Sab. Nov 23rd, 2024

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È il giorno atteso della ripresa dei negoziati di pace a Istanbul, che andranno avanti anche domani. Erdogan ha preparato l’incontro parlando sia con Putin, sia con Zelensky. Il presidente ucraino – che ieri ha avuto un nuovo colloquio con Draghi – si è detto disposto a discutere della futura neutralità del paese senza rinunciare all’integrità territoriale. Mentre la Russa, stando a una bozza d’intesa svelata dal Ft, sarebbe disponibile a cedere, tra l’altro, su “denazificazione” dell’Ucraina e ingresso di Kiev nell’Ue anche alla luce delle difficoltà nell’avanzata militare e la necessaria ritirata tattica. Si spera nella svolta, ma la cautela è d’obbligo, anche dopo la notizia dell’avvelenamento di Abramovich e di altri due mediatori. Biden su Putin non ritratta. E su Twitter insite: “E’ un dittatore”.
 

 

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DOSSIER: IL CONFLITTO | SENTIERI DI GUERRA | Timeline: gli eventi

 

04.10 Cremlino: attacco a Paesi Nato? Non vogliamo pensarci

La Russia non ha in mente alcun attacco a Paesi Nato. Lo ha detto al canale televisivo americano Pbs il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, a meno che non sia “un atto reciproco”. Lo riferisce Ria Novosti. “Se questa non è un’azione di ritorsione, se non ci obbligano a farlo. Non possiamo pensarci e non vogliamo pensarci”, ha risposto Peskov a chi gli chiedeva di immaginare una situazione tale per cui inviare truppe in un paese della Nato.

03.50 Zelensky contrario a ‘sanzioni condizionali’

In un recente discorso video, il presidente Volodymyr Zelensky si è pronunciato contro sanzioni ‘condizionali’ che ipotizzino una ulteriore escalation del conflitto, citando “segnali e avvertimenti” che alcune sanzioni, come l’embargo petrolifero russo, saranno imposte se la Russia utilizzerà armi chimiche contro l’Ucraina. Lo riporta il Kyiv independent. “Non ho parole. Pensate a cosa si è arrivati: ad aspettarci l’uso di armi chimiche”, ha detto.

03.10 Russia: dopo lo stop a Instagram, scatta l’ora di Rossgram

In Russia ha iniziato a funzionare il social network “Rossgram”, una sorta di clone di Instagram, non più disponibile da quando la società Meta è stata bandita da Mosca per presunte “attività estremiste”. Ne dà notizia Kyiv Independent, secondo cui la Russia sta cercando di capire come evitare di disabilitare la funzione di pagamento contactless Apple Pay. L’edizione russa di Appleinsider ha pubblicato un articolo su come aggirare la chiusura del servizio di pagamento Apple Pay.

02.57 Biden su Twitter: “Putin un dittatore che vuole ricostruire impero”

“Un dittatore deciso a ricostruire un impero non cancellerà mai l’amore di un popolo per la libertà. La brutalità non distruggerà mai la volontà di essere liberi. L’Ucraina non sarà mai una vittoria per la Russia”. Così il testo del tweet del presidente americano Joe Biden.

2.16 Zelensky: chi non agisce per paura della Russia è responsabile

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky continua a esortare i paesi alleati a sostenere Kiev. “Gli ucraini non dovrebbero morire solo perché qualcuno non riesce a trovare il coraggio sufficiente per consegnare le armi necessarie all’Ucraina. La paura ti rende sempre complice”, ha detto Zelensky. “Se qualcuno ha paura della Russia, se ha paura di prendere le decisioni necessarie che sono importanti per noi, in particolare fornirci aerei, carri armati, artiglieria necessaria, proiettili, questo rende tali persone responsabili della catastrofe creata dalla Russia truppe anche nelle nostre città”.

2.07 Peskov: guerra commerciale occidente contro Russia 

La Russia si sente circondata da una “realtà ostile”, perché è “nel mezzo di una guerra, economica e commerciale” portata avanti dai Paesi dell’occidente, ha spiegato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, nell’intervista all’emittente americana Pbs. “Dobbiamo adattarci alle nuove condizioni, e sfortunatamente sono piuttosto ostili. I paesi dell’Europa occidentale, gli Stati Uniti, il Canada, Australia, stanno conducendo una guerra contro di noi nel commercio, nell’economia, nel sequestro delle nostre proprietà, nel sequestro dei nostri fondi, nel blocco delle nostre relazioni finanziarie. Dobbiamo adattarci alla nuova realtà”.

1.20 Peskov: “Allarmanti e insultanti parole Biden su Putin”

Le parole del presidente americano Joe Biden sul fatto che Vladimir Putin non possa restare al potere perchè è un tiranno, sono state “abbastanza allarmanti” e sono da considerare un “insulto personale”. Così il portavoce del Cremlino Dmitrij Peskov in una intervista all’emittente americana Pbs, alla quale ha detto anche che la Russia userebbe armi nucleari solo quando c’è una “minaccia all’esistenza dello Stato” e non come conseguenza della guerra in Ucraina. “Qualsiasi risultato dell’operazione in Ucraina, ovviamente, non è un motivo per l’uso di un’arma nucleare – ha precisato Peskov -. Abbiamo un concetto di sicurezza che afferma molto chiaramente che solo quando c’è una minaccia per l’esistenza dello Stato, nel nostro paese, possiamo usare e useremo effettivamente armi nucleari per eliminare la minaccia per l’esistenza del nostro Paese”.

1.14 Biden insiste su Twitter: “Putin è un dittatore”

Joe Biden torna a definire Vladimir Putin un dittatore, ma lo fa dal suo account di Twitter personale e non su quello ufficiale @POTUS. “Un dittatore deciso a ricostruire un impero non cancellerà mai l’amore di un popolo per la libertà. La brutalità non distruggerà mai la volontà di essere liberi. L’Ucraina non sarà mai una vittoria per la Russia”, ha postato Biden sul suo account @JoeBiden. Il tweet arriva poche ore dopo la conferenza stampa nella quale il presidente ha chiarito che i suoi commenti sul leader del Cremlino sono “personali”.

1.09 Kiev: prosegue la difesa di Mariupol

Le forze di difesa ucraine continuano a mantenere la difesa ‘circolare’ della città portuale di Mariupol e a scoraggiare l’avanzata russa nella regione di Chernihiv. E’ quanto rende noto lo stato maggiore ucraino, secondo Kyiv Independent. Per migliorare la situazione operativa e mantenere la linea esterna di difesa, il gruppo che difende la capitale sta mantenendo il controllo negli insediamenti di Motyzhyn, Lisne, Kapitanivka e Dmytrivka. “Il comando delle forze di occupazione russe – fa sapere ancora lo stato maggiore – sta compensando il declino delle proprie forze di combattimento sparando indiscriminatamente colpi di artiglieria e lanciando bombe a razzi, per distruggere così le infrastrutture delle città ucraine”.

00.38 Zelensky: esperti controlleranno l’efficacia delle sanzioni a Mosca

“Stiamo creando un gruppo di esperti, ucraini e internazionali, presso l’Ufficio del Presidente, che analizzerà costantemente le sanzioni contro la Russia con l’obiettivo di monitorare la loro effettiva efficacia e assicurarsi che non possano essere aggirate. Questo dovrebbe essere un obiettivo per l’intero mondo democratico senza eccezioni”. Lo ha detto il presidente ucraino Zelensky in un nuovo video postato su Telegram.

00.20 Oggi un nuovo colloquio Macron-Putin

Il presidente francese Emmanuel Macron ha in programma oggi un nuovo colloquio telefonico con il leader russo Vladimir Putin, l’ultimo c’era stato il 22 marzo scorso. Al centro del colloquio, i dettagli dell’operazione umanitaria per far evacuare i civili da Mariupol con la partecipazione di Grecia e Turchia.

00.05 Ucraina, il sindaco di Melitopol: “Rapita consigliera comunale”

Le forze russe hanno rapito un altro funzionario di Melitopol. Secondo il sindaco della città Ivan Fedorov, rilasciato il 16 marzo dopo il sequestro, è stata rapita Iryna Shcherbak, capo del dipartimento dell’istruzione del consiglio comunale. Lo riferisce Kyiv Independent.

00.03 Gb: oltre mille mercenari della Wagner nell’est

(“La compagnia militare privata russa, il gruppo Wagner, si è già schierata nell’Ucraina orientale, ci aspettiamo che dispieghino più di mille mercenari, inclusi alti dirigenti dell’organizzazione, per intraprendere operazioni di combattimento”. Lo ha twittato il ministero della Difesa britannico aggiungendo che, “a causa delle pesanti perdite e di una invasione che si è ampiamente fermata”, Mosca “è stata molto probabilmente costretta a rivedere le priorità del gruppo Wagner”, portando in Ucraina i suoi combattenti che si trovano in Siria e in altre zone dell’Africa.

00.01 Ft: ok Mosca a Ucraina in Ue se non allineata militarmente

La Russia non chiede più la “denazificazione” all’Ucraina ed è pronta a lasciare Kiev entrare nell’Ue a condizione che rimanga non allineata militarmente: questo prevede la bozza del cessate il fuoco fra Russia e Ucraina, secondo 4 fonti del Fiancial Times. Nel documento, si spiega, Mosca rinuncerebbe alle richieste di “denazificazione”, di “smilitarizzazione” e di tutela legale della lingua russa in Ucraina, ma c’è comunque la richiesta che Kiev rinunci a ospitare basi militari straniere e abbandoni la sua ambizione di diventare membro della Nato. Le fonti, precisa il quotidiano britannico, hanno richiesto l’anonimato perché la questione “non è ancora finalizzata”. Le delegazioni di Russia e Ucraina inizieranno un nuovo round di colloqui in mattina alle 9 in Turchia.

 

 

Metropolis/59 – Ucraina, Di Feo: “Quanto sangue costerà ai soldati il grande errore di Putin”


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