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Ancora paura a Kiev e segnali di una guerra che non conosce pause. Tornano a suonare le sirene a Kiev per annunciare l’allerta aerea. E’ quanto riferiscono le Forze armate ucraine, che invitano tutti i cittadini a raggiungere urgentemente i rifugi della protezione civile. Alcune esplosioni sono avvenute poco dopo le 5 (ora locale) nel centro della città. Le deflagrazioni, almeno tre, sono avvenute in una zona residenziale.
04.29 Consigliere Zelensky: guerra finirà a maggio
La guerra in Ucraina finirà entro maggio “perché la Russia esaurirà le risorse per continuare l’invasione”. Lo sostiene – in un video diffuso dai media ucraini – Oleksiy Arestovich, consigliere della presidenza ucraina, sottolineando che “i tempi esatti dipenderanno da quante risorse il Cremlino è disposto a impegnare per la campagna”. “Penso che entro l’inizio di maggio – ha detto – dovremmo avere un accordo di pace, forse molto prima, vedremo. Siamo a un bivio, ora: o ci sarà un accordo di pace molto rapidamente, entro una o due settimane, con il ritiro delle truppe e tutto il resto, o ci sarà un tentativo di mettere insieme alcuni siriani per un secondo ‘tentativo’ e, quando respingiamo anche loro, un accordo entro metà aprile o fine aprile”. Infine, “uno scenario completamente folle potrebbe spingere la Russia ad inviare nuovi coscritti dopo un mese di addestramento”.
04.14 Zelensky ai soldati russi: “Arrendetevi e sarete trattati con dignità”
“Vi offro una scelta: a nome del popolo ucraino, vi dico che vi diamo la possibilità di vivere. Se vi arrendete alle nostre forze militari, vi tratteremo come devono essere trattati gli esseri umani: con dignità. Il modo in cui non siete stati trattati dal vostro esercito. E il modo in cui il vostro esercito non tratta la nostra gente. Scegliete”. Così il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, si rivolge in un video alle truppe di Mosca, parlando in russo. “In 19 giorni – aggiunge Zelensky in ucraino – l’esercito russo ha avuto più perdite che nelle due sanguinose guerre in Cecenia”.
02.30 Unhcr, raccolti 200 mln dollari per aiuto rifugiati
Ammonta a 200 milioni di dollari Usa (182 milioni di euro) la cifra raccolta in due settimane per le operazioni durante la crisi ucraina dall’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (Unhcr). Le donazioni sono state effettuate da aziende, fondazioni e filantropi. Secondo l’Unhcr si tratta di un “importo record”, come riportato da media internazionali.
“Vorrei ringraziare le società, le fondazioni e i filantropi di tutto il mondo per la gentilezza e la generosità che hanno dimostrato nell’aiutare le persone in fuga dalla guerra in Ucraina. Milioni di loro hanno un disperato bisogno di assistenza. Con l’aggravarsi della crisi, chiedo al settore privato di continuare a sostenere”, ha affermato l’Alto Commissario Filippo Grandi.
01.57 Zelensky: grato a donna che ha fatto blitz a tg russo
Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha detto di essere “grato” alla manifestante pacifista che ha interrotto il principale programma di informazione di Pervy Kanal, il principale canale televisivo russa, esponendo uno striscione contro il conflitto in Ucraina. “Sono grato a quei russi che non rinunciano a cercare di dire la verità, non rinunciano a dire come stanno le cose ai loro amici e parenti, e sono particolarmente grato a questa donna che è entrata nello studio televisivo del primo canale con uno striscione contro la guerra”, ha affermato Zelensky.
01.20 Yang a Sullivan, basta screditare Cina con falsità
La Cina avverte gli Usa perché non diffondano “false informazioni per distorcere o screditare la posizione della Cina” rispetto alla crisi in Ucraina. E’ l’avvertimento lanciato dal capo della diplomazia del Partito comunista cinese, Yang Jiechi, nell’ incontro di Roma con il consigliere per la Sicurezza nazionale americano Jake Sullivan, che giunge all’indomani delle anticipazioni dei media secondo cui la Russia avrebbe chiesto assistenza militare alla Cina nell’invasione militare dell’Ucraina.
01.02 Yang a Sullivan, ‘Massima moderazione’
La Cina invita ancora alla “massima moderazione” nella gestione della crisi in Ucraina, sottolineando l’importanza di proteggere i civili e di prevenire una crisi umanitaria su larga scala. E’ quanto ha detto il direttore della Commissione affari esteri del Partito comunista cinese Yang Jiechi nell’incontro avuto a Roma con il consigliere per la Sicurezza nazionale Usa, Jake Sullivan. Per affrontare la crisi, ha aggiunto Yang citato dalla Xinhua, “bisogna andare all’origine del problema e rispondere alle legittime preoccupazioni di tutte le parti”.
00.38 Gb, su armi chimiche possibile operazione false flag
La Russia potrebbe pianificare l’uso di armi chimiche e biologiche facendo in modo che la colpa venga attribuita agli ucraini, in altre parole realizzando quella che viene definita in gergo militare un’operazione ‘false flag’: a dirlo è l’intelligence britannica aggiungendo che “questa operazione sarebbe quasi certamente accompagnata da una vasta disinformazione per complicare l’attribuzione” della responsabilità. Secondo “informazioni di intelligence – si legge ancora nella nota di aggiornamento – la Russia probabilmente intendeva usare operazioni di questo tipo per giustificare l’invasione iniziale il 24 febbraio”.
00.012 Media,’verso riunione Nato con Biden la prossima settimana’
I leader della Nato stanno valutando una riunione straordinaria a Bruxelles alla fine della prossima settimana, alla quale il presidente Joe Biden dovrebbe partecipare. Lo riporta Cnbc citando fonti americane.
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