Facebook la direzione principale dell’intelligence del ministero della Difesa ucraino, come riportano le agenzie di stampa ucraine Unian e Ukrinform. «Avvelenamento, malattia improvvisa, incidente: l’élite russa – affermano rapporti di intelligence – sta valutando la rimozione di Putin. Un gruppo di figure influenti contrarie a Vladimir Putin si sta formando tra l’élite politica e imprenditoriale russa. Il loro obiettivo è rimuovere Putin dal potere il prima possibile e ripristinare i legami economici con l’Occidente a causa della guerra in Ucraina». Secondo l’intelligence ucraina, una certa parte dell’élite politica russa considera il direttore dell’FSB Alexander Bortnikov come il successore di Putin che, riportano i media ucraini, recentemente sarebbe caduto in disgrazia per errori di calcolo nella guerra contro l’Ucraina.

Ore 9.20 – Il ministero della Difesa russo ha annunciato oggi che oltre 100 militari ucraini e «mercenari stranieri» sarebbero stati uccisi in un attacco a un centro di addestramento per le forze speciali ucraine nella regione di Yitomir, nel nord del paese. «Missili lanciati dall’aria ad alta precisione hanno colpito un centro di addestramento per le forze operative speciali delle forze armate ucraine, dove si trovavano mercenari stranieri vicino a Ovruch», ha dichiarato il portavoce militare Igor Konashenkov. La città di Ovruch si trova a meno di dieci chilometri dal confine con la Bielorussia e a circa 150 chilometri da Kiev.«Più di 100 unità delle forze speciali militari e mercenari stranieri sono morti», ha affermato il portavoce in dichiarazioni raccolte dall’agenzia Tass.

Ore 9.00 – Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha annunciato che sarà limitata e posta sotto controllo l’attività di 11 partiti politici ucraini, alcuni dei quali avrebbero legami diretti con Mosca. Lo si legge su vari media, fra cui Bbc. Zelensky lo dice nel video postato durante la notte, nel quale li elenca per nome. Fra essi la Piattaforma d’opposizione – Per la Vita, uno dei maggiori partiti filo-russi rappresentato nel parlamento di Kiev. Zelensky ha detto che il ministero della Giustizia avrebbe attuato immediatamente le restrizioni, che rimarranno in piedi finché durerà la legge marziale.

Ore 8.50 – Per il secondo giorno consecutivi, Mosca afferma di aver utilizzato un sistema missilistico ipersonico contro obiettivi militari ucraini. Lo riferisce Interfax.

Ore 8.20 – La Russia ha attaccato una scuola a Mariupol dove a avevano trovato rifugio circa 400 persone. Lo scrivono Bbc e Sky News citando un post su Telegram delle autorità municipali di Mariupol. Il bombardamento sarebbe avvenuto ieri sera, l’edificio sarebbe stato distrutto e sotto le macerie restano donne, bambini e anziani, si riferisce nel post su Telegram. La Bbc da parte sua specifica che le informazioni non sono state verificate indipendentemente.

Ore 7.45 – Dopo quasi due settimane passati in un bunker, 71 orfani sono stati evacuati da Sumy e trasferiti in zone più sicure. Lo riferisce il governatore dell’area citato dal Kiev Independent. «Abbiamo nascosto questi bambini in un bunker per due settimane – ha scritto in un post su Facebook il governatore, Dmytro Zhyvytskyi – sono state trovate in fretta persone che potessero accoglierli in sicurezza, in un altro Paese. E alla prima opportunità li abbiamo evacuati attraverso il corridoio umanitario. Si tratta di bambini che per varie ragioni non hanno i genitori e la gran parte di loro ha bisogno di costante assistenza medica».

Ore 7.35 – I residenti della città ucraina assediata di Mariupol vengono obbligati a migliaia a trasferirsi in Russia: è quanto afferma il Kyiv Independent, che cita come fonte il municipio di Mariupol. «I civili verrebbero portati in campi dove i russi controllano i loro cellulari e i loro documenti per poi deportarli verso città remote della Russia», scrive ancora il giornale ucraino in un tweet.

Ore 6.45 – l ministro degli Esteri cinese Wang Yi ha affermato oggi che «il tempo dimostrerà che la posizione della Cina è dalla parte giusta della storia» sulla guerra in Ucraina. «La Cina continuerà a formulare giudizi indipendenti basati sul merito della questione e in un atteggiamento obiettivo ed equo. Non accetteremo mai alcuna coercizione e pressione esterna e ci opponiamo anche a qualsiasi accusa e sospetto infondati contro» il nostro Paese, ha detto Wang Yi ai giornalisti, secondo una dichiarazione del ministero degli Affari esteri cinese riportata dai media internazionali. Wang ha affermato che «la soluzione a lungo termine è abbandonare la mentalità della Guerra fredda, astenersi dall’impegnarsi in scontri di gruppo e formare veramente un’architettura di sicurezza regionale equilibrata, efficace e sostenibile. Solo in questo modo si può raggiungere una stabilità a lungo termine nel continente europeo».

Ore 5.45 – In un nuovo video postato su Facebook, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky afferma che l’assedio di Mariupol passerà alla storia per quelli che definisce «crimini di guerra» da parte dell’esercito russo. «Fare questo a una città pacifica, quello che hanno fatto gli occupanti, è una cosa terribile che sarà ricordata per i secoli a venire», afferma Zelensky nel suo video-discorso notturno alla nazione riportato dai media internazionali.

Ore 5.30 – Le sirene d’allarme antiaeree si sono attivate in quasi tutte le regioni dell’ Ucraina, secondo quanto riporta il Kyiv Independent. Oltre che a Kiev e a Leopoli, il rischio di raid aerei è scattato negli oblast di Odessa, Kharkiv, Zaporizhzhia, Sumy, Mykolaiv, Ternopil, Poltava, Kirovograd, Ivano-Frankivsk, Dnipropetrovsk, Rivne, Volinia, Cherkasy, Zhytomyr e Vinnytsia.

Ore 5.35 – Le truppe russe avrebbero fermato un convoglio di autobus diretto a Mariupol per evacuare i residenti, riporta il Kyiv Independent. Secondo il consiglio comunale di Berdyansk, il convoglio si stava dirigendo in città da Zaporizhzhia per raccogliere i residenti di Mariupol in fuga ma è stato fermato dalle forze di occupazione russe vicino al villaggio di Azovske, a tre chilometri da Berdyansk. Al convoglio non è stato permesso di entrare nei confini della città e agli autisti non è stato permesso di pernottare.

Ore 4.10 – I militari russi hanno consegnato più di 75 tonnellate di aiuti umanitari a Kherson, ha detto il ministero della Difesa russo citato dall’agenzia Itar-Tass. «Un altro carico di aiuti umanitari dalla Russia è stato consegnato alla città ucraina di Kherson per i residenti locali. I camion, accompagnati da personale militare russo, hanno portato più di 75 tonnellate di aiuti nella capitale regionale per gli abitanti della città e degli insediamenti vicini», ha detto il dicastero specificando che l’esercito russo ha fornito kit alimentari a tutti i bisognosi, compresi i prodotti essenziali: cereali, pasta, zucchero, conserve, patate, frutta e altri generi alimentari.

Ore 3.35 – Il governo australiano ha imposto un divieto all’esportazione di allumina, minerali di alluminio e bauxite verso la Russia. Lo ha annunciato oggi il ministro degli Affari esteri australiano e senatrice per il Commercio, Marise Payne. «Il governo ha imposto durante la notte un divieto immediato alle esportazioni australiane di allumina, minerali di alluminio e bauxite verso la Russia, il che limiterà la sua capacità di produrre alluminio, un’esportazione fondamentale per la Russia», ha affermato la Payne citata anche dall’agenzia russa Itar-Tass. La ministra ha sottolineato che il divieto di esportazione di materie prime australiane per la produzione di alluminio «avrà un grande sulle industrie degli armamenti della Russia, che fa affidamento sull’Australia per quasi il 20% del suo fabbisogno di alluminio».

 



[ad_2]

Source link