Ven. Nov 22nd, 2024

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La trentesima giornata della guerra è cominciata in Ucraina con le notizie della maratona negoziale di Bruxelles e le parole di Biden: “Risponderemo ad attacchi chimici, se ci saranno”. E con le rassicurazioni del Consiglio europeo andato avanti fino alle due notte: “Pronti a nuove sanzioni contro Mosca”. Zelensky ringrazia ma precisa: è un po’ tardi. Dal fronte, nelle ultime ore, sono arrivate notizie di un recupero di terreno da parte delle truppe di Kiev. Ma le bombe e i missili russi non si fermano. L’esercito di Mosca sferra pesanti attacchi missilistici contro Irpin, a nord della capitale. A dirlo è il sindaco della città, Oleksandr Markushyn. Le riprese dai droni della Cnn mostrano una devastazione diffusa e incendi. Kiev accusa Mosca di aver deportato 400mila civili, mentre sale a 135 il numero di bimbi uccisi dal conflitto. Infine, secondo informazioni di intelligence, il Cremlino vuole concludere la guerra entro il 9 maggio: la data della vittoria di Mosca sulla Germania nazista. Zelensky prova a rassicurare i suoi: “Siamo vicini alla pace e alla vittoria”.

• Intervista – Zelensky a Repubblica: “La guerra lampo è fallita”

• La giornata – Biden a Bruxelles: oggi vertice Nato, G7 e Consiglio Ue

• Lo scenario  – Putin, voci di golpe: malcontento nei Servizi segreti di Mosca

• Reportage – Il racconto della guerra di Emmanuel Carrère (anche in podcast)

 

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DOSSIER: IL CONFLITTO | SENTIERI DI GUERRA | Timeline: gli eventi

9.50 Ue: “Puntiamo a 50 miliardi di metri cubi di Gnl da Usa”

“L’impegno degli Stati Uniti a fornire all’Ue altri 15 miliardi di metri cubi di Gnl (gas naturale liquefatto, ndr) quest’anno è un grande passo (nella direzione dell’indipendenza energetica dalla Russia). Questo sostituirà la fornitura di Gnl che attualmente riceviamo dalla Russia. E guardando al futuro, l’Europa lavorerà per assicurare una domanda stabile di ulteriore Gnl statunitense almeno fino al 2030. Puntiamo a circa 50 miliardi di metri cubi all’anno”. Lo ha detto la presidente della Commissione Ursula von der Leyen nella sua dichiarazione congiunta con Joe Biden.

9.41 Corea del Nord: “Missile dimostra forza contro Usa”

Il missile balistico intercontinentale sparato ieri dalla Corea del Nord dimostra che il Paese è “pronto a un confronto di ampio respiro” con gli Stati Uniti. Lo ha riportato l’agenzia di stampa statale nel ricordare che l’ordine e la supervisione del lancio del potentissimo missile è stata fatta direttamente dal leader nordcoreano Kim Jong-Un.

9.39 Cina, la Nato è un “residuo della Guerra fredda”

La Cina si oppone “con forza ad accuse e sospetti infondati, nonché a qualsiasi tentativo di esercitare coercizione e pressione”, ricordando che, “in quanto residuo della Guerra Fredda e la più grande alleanza militare del mondo, la Nato segue un concetto di sicurezza obsoleto“. E’ il commento di un portavoce della rappresentanza permanente cinese presso l’Ue sul vertice straordinario del Patto Atlantico, in cui i leader hanno invitato tutti gli Stati, inclusa la Cina, a sostenere l’ordine internazionale, compresi i principi di sovranità e di integrità territoriale, in merito all’invasione della Russia a danno dell’Ucraina.

9.36 Ambasciatore russo in Italia: “Fine operazione quando obiettivi raggiunti”

“Speriamo nell’esito positivo dei negoziati con Kiev” ma l’operazione speciale in Ucraina andrà avanti finché “gli obiettivi saranno raggiunti”. Lo ha detto l’ambasciatore russo in Italia, Sergey Razov. “Prima finisce meglio è: sono in corso trattative con l’Ucraina e speriamo in esiti positivi”, ha detto del conflitto. “Nessuna minaccia sul nucleare da parte di Mosca, ma riflessioni di scenari possibili in caso di minacce per la sicurezza della Federazione Russa”, ha aggiunto. Sull’Italia, ha detto: “La cosa che ci preoccupa è che gli armamenti italiani saranno usati per uccidere cittadini russi. Voglio ricordare decisione che la decisione è stata presa quando è iniziata la prima tappa delle trattative: i fucili vengono distribuiti non solo tra i militari, ma anche tra i cittadini e non si capisce come e quando saranno usati”. E ancora: “Lavoro in Italia da 8 anni e ho lavorato con Renzi, Conte, Letta e adesso Draghi. Abbiamo fatto di tutto per costruire ponti, rafforzare i rapporti in economica, cultura e altri campi. Con rammarico adesso tutto è stato rivoltato”.

9.20 Orban a Zelensky: “Inaccettabili sanzioni su energia”

La richiesta avanzata da alcuni Paesi e dallo stesso presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, di estendere le sanzioni contro la Russia all’energia “è inaccettabile, contraria agli interessi del popolo ungherese”. Così il premier, Viktor Orban, in un video su twitter, a margine del Consiglio europeo. “L’85% del gas e più del 60% del petrolio in Ungheria provengono dalla Russia” ha spiegato Orban, sottolineando come l’imposizione di sanzioni nel comparto energetico si tradurrebbe in un rallentamento dell’economia ungherese. In questo modo “saremmo noi a pagare il prezzo della guerra”, ha puntualizzato il premier, aggiungendo che l’Ungheria non è stata il solo Paese a sostenere questa posizione. Nel suo intervento in videoconferenza al vertice Ue, Zelensky aveva criticato Orban per la sua posizione rispetto a Mosca e le sue esitazioni sulle sanzioni e sull’invio di armi all’Ucraina: “Ungheria, decidi da che parte stare” aveva detto il leader ucraino.

9.04 Missili su base ucraina vicino Dnipro

Due missili hanno colpito la notte scorsa una struttura militare ucraina nella periferia di Dnipro, la terza città dell’Ucraina, nella parte centro-orientale del Paese. Lo fa sapere su Telegram il governatore del distretto di Dnipropetrovsk, Valentyn Reznichenko, secondo quanto riporta Ukrinform. Secondo Reznichenko l’attacco ha provocato “gravi danni” e i soccorritori sono al lavoro per capire se ci sono persone tra le macerie. “Una notte allarmante. Due attacchi missilistici contro un’unità militare alla periferia del Dnepr. Danni gravi”, si legge nel messaggio.

La Timeline del conflitto

8.50 Mosca colpisce deposito di carburante

Mosca ha centrato un deposito di carburante dell’esercito ucraino colpendono con missili cruise dal mare. Il ministero della Difesa russo, riporta la Reuters, ha detto di aver colpito uno dei principali depositi di rifornimento fuori Kiev con un missile “Kalibr”. Igor Konashenkov, portavoce del ministero, ha detto che l’attacco è avvenuto giovedì in serata e i missili sono partiti dal mare. Konashenkov ha specificato che il deposito (“nell’insediamento di Kalinovka vicino a Kiev”) era “la più grande delle rimanenti basi di carburante delle forze armate ucraine, da cui veniva fornito carburante alle unità militari nella parte centrale del Paese” ed “è stata distrutta”. Mosca ha anche informato che, dall’inizio di quella che continua a definire “operazione militare speciale” in Ucraina, lo scorso 24 febbraio, sono stati distrutti 204 sistemi di difesa aerea ucraini, 1.587 carri armati e altri veicoli blindati, 261 droni. 

Come la Russia bombarda l’Ucraina: il momento esatto dell’attacco aereo


8.45 La procuratrice ucraina: “I russi usano lo stupro come strumento di guerra”

Le forze russe usano lo stupro come uno “strumento di guerra”: lo ha affermato il procuratore ucraino, Iryna Venediktova, accusando i soldati di Mosca di avere violentato una donna in un’abitazione vicino a Kiev. Lo riporta l’Independent. I soldati, ha detto Venediktova, hanno fatto irruzione nella casa a Brovary, alla periferia orientale della capitale, dove hanno ucciso il marito della donna e poi hanno aggredito sessualmente sua moglie davanti agli occhi del figlio.

8.15 Sale a 135 il numero di bimbi morti in guerra

Sale a 135 il numero dei bambini morti in Ucraina dall’inizio dell’invasione russa. Lo afferma l’ufficio della Procura ucraina in un aggiornamento condiviso dal Parlamento di Kiev sul suo profilo Twitter: “Ad oggi 25 marzo, 135 bambini sono morti in Ucraina a causa dell’aggressione dell’esercito russo. 184 bambini sono rimasti feriti”. Ieri il bilancio dei bambini morti era 128.

8.05 Gran Bretagna: Ucraina recupera posizioni vicino Kiev

Le azioni di contrattacco e i problemi logistici e di rifornimento dei russi “hanno permesso all’Ucraina di rioccupare città e le posizioni difensive fino a 35 chilometri a Est di Kiev”.  Secondo l’ultimo aggiornamento dell’intelligence del ministero della Difesa britannico, “le forze ucraine probabilmente continueranno a cercare di respingere l’esercito russo lungo l’asse nord-occidentale da Kiev verso l’aeroporto di Hostomel”. Quanto al Sud, “le forze russe probabilmente continueranno a cercare di accerchiare Mykolaiv e cercheranno di procedere a Ovest verso Odessa“, ma ” i loro progressi sono rallentati da problemi logistici e dalla resistenza ucraina”.

07:57  Mosca potrebbe accettare bitcoin per acquisto gas

La Russia potrebbe accettare i Bitcoin da alcuni Paesi come pagamento per le forniture di petrolio e gas: lo scrive la Bbc, che cita il capo della commissione per l’energia della Duma, Pavel Zavalny.

07:38 Bombe su Rubizhne (est), due morti

Nella notte i bombardamenti russi hanno colpito la città di Rubizhne, una cittadina non lontana da Lugansk (est), uccidendo due guardie di frontiera. Lo riporta l’agenzia ucraina Unian, che cita il capo dell’amministrazione civile e militare di Lugansk, Serhiy Haidai.

06:50 Kiev accusa Mosca: ha deportato 400mila civili

L’Ucraina accusa Mosca di aver deportato con la forza centinaia di migliaia di civili in Russia dalle città  devastate. Funzionari ucraini affermano che Mosca voglia usarli come “ostaggi” per fare pressione su Kiev affinché si arrenda. Fonti ucraine parlano di 402.000 persone, inclusi 84.000 bambini. Mosca risponde che le persone stanno partendo di loro spontanea volontà.

06:30 Biden annuncerà l’aumento delle spedizioni di gas

Il presidente americano Biden annuncerà oggi un aumento delle spedizioni di gas naturale liquefatto all’Europa, elemento cardine di un’iniziativa di lungo respiro per aiutare a ridurre la dipendenza del continente dal gas russo. Stamattina dovrebbe parlarne con la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen.

06:00 Zelensky all’Ue: città ridotte in cenere

Emergono nuovi dettagli sul discorso pronunciato dal presidente ucraino Zelensky davanti al Consiglio Ue. “La Russia ha lanciato missili contro Babyn Yar. Ha già distrutto più di 230 scuole e 155 asili. Ha ucciso 128 bambini. Lancia missili contro le università. Brucia i quartieri residenziali con l’artiglieria a razzo. Intere città, villaggi. Semplicemente ridotte in cenere. Non resta niente. L’esercito russo ha ucciso i giornalisti. Anche se hanno visto la scritta ‘Press’ su di loro. Forse non sanno leggere, solo uccidere”.

05:20 Zelensky: grazie per le sanzioni, ma sono arrivate un po’ tardi

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha detto che l’Europa si è mossa “un po’ troppo tardi” per fermare l’invasione russa, perché non ha sanzionato prima Mosca e non ha bloccato prima il gasdotto Nord Stream 2. “Avete applicato sanzioni, vi siamo grati. Questi sono passi importanti, ma è stato tardi”, ha detto nel videocollegamento con il Consiglio europeo.

05:00 Ira di Medvedev contro l’Ue: “Folle pensare di condizionarci”

L’ex presidente russo Dmitry Medvedev si scaglia contro le sanzioni occidentali. “Folle pensare di condizionarci in questo modo, le sanzioni avranno l’unico effetto di consolidare la società russa”. Medvedv è uno degli esponenti russi colpito personalmente dalle sanzioni.

04:40 Usa: 60% dei missili russi ha fallito l’obiettivo

Il tasso di errore dei missili russi ad alta precisione ha raggiunto il 60 per cento. Lo hanno riferito alla Reuters tre fonti statunitensi e questo potrebbe spiegare – aggiunge l’agenzia – “perché la Russia non abbia raggiunto, in un mese di invasione, quelli che vengono considerati obiettivi di base, ovvero la neutralizzazione della forza aerea ucraina”.

04:00 Kiev: fallito il tentativo russo di accerchiare la capitale

I tentativi della Russia di accerchiare la città di Kiev e di bloccare quella di Chernihiv non hanno avuto successo, secondo l’ultimo rapporto d’intelligence pubblicato dallo Stato maggiore delle forze armate ucraine. Così come gli sforzi russi di conquistare Popasna, Rubizhne e Mariupol. La Russia – secondo le stesse fonti – “cercherà di riprendere le operazioni offensive in direzione delle città di Brovary e Boryspil per bloccare Kiev da est”. Le truppe russe stanno anche bloccando le città di Sumy e Kharkiv e colpendo le infrastrutture civili, affermano gli ufficiali ucraini. Il ritiro di alcune unità russe è dovuto alla “perdita di oltre il 50% del personale”.

02:56 Consiglio Ue, fondo per la ricostruzione dell’Ucraina

Nelle conclusioni del Consiglio Ue si prevede la nascita di un fondo per la ricostruzione dell’Ucraina: “Tenendo presente la distruzione e le enormi perdite subite dall’Ucraina a causa dell’aggressione militare russa, l’Unione europea si impegna a fornire sostegno al governo ucraino per le sue necessità immediate e, una volta cessato l’assalto russo, per la ricostruzione di un’Ucraina democratica. A tal fine, il Consiglio europeo conviene di sviluppare un fondo fiduciario di solidarietà per l’Ucraina e invita i suoi partner internazionali a partecipare”.

02:24 Consiglio Ue: “Evitare tentativi di aggirare le sanzioni”

Terminata la prima giornata di lavori del Consiglio europeo, che riprenderà in mattinata: alle 10. Nella dichiarazione finale si legge: “L’Unione Europea continuerà ad assicurare aiuti finanziari, politici, materiali ed umanitari all’Ucraina. Sinora ha approvato sanzioni massicce contro Russia e Bielorussia, che stanno avendo effetti pesanti, ed è pronta a chiudere scappatoie, contrastare possibili manovre evasive e imporre nuove misure coordinate per minimizzare la capacità di continuare l’aggressione”.

Il presidente americano Joeb Biden con il presidente del Consiglio europeo Charles Michel

Il presidente americano Joeb Biden con il presidente del Consiglio europeo Charles Michel (afp)

02:05 Zelensky a Orbán: “È ora di decidere con chi stai”

“Ungheria, devi decidere tu con chi stai. Sei uno stato sovrano”. Lo ha detto il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, nel suo intervento al Consiglio europeo rivolgendosi al premier ungherese Viktor Orbán. Zelensky nella seduta ha ringraziato i Paesi europei, tra cui l’Italia, che hanno sostenuto l’adesione dell’Ucraina all’Ue.

01:50 Biden incontrerà le truppe in Polonia

Il presidente Biden incontrerà alle 16 a Rzeszow, in Polonia a circa 100 chilometri dal confine con l’Ucraina, le truppe Usa stanziate “a difesa del fianco orientale della Nato”. Lo riferisce la Casa Bianca in una nota. Biden a Varsavia avrà un colloquio con il presidente polacco Andrzej Duda.

01:30 Gb: Kiev sta colpendo obiettivi strategici russi

Secondo l’intelligence britannica, le forze ucraine hanno lanciato attacchi “contro obiettivi di alto valore” strategico nelle aree occupate dai russi (il riferimento è alla nave da sbarco e ai depositi di munizioni distrutti a Berdyansk) ed “è probabile che gli ucraini continueranno a prendere di mira le risorse logistiche” dei russi.

01:00 Zelensky ai suoi: “Vicini alla pace e alla vittoria”

Ci stiamo avvicinando alla pace, ci stiamo avvicinando alla vittoria”: lo dice il presidente ucraino Volodymyr Zelensky nel nuovo messaggio alla nazione, al termine di un’intensa giornata di colloqui, a un mese dall’inizio dell’invasione russa. Il presidente ucraino nelle ultime 24 ore ha parlato Zelensky con i vertici di Nato, G7 e Ue, nonché con il parlamento svedese, il presidente lituano, il premier israeliano e quello britannico.

00:49 Biden: “Impegno per altre sanzioni a Mosca”

Il presidente americano fa il punto sulla sua partecipazione al Consiglio Ue: “Oggi ho partecipato a una riunione del Consiglio europeo a Bruxelles. Ci siamo impegnati a fornire ulteriore assistenza umanitaria a coloro che fuggono dalla violenza in Ucraina e a continuare a imporre costi economici alla Russia per le sue azioni”.

00:30 Biden avverte l’Ue sui rischi per armi chimiche o nucleari

Il presidente americano Biden, nel suo intervento di circa venticinque minuti al vertice del Consiglio europeo, ha ribadito la forte unità dei Paesi occidentali dimostrata oggi nei summit della Nato e del G7, ma ha anche messo in evidenza il rischio che la guerra in Ucraina possa degenerare con l’impiego di armi chimiche e nucleari. Nel suo discorso Biden ha fatto riferimento anche alla dipendenza energetica dell’Ue dalla Russia e ha approfondito con i partner Ue i passi da compiere su questo punto. “Se non vogliamo perdere questo slancio dobbiamo continuare a restare uniti e a condividere le informazioni”, avrebbe detto Biden ai leader Ue riferendosi alla pubblicazione di notizie di intelligence da parte degli Stati Uniti nei giorni precedenti all’invasione dell’Ucraina per denunciare le reali intenzioni della Russia. Il presidente Usa – ha aggiunto la fonte Ue – ha ribadito l’importanza di fare pressioni sulla Cina affinchè Pechino non sostenga Mosca nella contesto della guerra

00:08 Zelensky chiede all’Ue sanzioni sull’energia

Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, si è detto “veramente grato” ai leader dell’Unione europea per il sostegno finanziario e militare, per il supporto umanitario, per l’accoglienza dei rifugiati, ma ha chiesto ai leader riuniti nel Consiglio europeo di imporre sanzioni alla Russia che comprendano anche l’energia. Lo riferisce un funzionario Ue a margine del Consiglio europeo in corso a Bruxelles. Il tema è ancora divisivo.

23:50 Kiev: Mosca vuole concludere la guerra entro il 9 maggio

La Russia vuole porre fine alla guerra in Ucraina entro il 9 maggio, celebrato come il giorno della vittoria sulla Germania nazista. Lo affermano fonti di intelligence dello Stato maggiore delle forze armate ucraine.

23:30 Irpin sotto i missili russi

L’esercito russo sta sferrando pesanti attacchi missilistici contro Irpin, a Nord di Kiev. Lo ha detto il sindaco della città contesa, Oleksandr Markushyn, che riferisce di aver lasciato la città. “Ora c’è una grande battaglia a Irpin tra l’esercito ucraino e quello russo. È molto pericoloso essere qui”, ha aggiunto Markushyn, secondo il quale l’80% di Irpin è controllato dall’esercito ucraino e i russi stanno attaccando con sistemi missilistici Grad. Il quadro è stato confermato da Vadym Denysenko, consigliere del ministro dell’Interno, che ha riportato violenti scontri anche nelle vicine città di Bucha e Hostomel, teatro di furiosi combattimenti sin dall’inizio dell’invasione.



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