Sab. Nov 23rd, 2024

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Nel quindicesimo giorno di guerra in Ucraina l’orrore continua. Gli ennesimi attacchi della notte scorsa nella regione di Sumy, a Okhtyrka, vicino Kharkiv e a Zhytomyr, a ovest di Kiev, hanno allungato la lista delle vittime civili, bambini compresi. Colpite zone residenziali, due ospedali e un gasdotto. Mentre ieri, nell’attacco contro l’ospedale pediatrico di Mariupol, tre persone hanno perso la vita, tra cui una bimba di sei anni, mentre il vicesindaco denuncia: «1207 corpi sono stati raccolti nelle strade della città». E in mattinata le truppe russe sono entrate proprio in quella città e Mosca ha annunciato di aver preso il controllo di «diversi quartieri». Secondo Kiev, un convoglio umanitario che cercava di raggiungere la città è stato costretto a fare marcia indietro a causa dei combattimenti; e Kiev ha anche accusato Mosca di aver deliberatamente impedito l’evacuazione dei civili perché non è riuscita a impossessarsi della strategica città portuale sul Mar Nero. Intanto la Russia ha anche annunciato di abbandonare il Consiglio d’Europa. 

Oggi c’era attesa per i colloqui tra i ministri degli Esteri russo Sergej Lavrov e il suo omologo ucraino Dmitry Kuleba ad Antalya, in Turchia. Ma si sono chiusi «senza alcun progresso sul cessate il fuoco». In tarda mattinata «una tregua immediata» è stata nuovamente chiesta a Putin dal premier francese Macron e dal cancelliere tedesco Scholz nel corso di un colloquio telefonico. Sempre oggi è in programma il vertice del Consiglio europeo: Ue pronta a inasprire le sanzioni su Russia e Bielorussia. Mentre la vicepresidente americana Kamala Harris è in Polonia per incontrare presidente e premier e discutere della questione dei jet. 

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Per l’Onu sono oltre 500 i civili morti dall’inizio dell’invasione russa in Ucraina, con altre 908 persone rimaste ferite nel conflitto. Ma da Kiev arrivano numeri molto più alti. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky parla di «genocidio». Sono migliaia gli sfollati, circa 35mila i civili evacuati nella sola giornata di ieri, e in Europa sono attesi più di cinque milioni di profughi. Per l’Unicef oltre 1 milione di bambini sono fuggiti.

Gli aggiornamenti in diretta ora per ora

19.50 – Casa Bianca: “Usa con tutti coloro che lavorano per come mediatori”
Gli Stati Uniti sostengono lo sforzo di mediazione, nella crisi sull’Ucraina, di Recep Tayyip Erdogan, Naftali Benett, Emmanuel Macron, «e di tutti coloro che sono impegnati direttamente» in questo sforzo, ha affermato la portavoce della Casa Bianca, Jean Psaki, in un briefing alla Casa Bianca, aggiungendo che «la nostra attenzione è concentrata sul sostenere il governo e la popolazione dell’Ucraina. Joe Biden non ha mai chiuso la porta alla diplomazia».

19.45 – Il direttore della Cia: “Valutiamo seriamente l’uso di armi chimiche dalla Russia”
La Cia valuta «seriamente» la possibilità che la Russia ricorra alle armi chimiche nel conflitto in Ucraina. Lo ha riferito il direttore dell’agenzia, William Burns, nel corso di un’audizione davanti alla commissione Intelligence del Senato Usa. Il ricorso alle armi chimiche, ha detto Burns, potrebbe essere giustificato da Mosca attraverso un’operazione orchestrata: «Questa è una cosa che, come tutti voi sapete bene, fa parte del comportamento della Russia. Hanno usato queste armi contro i loro stessi cittadini. Ne hanno almeno incoraggiato l’uso in Siria e altrove. Quindi, è una cosa che prendiamo molto sul serio».

19.40 – Stellantis chiude con la Russia: sospeso import-export
Tutte le esportazioni Stellantis di auto in Russia e le importazioni dalla Russia sono sospese. Lo annuncia il gruppo in una nota. «Fin dall’inizio – si afferma – Stellantis ha sostenuto i suoi dipendenti in Ucraina e si è adoperata per sostenere i rifugiati ucraini con un milione di euro in aiuti umanitari attraverso una Ong polacca locale. La nostra prima priorità è la sicurezza e la salute dei nostri dipendenti e abbiamo adottato misure, attraverso una task force dedicata 24 ore su 24 e 7 giorni su 7. Abbiamo 71 colleghi ucraini in Ucraina, ci prendiamo cura di loro e delle loro famiglie, siamo in contatto quotidiano con loro. Facciamo lo stesso per i colleghi ucraini che lavorano all’estero. Stiamo dando ai nostri colleghi in Ucraina tutto il supporto che possiamo: oltre agli stipendi è stato pagato un supplemento eccezionale, aiutandoli a trasferirsi fuori dal Paese. Li aiutiamo anche nella logistica all’interno dell’Ucraina e oltre i confini».

19.30 – Kiev: catturati tra i 500 e i 700 soldati russi
Dall’inizio dell’invasione russa in Ucraina sarebbero stati catturati dai 500 ai 700 soldati russi. È quanto sostiene l’ufficio del presidente ucraino secondo quanto riferisce Ukrainska Pravda. «Le statistiche sono molto difficili da stabilire», sottolinea comunque l’ufficio della presidenza.

19.25 – Casa Bianca: “Non tracciamo linee rosse sull’azione delle Russia”
La Casa Bianca non si sbilancia su una possibile risposta americana nel caso la Russia usasse armi chimiche e biologiche. A chi chiedeva se l’utilizzo fosse una linea rossa, la portavoce della Casa Bianca Jen Psaki ha risposto osservando come finora c’è stata una risposta a tutte le azioni della Russia, con sanzioni a Mosca e aiuti all’Ucraina. «Non sono qui per tracciare linee rosse, la posizione del presidente non è cambiata»: Joe Biden non intende inviare truppe americane a combattere in Ucraina e avviare una nuova guerra, mette in evidenza

19.20 – Borrell: bombardamenti russi in Ucraina come in Siria e Cecenia
«I russi bombardano indiscriminatamente le città ucraine. Centinaia di vittime civili, 2 milioni di rifugiati. La Russia fa la guerra come l’ha fatta in Siria e in Cecenia, bombardando e distruggendo un Paese». Lo dice l’Alto Rappresentante dell’Ue Josep Borrell, arrivando a Versailles per il Consiglio Europeo informale. «Dobbiamo lavorare in due direzioni – aggiunge – come mettere pressione su Putin in modo da porre fine a questa guerra folle» e «come aumentare la resilienza dell’Ue, sul piano della dipendenza energetica, delle capacità militari e dell’economia», conclude.

19.05 – Telefonata Biden-Erdogan
Il capo di Stato turco Recep Tayyip Erdogan ha sentito al telefono il presidente americano Joe Biden, dopo i colloqui di oggi mediati dalla Turchia ad Antalya tra i ministri degli Esteri di Russia e Ucraina, Serghei Lavrov e Dmytro Kuleba. Durante la telefonata, Erdogan ha affermato come sia importante che la Turchia abbia una posizione facilitatrice per trovare una soluzione nel caso la crisi tra Russia e Ucraina si aggravasse ulteriormente. La Casa Bianca ha fatto sapere che il colloquio è servito per «coordinare le risposte all’attacco della Russia in Ucraina. Abbiamo discusso l’importanza di continuare gli sforzi internazionali per far sì che Mosca sia responsabile per la sua aggressione e per sostenere la popolazione ucraina».

19.00 – In corso l’incontro tra Di Maio, Cavusoglu e Al-Thani
A quanto si apprende, ad Antalya è in corso un incontro a tre tra il ministro degli Esteri Luigi Di Maio, il ministro turco Çavuşoğlu e il ministro degli Esteri del Qatar Mohammed Al-Thani. Al centro del colloquio il conflitto in Ucraina.

19.00 – Viminale: in Italia arrivati quasi 27mila profughi
Proseguono gli arrivi in Italia di persone in fuga dal conflitto in Ucraina. Alle 8 di questa mattina erano 26.738 le persone giunte in Italia: 13.419 donne, 2.425 uomini, 10.894 minori. Si tratta di un aumento di quasi tremila in 24 ore.

19.00 – Il capo degli 007 Usa: l’Ucraina non sta sviluppando armi biologiche o nucleari
L’Ucraina non sta sviluppando alcuna arma biologica o nucleare. Il numero uno della National Intelligence americana, Avril Haines, bolla come «falsa narrativa» la teoria spinta dalla Russia probabilmente per giustificare l’assalto all’Ucraina. Le forze russe stanno attaccando con «totale indifferenza» nei confronti dei civili, mette in evidenza Haines.

18.55 – Twitter oscura il messaggio dell’ambasciata russa a Londra che nega l’attacco all’ospedale di Mariupol
Twitter ha cancellato il messaggio diffuso dall’ambasciata russa a Londra contenente alcune immagini che – a detta della sede diplomatica – confermerebbero la tesi di Mosca di una qualche messinscena di fonte ucraina dietro la vicenda del bombardamento dell’ospedale di Mariupol. Secondo l’ambasciata, sarebbe «falsa» la foto ripresa da molti media che ritrae una donna con il volto insanguinato mentre fugge dall’ospedale con le coperte addosso. In realtà, come mostrerebbe la somiglianza “svelata” da una seconda foto, si tratterebbe della «beauty blogger Marianna Podgurskaya» che in base a questa versione avrebbe «interpretato i ruoli di due donne incinte» presentate come altrettante vittime del bombardamento.

18.50 – Niente Formula 1 sulla tv russa
Il promotore del campionato del mondo di Formula 1 ha rotto il contratto con la sua emittente in Russia e ha bloccato l’accesso al suo canale ufficiale trasmesso online nel paese. La rottura del contratto che lega la Formula 1 all’emittente Match TV e il blocco di F1TV sono un nuovo passo nelle sanzioni simboliche imposte alla Russia dopo l’invasione dell’Ucraina il 24 febbraio, dopo l’annullamento del suo Gran Premio nazionale e la sostituzione del pilota russo Nikita Mazepin alla Haas. Nel calcio, anche i campionati di Francia e Inghilterra hanno sospeso la loro trasmissione in Russia.

18.45 – Il direttore della Cia: “Xi Jinping sorpreso e turbato dall’invasione russa”
Il presidente cinese Xi Jinping è rimasto «turbato» dall’invasione russa dell’Ucraina anche perché «pare che i suoi servizi non lo abbiano avvertito di cosa sarebbe successo». Lo ha detto il direttore della Cia, Bill Burns, in un’audizione alla commissione intelligence del Senato americano. Secondo Burns il leader cinese teme anche «un danno di immagine per la Cina essendo associata alla brutalità dell’aggressione di Mosca» ed è preoccupato per le «conseguenze economiche in un momento in cui il tasso di crescita dell’economia cinese è il più basso degli ultimi 30 anni».

18.40 – Allagamento a nord di Kiev per rallentare l’avanzata russa
Secondo una serie di immagini satellitari diffuse ieri, le forze di resistenza ucraina potrebbero aver utilizzato anche uno dei metodi di fortificazione più antichi del mondo: l’acqua. L’area allagata si trova a nord di Kiev, sulla riva del fiume Dnepr, un po’ a est di dove un convoglio di truppe russe lungo una sessantina di chilometri è rimasto fermo per giorni. I funzionari statunitensi hanno attribuito questo stallo anche agli sforzi ucraini per rallentarlo. Non è possibile, al momento, confermare che l’allagamento sia stato realizzato di proposito.

18.35 – Yellen: le sanzioni alla Russia porteranno ripercussioni anche a Ue e Usa
Janet Yellen si dice «certa» che chi sarà un effetto economico delle sanzioni imposte alla Russia anche per Stati Uniti e Europa. Intervenendo ad un evento di Washington Post Live, la ministra del Tesoro americana ha affermato che questo sta «già facendo aumentare il prezzo globale del petrolio, lo vediamo noi stessi alle pompe di benzina». Riguardo poi alla possibilità che l’Europa segua gli Usa nella decisione di imporre l’embargo alle importazioni energetiche dalla Russia, Yellen ha ribadito quanto detto da Joe Biden, cioè che Washington riconosce che «non tutti i Paesi sono nella stessa posizione» per permettersi di tagliare le forniture energetiche russe. «Noi abbiamo una dipendenza molto ristretta dal petrolio russo», ha concluso riferendosi agli Stati Uniti.

18.25 – La compagnia telefonica Three non è più sponsor del Chelsea di Abramovich
L’operatore telefonico britannico Three ha annunciato la sospensione della partnership con il club di calcio inglese Chelsea, colpito dalle sanzioni perché di proprietà del magnate russo Roman Abramovich. «Alla luce delle sanzioni annunciate recentemente dal governo, abbiamo chiesto al Chelsea Football Club di sospendere la nostra partnership» e «la cancellazione del nostro marchio sulle maglie del club e all’interno dello stadio fino a nuove disposizioni», è indicato in una nota della società.

18.20 – Figc: ok al tesseramento di minori ucraini in fuga dalla guerra
La Figc apre al tesseramento dei giovani ucraini in fuga dalla guerra. Con un atto d’urgenza, il presidente federale Gabriele Gravina ha stabilito che i minori provenienti dall’Ucraina potranno essere tesserati, in ambito dilettantistico e di Settore Giovanile e Scolastico, fino alla fine di questa stagione sportiva. La Figc si fa carico anche degli oneri previsti per il tesseramento e della copertura assicurativa. Questo provvedimento fa seguito alle numerose iniziative messe in campo dal calcio italiano in favore della pace e ha lo scopo di mostrare vicinanza concreta al popolo ucraino. Sono diverse, infatti, le richieste pervenute negli ultimi giorni di ragazze e ragazzi che hanno trovato accoglienza in Italia secondo le modalità prescritte dalla normativa statale.

18.15 – Oggi bruciati nelle Borse europee 156 miliardi
Nella seduta di oggi le Borse europee, deluse dall’esito dei colloqui tra Ucraina e Russia e sorprese dall’accelerazione della Bce nella chiusura del Qe, hanno bruciato circa 156 miliardi di euro di capitalizzazione, calcolati sulla flessione (-1,69%) dell’indice d’area sull’indice Stoxx 600. Piazza Affari, peggior listino del Vecchio Continente (-4,2%), ha visto andare in fumo 23,9 miliardi di euro di capitalizzazione.

18.10 – Macron: “Dal summit di Versailles uscirà un’Europa più unita e forte. Sull’Ucraina sono pessimista”
«L’obiettivo di questo summit a Versailles è l’unitaà dell’Europa, la forza dell’Europa, di fronte alla guerra in Ucraina, e costruire una indipendenza più forte della nostra Europa per provare a resistere oggi e domani e prendere sovranamente le nostre decisioni». Lo ha dichiarato il presidente francese Emmanuel Macron prima del vertice informale dei capi di Stato e di governo dell’Ue a Versailles. «Sono discussioni strategiche e storiche e condurranno oggi, nelle settimane e nei mesi prossimi, a decisioni storiche per la nostra Europa – ha detto il presidente francese –. L’Europa deve cambiare, è cambiata sulla scia della pandemia e cambierà ancora più  fortemente e velocemente per la guerra. Perché la guerra in Ucraina è uno stravolgimento profondo del nostro equilibrio» e «deve portarci ad essere lucidi, ambiziosi e a prendere le decisioni all’altezza». Parlando della situazione sul campo: «Sono preoccupato, pessimista, non vedo un cessate il fuoco nei prossimi giorni. A breve termine non vedo soluzioni diplomatiche ma ci spero e continueremo a insistere, a spingere i russi verso un compromesso, ad aiutare. Ma non possiamo deciderlo al posto delle parti in causa».

18.00 – Vicesindaco di Mariupol: «1207 corpi raccolti nelle strade della città»
Sono 1.207 i corpi raccolti nelle strade di Mariupol da quando è iniziato il bombardamento delle forze russe. Lo dice alla Bbc il vice sindaco della città, Serhy Orlov, aggiungendo che le vittime potrebbero essere molte di più. «Questi sono i corpi raccolti nelle strade», ha affermato. Ben 47 corpi sono stati sepolti in una fossa comune perché non è stato possibile raggiungere il cimitero, ha riferito il vice sindaco, aggiungendo che «non tutti sono stati identificati».

17.55 – Tusk: “Putin ha una vasta rete di alleati e utili idioti”. Tra loro citato anche Salvini
«Putin ha costruito una vasta rete di alleati e utili idioti, in Europa e in America. Consapevolmente o meno, disinteressatamente o per denaro, sostengono le sue azioni e idee. Trump, Le Pen, Orban, Salvini, Schroeder… L’Occidente ha bisogno di una deputinizzazione». Lo scrive in un tweet il presidente del Partito popolare europeo (Ppe) ed ex presidente del Consiglio europeo, Donald Tusk.

17.50 – La Difesa russa insiste: “Una messinscena l’attacco alla clinica di Mariupol”
«Una messinscena provocatoria». Così il ministero della Difesa russo ha definito l’attacco alla clinica ostetrica di Mariupol denunciato dall’Ucraina. Lo riferisce Interfax.

17.45 – Mosca: distrutte quasi 3mila strutture militari
Dall’inizio dell’operazione militare, le forze armate russe hanno distrutto quasi 3.000 strutture militari in Ucraina. Lo ha riferito il generale Igor Konashenkov, portavoce del ministero della Difesa russo, citato dalla Ria Novosti: «Gli attacchi alle infrastrutture militari ucraine hanno distrutto 2.998 strutture».

17.35 – “Attacco aereo durante l’evacuazione da Izyum, non ci sono vittime”
«Occupanti russi hanno lanciato un attacco aereo durante l’evacuazione delle persone da Izyum. Non ci sono vittime né tra i civili né tra la polizia». Lo rivela un comunicato dell’ufficio stampa della polizia nazionale: «Il nemico infame – si legge in una nota –  ha colpito durante l’evacuazione di persone nella città di Izyum. Fortunatamente, nessuno dei civili e del personale del dipartimento di polizia del distretto di Izium è rimasto ferito».

Draghi a Versailles: “Lungo incontro con Macron. Chiesto a Putin il cessate il fuoco, non bombardi civili”


17.25 – Draghi: “Continueremo a chiedere a Putin di cessare e le ostilità e di bombardare i civili”
«Abbiamo chiesto tutti insieme tante volte al presidente Putin di cessare le ostilità in particolare i bombardamenti sui civili. Continueremo a farlo». Così il presidente del Consiglio Mario Draghi arrivando a Versailles per il vertice informale dei capi di Stato e di governo Ue. «La risposta al dramma» della crisi ucraina «non può che essere europea, come la risposta alla Russia. Ma anche per quanto riguarda il sostegno dell’economia italiana, dovrà essere una risposta europea e italiana». Draghi ha poi sottolineato che «l’economia europea cresce ancora, ma c’è stato un rallentamento per la mancanza di materie prime» e problemi «non soltanto nel campo energetico ma anche nel campo agroalimentare». Per concludere che «è una situazione italiana ma anche europea, dobbiamo sostenere le imprese e il potere d’acquisto delle famiglie con la stessa convinzione e con la stessa rapidità con cui abbiamo sostenuto la risposta alla Russia».

17.20 – Kuleba alla Francia: «La Russia deve consentire l’evacuazione di Mariupol»
Al ministro degli Esteri francese, Jean-Yves Le Drian, «ho sottolineato che la Russia deve cessare le ostilità e consentire di evacuare i civili da Mariupol attraverso un corridoio umanitario». Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, riferendo su Twitter di aver parlato con il capo della diplomazia francese anche dell’incontro avuto stamane in Turchia con il ministro russo Sergei Lavrov. «Ucraina e Francia – ha aggiunto Kuleba – stanno coordinando ulteriori passi per porre fine alla guerra della Russia contro l’Ucraina».

17.15 – Kiev: «Senza energia elettrica a Chernobyl piscine a rischio»
Il ministro dell’Energia ucraino avverte: «Stiamo cercando di ripristinare l’energia elettrica a Chernobyl, le piscine sono a rischio». E poi: «Le notizie, in arrivo da Russia e Bielorussia, sulla ripresa delle forniture elettriche alla centrale nucleare di Chernobyl, con energia in arrivo dalla Bielorussia sono una provocazione che ha come obiettivo quello di aggravare la situazione»,

17.05 – Zelensky parlerà anche al Parlamento israeliano
Il presidente Volodymyr Zelensky dovrebbe parlare nei prossimi giorni ai deputati israeliani collegandosi via video. Lo ha fatto sapere il presidente della Knesset Speaker Mickey Levy dopo aver parlato con l’ambasciatore di Kiev in Israele Yevgen Korniychuk. I due hanno concordato di fissare la data in questi giorni. Zelensky in un primo momento – hanno ricordato i media – aveva chiesto di parlare davanti al plenum della Knesset ma Levy ha fatto presente che l’assise da domani finisce i propri lavori per un limitato periodo di tempo e il palazzo dovrà essere rimodernato.

17.00 – Mosca: ripristinata energia elettrica a Chernobyl. Kiev: falso
Energoatom, l’azienda di Stato ucraina che gestisce le quattro centrali nucleari nel Paese, ha definito «fake news» la notizia annunciata da Mosca secondo la quale esperti bielorussi avrebbero ripristinato la fornitura di elettricità a Chernobyl.

16.55 – Yellen: Russia «devastata» dalle sanzioni
L’economia della Russia sarà «devastata» dalle sanzioni. Lo afferma il segretario al Tesoro americano, Janet Yellen, nel corso di un eventi del Washington Post. Yellen spiega che l’attesa forte contrazione dell’economia russa avrà probabilmente degli effetti sull’economia americana e quella europea, anche se le sanzioni sono state messe a punto per massimizzare il loro effetto sull’effetto mettendo al riparo per quanto possibile gli alleati.

16.50 – Biden: “Costi imposti a Putin devastanti”
«Come ho detto dall’inizio, ci saranno dei costi interni visto che imponiamo sanzioni paralizzanti in risposta alla guerra di Putin non provocata, ma gli americani sappiano ciò: i costi che imponiamo a Putin e ai suoi compari sono molto più devastanti dei costi che noi stanno affrontando». Così il presidente Usa, Joe Biden, in una nota, commentando i dati dell’inflazione. «I dati sull’inflazione di oggi – ha aggiunto –ricordano che i budget degli americani sono messi alla prova dagli aumenti dei prezzi e le famiglie stanno iniziando a sentire l’impatto dell’aumento dei prezzi di Putin. Un grande contributo all’inflazione questo mese è stato dato dall’aumento dei prezzi del gas e dell’energia, mentre i mercati hanno reagito alle azioni aggressive di Putin».

Quali armi stiamo fornendo all’Ucraina e quali sono i rischi per l’Italia e l’Europa?


16.45 – Di Maio anticipa il viaggio in Turchia, oggi l’incontro con Cavusoglu
Il ministro degli Esteri Luigi Di Maio già questo pomeriggio sarà ad Antalya, in Turchia. Inizialmente era previsto l’arrivo del titolare della Farnesina nella giornata di domani per la partecipazione al forum della diplomazia in programma, ma il ministro degli Esteri italiano ha anticipato ad oggi la sua missione diplomatica in Turchia. In programma questo pomeriggio un colloquio bilaterale tra Di Maio e l’omologo turco Cavusoglu. Domani il titolare della Farnesina parteciperà anche al forum di Antalya.

16.35 – Putin: la Russia si sta adattando a alla nuova economia
Il presidente russo Vladimir Putin ha ammesso che le sanzioni occidentali hanno «creato problemi» alla Russia ma ha affermato che Mosca li «risolverà». L’economia russa «si sta adattando alla nuova situazione», ha sottolineato Putin a una riunione di governo, secondo quanto riporta la Tass.

16.25 – Spiegel: la prossima settimana Zelensky parlerà al Bundestag
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky potrebbe presto parlare al Bundestag tedesco, così come ha già fatto martedì scorso alla Camera dei Comuni del Regno Unito. Secondo informazioni dello Spiegel online, Zelensky parlerà in collegamento ai parlamentari tedeschi. L’amministrazione del Bundestag ha detto che il collegamento video avverrà probabilmente il prossimo giovedì. Non ci sono però ancora conferme ufficiali in merito.

16.25 – Oms: 24 siti ospedalieri colpiti dai bombardamenti
Sono 24 i bombardamenti subiti da strutture sanitarie in Ucraina dall’inizio dell’invasione russa, il 24 febbraio, con un bilancio di almeno 12 morti e 17 feriti, di cui almeno 2 morti e 8 feriti tra il personale sanitario. Lo rende noto l’Organizzazione mondiale della sanità, citata dalla Cnn, senza indicare i responsabili degli attacchi.

16.20 – Goldman Sachs è la prima banca a lasciare la Russia
Goldman Sachs riferisce di star chiudendo interamente le sue operazioni in Russia. Diventa così la prima grande banca di Wall Street a farlo da quando la Russia ha invaso l’Ucraina. L’annuncio di Goldman arriva dopo che Citigroup ha detto che avrebbe iniziato a chiudere le sue operazioni in Russia. Ma questo processo richiederà probabilmente più tempo perché Citi gestisce una divisione di consumer banking e business banking nel paese. Come altre banche di Wall Street, Goldman ha avuto una piccola attività di investment banking nel paese negli ultimi anni. La banca ha comunicato in una nota di avere circa 650 milioni di dollari di esposizione al debito russo.

16.00 – Mosca: “La guerra nucleare porterebbe alla fine della civiltà”
Non ci può essere una guerra nucleare, non ci può essere “per definizione”, perché essa «porterebbe alla fine della civiltà»: lo ha detto il ministero degli Esteri russo.

15.45 – Putin: “L’Occidente non ci dia la colpa dell’aumento dei prezzi dell’energia”
La Russia sta mantenendo tutti i suoi impegni relativi alle esportazioni energetiche, comprese quelle attraverso l’Ucraina. Lo ha detto il presidente Vladimir Putin, citato dalla Tass, chiedendo quindi all’Occidente di non dare la colpa a Mosca per l’aumento dei prezzi dell’energia.
«L’Occidente ha lanciato una guerra finanziaria ed economica contro la Russia» ha detto il ministro delle Finanze russo Anton Siluanov in una riunione di governo con il presidente russo Vladimir Putin. Il ministro ha sottolineato che la priorità per il governo è quella di garantire il buon funzionamento del sistema finanziario e che l’esecutivo ha adottato misure per attirare capitali nel paese.

15.30 – Mosca: “La Bielorussia ripristina l’energia elettrica a Chernobyl”
La Bielorussia ha ripristinato le forniture di energia elettrica alla centrale nucleare dismessa di Chernobyl, al di là della frontiera, in Ucraina, ha reso noto una fonte del ministero dell’Energia russo, secondo quanto riporta Ria Novosti. L’energia elettrica serve in particolare per raffreddare le vasche in cui è immerso il combustibile usato, oramai decenni fa, nei reattori della centrale.

15.15 – L’ex cancelliere Schroeder a Mosca da Putin
L’ex cancelliere tedesco Gerhard Schroeder – che da anni ricopre incarichi direttivi in grandi imprese russe – è partito per Mosca per incontrare il presidente russo Vladimir Putin, in quello che appare come un nuovo tentativo di mediazione. Lo riporta ‘Politico’, precisando che prima di raggiungere Mosca Schroeder ha incontrato a Istanbul un membro della delegazione ucraina che partecipa ai negoziati in Bielorussia. Altre fonti citate dal quotidiano Bild assicurano che tali iniziative non sono state concordate con il governo del cancelliere Olaf Scholz, che non ne sarebbe stato neppure informato, come d’altra parte il Partito socialdemocratico di appartenenza di Schroeder. L’ex cancelliere è intervenuto una sola volta pubblicamente sul conflitto, limitandosi a chiedere la fine della guerra prima possibile ma senza arrivare a condannare il presidente russo Vladimir Putin. Un atteggiamento che gli è valso molte critiche, ha spinto alcuni tra i suoi più fedeli collaboratori a dimettersi dagli incarichi che svolgevano al suo fianco e ha portato la Spd a formulare un vero e proprio ultimatum nei suoi confronti, con la minaccia dei due coleader del partito Lars Klingbeil e Saskia Esken di espellerlo nel caso non si decidesse a tagliare i rapporti con la Russia.

14.10 – Kamala Harris: consegnati i sistemi Patriot a Polonia
«Questa settimana abbiamo diretto dei sistemi missilistico di difesa Patriot alla Polonia ed oggi posso annunciare che questi sistemi sono stati consegnati». Lo ha annunciato la vice presidente americana Kamala Harris oggi in visita a Varsavia. «Facciamo questo come dimostrazione del nostro impegno per la sicurezza dei nostri alleati ed in particolare della Polonia in questo momento», ha aggiunto, durante la conferenza stampa con il presidente polacco Andrezej Duda, ricordando anche le truppe aggiuntive inviate in Polonia e negli altri paesi del fianco est della Nato.

14.00 – Mosca vieta l’export di oltre 200 tipi prodotti stranieri
La Russia ha annunciato il divieto di esportazione per oltre 200 tipi di prodotti e attrezzature straniere fino alla fine del 2022, come parte della risposta di Mosca alle sanzioni imposte sul conflitto in Ucraina. «L’elenco comprende apparecchiature tecnologiche, di comunicazione e mediche, veicoli, macchine agricole e apparecchiature elettriche, per più di 200 tipi di merci in totale», secondo un ordine firmato dal primo ministro russo Mikhail Mishustin. Allo stesso tempo, è stata presa la decisione di limitare l’esportazione di alcuni tipi di legname dalla Federazione russa. L’esportazione delle merci elencate nel decreto e’ temporaneamente limitata verso tutti i Paesi esteri, ad eccezione degli Stati membri dell’Unione economica eurasiatica, dell’Abkhazia e dell’Ossezia del Sud, per i quali si applicherà la procedura di autorizzazione all’esportazione approvata con decreto governativo separato

13.45 – Bce: l’invasione russa è lo spartiacque per l’Europa
«L’invasione russa dell’Ucraina è uno spartiacque per l’Europa». Così, con una inedita presa di posizione geopolitica, il Consiglio direttivo della Bce apre il comunicato che segue la riunione di politica monetaria. Esprimendo «pieno sostegno al popolo ucraino» la Bce spiega che – in questo scenario critico – «garantirà condizioni di liquidità regolari e attuerà le sanzioni decise dall’Unione Europea e dai governi europei», sempre adottando «tutte le misure necessarie per adempiere al mandato» di tutelare la stabilità dei prezzi e salvaguardare la stabilità finanziaria.

13.20 – Kamala Harris: difenderemo ogni centimetro del territorio della Nato
«Gli Usa sono e saranno sempre impegnati a rispettare l’articolo 5 del trattato Nato», «siamo pronti a difendere ogni centimetro del territorio della Nato, e prendiamo seriamente in considerazione il concetto che un attacco contro un (Paese Nato) è un attacco contro tutti». Lo ha detto la vicepresidente Usa Kamala Harris, in conferenza stampa congiunta con il presidente della Polonia Andrzej Duda a Varsavia.

13.05 – Kuleba incontra direttore Aiea: “Discusso su sicurezza impianti nucleari”
Il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleva ha incontrato il Direttore Generale dell’Aiea Rafael Grossi ad Antalya «per discutere i modi per garantire la sicurezza e la protezione degli impianti nucleari in Ucraina durante l’invasione russa». «Insisto: la Russia deve ritirare immediatamente le forze dalle centrali di Chernobyl e Zaporizhzhia per evitare un disastro in Europa», ha scritto Kuleba su Twitter.

12.45 – Comune Mariupol, bombe russe su corridoio umanitario
Le autorità di Mariupol hanno affermato che le forze russe hanno iniziato a sganciare bombe sul corridoio umanitario stabilito per evacuare i residenti dalla città portuale. Lo riporta la Cnn.

12.41 – Scholz e Macron a Putin: serve tregua immediata
In una telefonata fra Olaf Scholz, Emmaneul Macron e Vladimir Putin, «Germania e Francia hanno chiesto una tregua immediata». È quanto si apprende da fonti del governo tedesco. «Scholz e Macron hanno insistito sul fatto che la soluzione a questa crisi deve arrivare dalle trattative fra Ucraina e Russa». I tre leader hanno inoltre deciso di sentirsi di nuovo nei prossimi giorni.

12.39 – Ucraina, 52 bambini tra le vittime
«Devo darvi dei numeri orribili: 52 bambini sono già morti in questa guerra iniziata da Putin in Ucraina» e in totale hanno perso la vita «oltre 400 civili» ucraini. Lo ha dichiarato Yevheniia Kravchuk, parlamentare ucraina ed esponente del partito del presidente ucraino Volodymyr Zelensky.

12.30 – Domani a Mosca incontro Lukashenko-Putin
Il presidente bielorusso Alexander Lukashenko sarà domani a Mosca per incontrare il presidente russo Vladimir Putin. Lo riportano le agenzie russe.

12.26 –  Cremlino: Putin ha sentito Macron e Scholz
Il presidente russo, Vladimir Putin, il presidente francese, Emmanuel Macron, e il cancelliere tedesca, Olaf Scholz, hanno avuto una conversazione telefonica incentrata sul «tema dell’Ucraina». Lo ha riferito il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov.

11.54 – Sirene antiaereo tornano a suonare a Kiev. “Andate nei rifugi”
Le sirene antiaereo sono tornate a suonare a Kiev. Lo annuncia il municipio sul suo canale Telegram, invitando i cittadini a nascondersi nei rifugi.

11.46 – Ucraina, Municipio: bombe su Mariupol, colpita università
Attacco aereo a Mariupol. Lo annuncia il municipio sul proprio profilo Telegram. «Ora a Mariupol c’è un attacco degli occupanti russi – si legge -. Le bombe hanno colpito le case. Colpito anche l’edificio dell’università nel centro della città. Registrato anche un attacco nell’area del Teatro Drammatico». Al momento non ci sono informazioni su eventuali vittime.

11.46 – Lavrov, Russia sarà indipendente da Occidente
«La Russia sta lavorando per non dipendere più da Stati o società occidentali», ha detto il ministro degli Esteri di Mosca, Serghei Lavrov, aggiungendo che l’Occidente sta usando l’Ucraina per indebolire la Russia.

11.45 – Lavrov: cessate il fuoco non era sul tavolo oggi
«Non mi stupisco fuoco che Kuleba abbia detto non siamo riusciti a trovare un accordo sul cessate il fuoco: qui non dovevamo parlare di cessate il» ha detto il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov.

11.45 – Lavrov: non credo ci sarà guerra nucleare
«Non voglio credere e non credo che ci sarà una guerra nucleare». Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri russo, Serghei Lavrov, in conferenza stampa dopo i colloqui con l’omologo ucraino Dmytro Kuleba, ad Antalya.

11.40 – Lavrov, in ospedale Mariupol non c’erano pazienti
Il ministro degli Esteri russo, Serghei Lavrov, ha affermato che l’attacco all’ospedale pediatrico di Mariupol, ieri, è avvenuto dopo che le forze ucraine avevano preso il controllo dei locali e non c’erano pazienti all’interno.

11.37 – Lavrov, “Ucraina neutrale, Zelensky forse sta capendo”
Il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov ha parlato di «cauto ottimismo» per i «commenti ucraini circa la neutralità» del Paese. Nel corso di una conferenza stampa ad Antalya, nel sud della Turchia, al termine di un incontro con il ministro ucraino Dmytro Kuleba, Lavrov ha detto che «forse Zelensky sta capendo».

11.29 – Lavrov, corridoi umanitari restano quotidiani confermati
«Abbiamo confermato che l’iniziativa che ha fatto la Russia di aprire dei corridoi umanitari quotidiani in Ucraina resta sempre valida» ha detto il ministro degli esteri russo.

11.26  – Lavrov, Putin non rifiuta incontro ma va preparato
«Il presidente Putin non ha mai negato contatti» ma il governo ucraino «continua a sostituire il vero problema con effetti speciali. Putin non rifiuta un incontro tra presidenti ma bisogna fare prima tutto un lavoro preparatorio. L’Ucraina ci ha detto che ci darà risposte concrete, noi attendiamo». Ha detto ancora il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov.

11.25 – Kuleba, pronto a incontrare di nuovo Lavrov
«Sono pronto a incontrare nuovamente Lavrov se ci saranno prospettive concrete». Lo ha detto il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba dopo l’incontro di Antalya.

11.23 – Lavrov, noi vogliamo che l’Ucraina sia neutrale
«Vogliamo che l’Ucraina sia neutrale». Lo ha detto il ministro degli esteri russo, Serghei Lavrov, al termine dell’incontro con il ministro degli esteri ucraino

11.20 – Lavrov, l’operazione va secondo i piani
«L’operazione speciale in Ucraina sta andando secondo i piani». Lo ha detto il ministro degli Esteri russo, Serghei Lavrov, citato dalla Interfax.

11.20 – Lavrov, non c’è accordo su tregua ma dialogo avanti
Non c’è accordo tra Russia e Ucraina sul cessate il fuoco, ma i negoziati vanno avanti. Lo conferma il ministro degli Esteri russo, Serghei Lavrov: «Siamo qui perché crediamo che ogni tentativo di porre fine a questi problemi vada sostenuto e quest’incontro di oggi aggiunge qualcosa ai negoziati in corso», ha detto Lavrov. Allo stesso tempo «abbiamo ribadito la volontà di portare avanti il negoziato in Bielorussia».

11.10 – Lavrov, “Non abbiamo in programma di attaccare alcun Paese europeo”
Il ministro degli Esteri russo, Serghei Lavrov, ha garantito che la Russia non attaccherà nessun altro Paese, ma vuole che l’Occidente e l’Unione Europea smettano di fornire armi all’Ucraina, che poi scatenano la reazione della Russia che si sente minacciata. «L’Unione Europea sta violando tutti i propri valori fondativi incoraggiando a riempire l’Ucraina di armi mortali».

11.08 – Kuleba: Lavrov? Sembra che altri decidano a Mosca
«Sul cessate il fuoco di 24 ore non abbiamo fatto progressi. Sembra che ci siano altre persone che decidono su questo in Russia». Lo ha detto il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba al termine dell’incontro con il ministro degli esteri russo Lavrov. Anche sull’apertura dei corridoi umanitari da e per Mariupol Kuleba ha detto che «sfortunatamente Lavrov non è stato in condizione di impegnarsi».

10.53 – Terminati colloqui Kuleba-Lavrov: nessun passo avanti su cessate il fuoco
È terminato l’incontro in Turchia fra i ministri degli Esteri russo e ucraino, Serghei Lavrov e Dmytro Kuleba. «Non ci sono stati progressi per un cessate il fuoco» in Ucraina, nei colloqui di oggi, ha annunciato il capo della diplomazia ucraina, Dmytro Kuleba.

10.42 – Onu, oltre 2,3 milioni hanno lasciato l’Ucraina da inizio conflitto
Sono più di 2,3 milioni le persone fuggite dall’Ucraina dal 24 febbraio, quando il presidente russo Vladimir Putin ha dato ordine al suo esercito di invadere il Paese. Lo ha detto l’Agenzia delle Nazioni Unite per i diritti umani, precisando che 112mila persone fuggite dall’Ucraina sono di altre nazionalità.

10.35 – Colloquio telefonico Zelensky-Scholz
Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha avuto un colloquio telefonico con il cancellatore tedesco, Olaf Scholz. Lo ha riferito lo stesso leader ucraino su Twitter, precisando che durante la telefonata è stato fatto il punto sui «colloqui di pace».

10.30 – Kiev: donne e bambini lascino Kharkiv, Donetsk e Luhansk
La presidenza ucraina ha lanciato un appello affinchè donne e bambini a Kharkiv, Donetsk e Luhansk lascino le loro regioni, diventate ormai troppo pericolose. Lo riporta il Kyiv Inedependent citando Oleksiy Arestovych, consigliere del capo dell’Ufficio del Presidente.

10.22 – Cremlino, esercito spieghi attacco Mariupol
Il Cremlino chiederà informazioni alle sue forze armate circa il bombardamento dell’ospedale pediatrico della città ucraina di Mariupol.

10.20 – Abramovich aggiunto alla lista, stilata dal governo britannico, dei “sotto sanzioni russe”
Il miliardario russo e proprietario del Chelsea, Roman Abramovich, è stato aggiunto alla lista, stilata dal governo britannico, dei sotto sanzioni russe ed i cui asset sono di conseguenza congelati. Lo ha annunciato la ministra degli Esteri britannica, Liz Truss, precisando che all’oligarca sarà proibito effettuare transazioni e viaggiare nel Paese.

10.14 – Cremlino, Ucraina chiede negoziati diretti Putin-Zelensky
L’Ucraina presenta costantemente proposte di negoziazione diretta tra il presidente russo Vladimir Putin e l’omologo ucraino Volodymyr Zelensky. Lo ha riferito il portavoce del Cremlino, Dmtry Peskov, citato da Tass. «Ora questa richiesta è in esame al ministro degli Esteri» ha reso noto Peskov.

10.09 – Lukashenko: garantiremo alimentazione Chernobyl
Il presidente bielorusso, Alexander Lukashenko, ha incaricato specialisti bielorussi di garantire l’alimentazione alla centrale nucleare di Chernobyl. Secondo quanto riportato dall’agenzia di stampa BelTA, Lukashenko ha anche ordinato al ministero della Difesa che l’esercito bielorusso deve impedire qualsiasi attacco alle forze russe dalle retrovie.

9.50 – Cina auspica “seri negoziati” in Turchia
La Cina «accoglie con favore tutti gli sforzi diplomatici dedicati alla pace tra Russia e Ucraina, inclusa la riunione in Turchia a tre dei ministri degli Esteri di Turchia, Russia e Ucraina»: lo ha detto il portavoce del ministero degli Esteri Zhao Lijian. «È una riunione a livello di ministri degli Esteri, la più alta di livello finora tra Russia e Ucraina durante il conflitto».

9.15 – Aiea, Grossi si sta dirigendo in Turchia per focus sicurezza centrali nucleari
Anche il direttore generale dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea), Rafael Grossi, si sta dirigendo ad Antalya: «Per discutere la questione urgente che riguarda la sicurezza e la salvaguardia delle centrali nucleari dell’Ucraina». Lo ha scritto lui stesso su Twitter. Non è chiaro se incontrerà i capi della diplomazia ucraina e russa.

09.10 – Russia, presi diversi quartieri di Mariupol
Le truppe russe hanno preso il controllo di “diversi quartieri” di Mariupol: lo afferma il ministero della Difesa russo.

09.05 – La Russia lascia il Consiglio d’Europa
La Russia lascia il Consiglio d’Europa. Lo rende noto il ministro degli Esteri, Serghei Lavrov, citato dall’agenzia Tass. «Il corso degli eventi è diventato irreversibile – si legge in una nota – e la Russia non ha alcuna intenzione di sopportare le azioni sovversive intraprese dall’Occidente, che spinge per un ordine basato sulle regole e sulla sostituzione del diritto internazionale calpestato dagli Stati Uniti e dai suoi satelliti».

08.51 – Aperti 7 corridoi umanitari in Ucraina
L’Ucraina ha aperto sette corridoi umanitari, tra cui uno da Mariupol, per l’evacuazione dei civili. Lo ha detto la vice premier Iryna Vereshchuk, spiegando che i corridoi saranno aperti dalle 9 di questa mattina ora ucraina fino alle 21 di questa sera. Vereshchuk ha chiesto alle forze russe di non sparare sui corridoi umanitari.

Ucraina, continua la resistenza a soli 20 chilometri da Kiev: l’esercito ucraino distrugge i tank russi che cercano di sfondare


08.44 – Vicesindaco Mariupol: anche un bimbo 6 anni morto tra le persone morte nell’attacco all’ospedale
C’è anche un bambino di sei anni tra le tre persone uccise in un bombardamento russo sull’ospedale pediatrico di Mariupol. Lo ha detto alla Bbc il vicesindaco Sergei Orlov, confermando che altre 17 persone sono rimaste ferite nell’attacco.

08.39  – Ifax: truppe russe entrano in quartieri Mariupol
Truppe dell’esercito russo hanno preso il controllo di alcune zone di Mariupol. Lo afferma Ifax citando il ministero della Difesa russo.

08.25 – Incontro Lavrov-Kuleba dovrebbe durare 90 minuti
L’incontro tra Serghei Lavrov e Dmytro Kuleba in Turchia, ad Antalya – primo vertice tra ministeri di Russia e Ucraina da quando Mosca ha invaso l’ Ucraina – dovrebbe durare 90 minuti. È in programma per le 10.45 ora locale (le 8.45 in Italia). Lo ha fatto sapere il ministro degli Esteri turco Mevlut Cavusoglu in un messaggio su Twitter. Anche Cavusoglu parteciperà al vertice.

08.24 Il governatore di Sumy: “Colonne di sfollati in uscita”
Il governatore di Sumy ha detto che dopo l’accordo per il cessate-il-fuoco per questa mattina, tre colonne di sfollati stanno abbandonando la città.

08.20 – Tass, Russia non parteciperà al Consiglio Europeo
La Russia non prenderà parte al Consiglio Europeo informale che si terrà oggi e domani a Parigi. Lo rende noto il ministro degli Esteri, Serghei Lavrov, citato dall’agenzia Tass.

08.05 – Eni: “Sospesa stipula nuovi contratti per petrolio russo”
Eni conferma di aver sospeso la stipula di nuovi contratti relativi all’approvvigionamento di greggio o prodotti petroliferi dalla Russia. Lo dichiara un portavoce in merito alle decisioni della società: «In ogni caso Eni opererà nel pieno rispetto di quanto stabilito dalle istituzioni europee e nazionali».

07.45 Quattro morti in bombardamento vicino Kharkiv, tra cui 2 bambini
Un bombardamento nella notte da parte della forze armate russe ha colpito un edificio residenziale vicino alla città di Kharkiv causando quattro morti, di cui due bambini. Lo riferisce la Bbc citando i Servizi di emergenza statale dell’Ucraina. L’attacco ha colpito il villaggio di Slobozhanske, nel sud-est del paese. I Servizi di emergenza statale fanno sapere anche che nell’attacco è stata ferita una bambina di 5 anni, portata d’urgenza all’ospedale. I soccorritori continuano le operazioni di ricerca per estrarre i corpi dalle macerie.

Ucraina, l’impressionante fila di tank russi a Brovarsky sotto i colpi dell’artiglieria dell’esercito di Kiev


07.20 – A Sumy prevista ripresa evacuazione civili
Prevista alle 9 ora locali, le 8 in Italia, la ripresa dell’evacuazione
dei civili da Sumy, nel nord est dell’Ucraina. Lo rende noto il presidente dell’amministrazione regionale di Sumy, Zhyvytsky, attraverso Telegram. La destinazione è Poltava, città dell’Ucraina centrale.

06.55 – Media, raid aerei: colpiti ospedali a ovest di Kiev
I raid aerei russi sono continuati nella notte, alcuni hanno colpito due ospedali ed una centrale elettrica nella città di Zhytomyr, a ovest di Kiev. Non si hanno indicazioni di vittime. Lo riferisce Sky News.

06.50 – Kuleba e Lavrov in Turchia per colloqui
I ministeri degli Esteri di Ucraina e Russia, Sergei Lavrov e Dmytro Kuleba, sono arrivati ​​in Turchia per il primo incontro ad alto livello tra le due parti dall’invasione russa.

05.50 – Bombe su Sumy, morto un 13enne e due donne
Raid russi lanciati nella notte sulla città di Okhtyrka, nella regione di Sumy nel nord-est dell’Ucraina, provocato la morte di un ragazzo 13enne e di due donne, stando a responsabili locali citati dalla BBC e dal Guardian.

05.23 – Usa, approvati il blocco al petrolio russo 
Con un voto largamente positivo alla Camera, gli Stati Uniti hanno approvato il blocco dell’importazione di alcuni beni russi, tra cui il petrolio. 

04.50 – Maduro: C’è pericolo reale di guerra nucleare
Il presidente del Venezuela, Nicolás Maduro, ha avvertito che per l’intervento armato in Ucraina esiste il «pericolo reale» dello scoppio di una guerra nucleare mondiale. Durante un intervento alla tv di Stato venezuelana Vtv, Maduro ha insistito che «c’è un pericolo reale e il Venezuela denuncia questa situazione per risvegliare la coscienza mondiale». Sviluppando il suo discorso, il capo dello Stato venezuelano ha sostenuto che in realtà «la guerra mondiale è già iniziata» e nella «sua prima fase è economica, con sanzioni, embarghi, incertezza nell’approvvigionamento di petrolio, carburante, ferro, acciaio, grano, fertilizzanti, mais, riso, e materie prime in genere». C’è, ha proseguito, «incertezza nei prezzi, nella fornitura di generi alimentari, di prodotti energetici, per l’uso delle valute, del sistema finanziario, per piegare la resistenza di Paesi, regioni». Oggi, ha poi detto, «c’è guerra al confine meridionale della Russia a causa di coloro, Europa, Occidente e Nato che non hanno rispettato gli accordi (di Minsk), di coloro che hanno tentato di circondare la Russia e prenderla di mira con armi nucleari, di coloro che hanno annunciato che l’Ucraina avrebbe avuto armi nucleari puntate contro la Russia». Questi «sono i responsabili del conflitto armato», ha assicurato, aggiungendo che «la nostra avvertenza è che la guerra economica non si intensifichi ulteriormente e diventi a una guerra militare, o ciò che è peggio per l’umanità e per la sopravvivenza della nostra specie su questo pianeta, una guerra nucleare».

04.40 – Anche birre Carlsberg e Heineken fermano vendite in Russia. Seguono colossi equipaggiamento pesante come Caterpillar
La Carlsberg, terza azienda al mondo produttrice di birra, fa sapere che interromperà la vendita in Russia del suo prodotto più noto, contestualmente cesserà tutte le campagne pubblicitarie nel Paese e donerà i profitti delle sue operazioni russe per le quali ha già revocato gli investimenti. Lo scrive il Guardian. Anche Heineken ha intanto interrotto la produzione e la vendita in Russia del suo prodotto. Alla lunga lista di aziende che stanno lasciando la Russia in reazione all’operazione militare lanciata da Mosca in Ucraina si aggiungono anche colossi dell’equipaggiamento pesante come Caterpillar e John Deere che sospendono le collaborazioni con partner russi, riferisce la Bbc.

04.30 – Primo ok congresso Usa a budget, anche 14 mld per Kiev
Primo via libera del congresso Usa al pacchetto di aiuti per un totale di quasi 14 miliardi di dollari all’Ucraina. La Camera dei Rappresentanti ha approvato il bilancio per un totale di circa 1,5 trilioni di dollari di spesa fino a settembre, a meno di 48 ore prima dalla scadenza. La spesa dovrà ora essere approvata dal Senato.

04.21 – Media: 5 civili morti in raid nella notte su Okhtyrka
Un ragazzo di 13 anni e due donne sarebbero rimasti uccisi nei bombardamenti notturni sulla città nord-orientale di Okhtyrka, nella regione ucraina di Sumy. È quanto riferiscono i media locali. «L’aviazione nemica ha colpito le case. Cinque persone sono state salvate, due delle quali bambini. Le bombe hanno anche parzialmente distrutto il dipartimento di polizia», ha detto il capo dell’amministrazione statale regionale di Sumy, Dmytro Zhyvytsky, citando un rapporto dell’amministrazione militare regionale di Sumy. Zhyvytsky ha affermato che poco dopo la mezzanotte, ora locale, sono state colpite aree residenziali e un gasdotto. «L’artiglieria nemica ha sparato contro l’ex stabilimento di Electrobutprilad. Il risultato del bombardamento ha ucciso tre abitanti del villaggio, incluso un ragazzino», ha detto. «Le linee elettriche sono strappate. Un ragazzo di 13 anni e 2 donne sono stati uccisi a causa di un bombardamento». Secondo Zhyvytsky i tre corridoi umanitari per evacuare i civili dovrebbero aprire dalle 9, ora locale. Mercoledì, circa 5 mila persone sono state evacuate da Sumy, la capitale regionale che da giorni è sotto il pesante bombardamento russo.

04.08 – Borsa Tokyo: in rally, Nikkei +3,84%
L’indice Nikkei della Borsa di Tokyo è balzato del 3,84%, spinto dal calo del prezzo del petrolio dopo che l’Ucraina ha aperto diversi corridoi umanitari in accordo con Mosca. Il Nikkei è salito a 25.667,85 punti; mentre il Topix ha registrato un +3,58% a 1.821,83.

03.58 – Kiev: Bombe su area Sumy, colpito gasdotto
Aerei russi hanno condotto raid sul norsd-est dell’Ucraina questa notte, in particolare hanno colpito la città di Okhtyrka, nella regione di Sumy, stando ad un amministratore locale citato dalla Bbc, secondo cui sono state prima colpite zone residenziali e un gasdotto alle 00.30 ora locale oggi. Mentre circa 10 minuti dopo è stata la volta della capitale regionale Sumy e del villaggio di Bytytsia. Non è ancora chiaro se vi siano vittime. Ieri circa 5 mila persone erano state evacuate da Sumy, il capoluogo della regione che da giorni è obiettivo dei bombardamenti russi.

03.27 – Governo apre sito per documentare violazioni Russia
Il governo ucraino ha registrato un dominio e dato vita a una piattaforma (humanrights.gov.ua) con lo scopo di raccogliere ed elaborare informazioni e documentazione sulle violazioni dei diritti umani da parte della Federazione Russa nella guerra in Ucraina. Lo ha annunciato il capo dell’Ufficio del presidente Andriy Yermak, stando a quanto riferito dal Kiev independent. «I fatti raccolti saranno utilizzati come prova per la difesa e la rappresentanza dell’Ucraina presso la Corte europea dei diritti dell’uomo e la Corte internazionale di giustizia». Per registrare le violazioni dei diritti umani e/o i crimini commessi, è necessario compilare un modulo, descrivere l’episodio, allegare prove disponibili: foto, video, documenti, informazioni su testimoni, vittime. Tutte le informazioni e i testimoni che le forniranno saranno sotto protezione. Le informazioni saranno trattate da un qualificato team di avvocati.

03.23 – Cittadini Usa raccolgono armi e munizioni da spedire in Ucraina, inviati migliaia di giubbotti antiproiettili
Cittadini americani stanno raccogliendo armi da inviare al fronte agli ucraini in prima linea per difendere il loro Paese dall’invasione della Russia. Lo riporta il Guardian. Si tratta in particolare di migliaia di giubbotti anti-proiettili e munizioni. Secondo quanto dichiarato dal dipartimento Usa per il Commercio, ci sono molte richieste da parte di privati cittadini per esportare armi verso l’Ucraina. Domande che il dipartimento sta cercando di elaborare rapidamente. 

03.14 – Usa: Se Cina non rispetta sanzioni pagherà alto prezzo
«Se la Cina, come ogni altro Paese, non rispetterà le sanzioni imposte dagli Stati Uniti sulle esportazioni verso la Russia pagherà un prezzo alto». È l’avvertimento della ministra del Commercio Usa, Gina Raimondo, stando a quanto riportato dai media statunitensi. Raimondo ha spiegato che l’Amministrazione Biden è pronta «a impedire alla Cina di ottenere apparecchiature e software americani o europei necessari per produrre semiconduttori». «Perseguiremo qualsiasi azienda, ovunque si trovi, in Cina o altrove, che violi le regole», ha garantito. «Quindi ci aspettiamo che Pechino non violi le regole o ci saranno conseguenze».

03.08 – Usa: Russia ha lanciato bombe a caduta libera e oltre 700 missili
Secondo fonti della Difesa Usa la Russia ha lanciato contro l’Ucraina «bombe stupide», le cosiddette bombe a caduta libera che non hanno un obiettivo preciso. Lo riporta il Washington Post. La fonte precisa di non sapere se «si trattasse di ordigni così concepiti o di un errore» ma quello che è stato constatato è «un aumento dei danni a infrastrutture civili e un numero sempre crescente di vittime in tutta la popolazione». Le forze di Mosca hanno inoltre lanciato oltre 710 missili dall’inizio dell’invasione due settimane fa.

02.45 – Borsa Hong Kong: apertura in netto rialzo
La Borsa di Hong Kong ha aperto in netto rialzo sulla scia dei mercati europei e statunitense in attesa dell’incontro tra Russia e Ucraina in programma in Turchia. L’indice Hang Seng è salito del 2,32%, a 21.106,57 punti. Lo Shanghai Composite Index ha guadagnato l’1,71%, a 3.312,18 punti.

02.39 – Sony blocca vendite Playstation in Russia
La Sony ha disposto lo stop alle spedizioni di PlayStation in Russia e sospeso le operazioni del negozio online. Il gigante dei giochi è solo l’ultimo marchio globale ad aver sospeso le attività nel Paese di Vladimir Putin dopo l’invasione dell’Ucraina. Il gigante giapponese della tecnologia e dell’intrattenimento Sony Group ha poi fatto sapere di aver donato due milioni di dollari all’agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati e a Save the Children «per sostenere le vittime di questa tragedia».

02.29 – Gb: Sul terreno possibile attività mercenari russi
Con tutta probabilità mercenari russi sono stati dispiegati per combattere in Ucraina a sostegno dell’operazione russa. Lo sostiene il ministero britannico della Difesa che cita informazioni di intelligence, in un recente tweet. Si ricorda che «lo Stato russo quasi certamente mantiene contatti con gruppi di mercenari nonostante ciò sia stato ripetutamente negato» e si sottolinea che mercenari russi «sono stati accusati di commettere abusi dei diritti umani in diversi paesi, come Siria, Libia e la Repubblica Centrafricana, mentre assoldati dallo Stato russo».

02.25 – Dal Canada 50 milioni dollari in attrezzature militari
ll Canada fornirà all’Ucraina altri 50 milioni di dollari in equipaggiamenti letali e non letali, incluse telecamere di utilizzate nei droni militari e altre attrezzature specializzate. Lo ha annunciato su Twitter la ministra della Difesa canadese Anita Anand.

02.23 – Zelensky: Almeno 35mila sfollati in ultime 24 ore
Sono almeno 35mila i civili che sono riusciti a lasciare nelle ultime 24 ore le città ucraine assediate dalle forze russe. È quanto ha spiegato il presidente Volodymyr Zelensky. In un discorso video, il leader ucraino ha affermato che tre corridoi umanitari hanno permesso ai residenti di lasciare le città di Sumy, Enerhodar e le aree intorno a Kiev.

02.13 – Blinken-Kuleba: Inconcepibili attacchi Russia su civili
Il segretario di stato americano Antony Blinken e il ministro degli esteri ucraino Dmytro Kuleba hanno avuto un nuovo colloquio telefonico su come fornire assistenza sulla sicurezza e umanitaria all’Ucraina. Blinken e Kuleba hanno anche discusso degli «attacchi inconcepibili della Russia contro i centri abitati», si legge in una nota. Inoltre una note del Pentagono riferisce di un colloquio del Segretario alla Difesa Usa Lloyd Austin con il ministro della Difesa ucraino Oleksii Reznikov sulla continua fornitura di «assistenza difensiva alle forze armate ucraine».

02.01 – Ministro Gb: Verso invio missili portatili anti-aerei
La Gran Bretagna potrebbe intensificare i suoi aiuti militari all’Ucraina inviando sistemi missilistici anti-aerei all’avanguardia. Il ministro britannico della Difesa Ben Wallace ha affermato che «in risposta a una richiesta ucraina», il governo sta valutando la donazione di missili anti-aerei portatili ad alta velocità Starstreak, stando a quanto riferito dall’agenzia Pa. Starstreak, il missile portatile che funziona con un laser puntato su un bersaglio per abbattere elicotteri e jet da combattimento, aiuterebbe l’Ucraina a «difendere meglio i propri cieli», ha detto Wallace. Le armi sono una risposta a un cambiamento nelle tattiche russe, «quindi anche gli ucraini devono farlo», ha detto il ministro, che ha confermato la fornitura di 3.615 armi anticarro Nlaw, rispetto alla cifra precedentemente annunciata di 2 mila.

02.00 – Fonti Usa: Tra 5-6 mila soldati russi morti, circa 15 mila i feriti
Sono tra i 5 mila e i 6 mila i soldati russi morti in combattimento nelle prime due settimane di conflitto in Ucraina. Lo riferisce una fonte Usa citata da Cbs. Secondo il funzionario americano, i feriti nell’esercito di Mosca sono tra i 15.000 e i 18.000. La fonte ha definito le perdite «molto, molto significative».

01.58 – Twitter lancia servizio nel dark web per superare blocco Russia
Twitter ha lanciato una versione che protegge la privacy del social per aggirare la sorveglianza e la censura dopo che la Russia ha bloccato l’accesso a Facebook e limitato Twitter nel tentativo di fermare il flusso di informazioni sulla sua guerra in Ucraina. Entrambe le società hanno affermato che stanno lavorando per ripristinare l’accesso ai cittadini in Russia. Gli utenti possono accedere a questa versione di Twitter se scaricano il browser Tor. L’ingegnere informatico ed esperto di sicurezza Internet Alec Muffett ha annunciato il nuovo servizio di Twitter sul proprio account. Anche Facebook e altri siti come la Bbc hanno versioni accessibili su Tor.

01.55 – Vice presidente Usa arrivata in Polonia. Colloqui con il presidente e il premier su questione jet a Kiev
La vice presidente americana Kamala Harris è arrivata a Varsavia dove nelle prossime ore avrà colloqui con il presidente polacco Andrzej Duda e il premier Mateusz Morawiecki. Al centro degli incontri la questione del trsferimento di jet polacchi all’Ucraina che il Pentagono, qualche ora fa, ha detto essere fuori discussione per il momento. In Polonia Harris incontrerà anche il premier canadese Justin Trudeau che si trova nel Paese.

01.52 – Usa: Gravi conseguenze se Cina non rispetterà sanzioni alla Russia
Qualsiasi paese che non rispetti le restrizioni statunitensi sull’esportazione in Russia pagherà un prezzo pesante, inclusa la Cina. Lo ha detto la segretaria al Commercio degli Stati Uniti Gina Raimondo alla Cnn, affermando che l’amministrazione Biden è pronta, ad esempio, a tagliare la Cina fuori dai rifornimenti e dai software americani o europei necessari per produrre semiconduttori. 

01.48 – Zelensky: Putin si fermerà e tornerà a dialogo
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha affermato di ritenere che Vladimir Putin alla fine fermerà l’invasione e avvierà negoziati, grazie alla strenua resistenza degli ucraini. «Penso che lo farà. Penso che veda che siamo forti», ha detto Zelensky, in un’intervista a Vice News. «Lo farà. Abbiamo bisogno di un po’ di tempo». «Come fermare questa guerra? Solo con il dialogo». Il presidente ucraino ha detto che il suo messaggio a Putin in questo momento sarebbe: «Ferma la guerra. Inizia a parlare. Questo è tutto». «Puoi fidarti di Putin?», è stato chiesto a Zelenskiy. «Fidarsi? Oh no. Mi fido solo della mia famiglia», ha risposto.

01.47 – Usa: Sanzioni alla Russia non hanno data di scadenza
Le sanzioni stabilite contro la Russia dagli Stati Uniti e dai loro alleati in risposta all’invasione dell’Ucraina da parte di Vladimir Putin «non hanno una data di scadenza». Lo ha detto la segretaria al Commercio degli Stati Uniti Gina Raimondo alla Cnn, aggiungendo che l’amministrazione Biden è pronta a mantenere le misure «finché necessario».

01.46 – Telefonata Biden-Erdogan nel primo pomeriggio di giovedì 10 marzo in Italia
Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden avrà un colloquio telefonico con il presidete turco Recep Tayyip Erdogan per discutere gli ultimi sviluppi della guerra in Ucraina. Lo riferisce la Casa Bianca in una nota. La telefonata dallo Studio Ovale è programmata per la mattina di giovedì 10 marzo, il primo pomeriggio in Italia, si legge nella nota.

01.23 – Russia non abbandona piani di accerchiare Kiev: lo sottolinea l’ultimo bollettino dei militari ucraini
La Russia «non sta abbandonando i suoi piani di accerchiare» la capitale ucraina Kiev. Lo sottolineano i militari ucraini nel più recente aggiornamento degli sviluppi sulla battaglia. Nella nota, citata dalla Bbc, il capo di Stato maggiore dell’esercito ucraino afferma che le sue «forze di difesa stanno respingendo e frenando» l’offensiva russa «in tutte le direzioni».

01.22 – Borsa Tokyo balza in apertura, +2,56%
Balzo in apertura per la Borsa di Tokyo sull’onda della speranza di un cessate il fuoco tra Russia e Ucraina in vista del primo incontro ad alto livello in programma in Turchia. L’indice di riferimento Nikkei 225 è salito del 2,56% a 25.349,25, stesso incremento registrato dal Topix, a 1.804,00 punti.

01.10 – Casa Bianca avverte: Russia potrebbe usare armi chimiche
La Casa Bianca ha avvertito del rischio che la Russia «usi armi chimiche» in Ucraina. In un post su Twitter nel quale respingeva come «falsità» le affermazioni del ministero degli Esteri russo secondo cui gli Usa stanno sviluppando armi chimiche e biologiche in Ucraina al confine con la Russia, la portavoce della Casa Bianca Jen Psaky ha sottolineato che «tutti dovremmo stare allerta rispetto all’uso di armi chimiche da parte della Russia o aspettarci che Mosca le usi per creare un pretesto, è uno schema chiaro».

01.04 – Governo Usa chiede aumento produzione aziende petrolio
Il ministro statunitense all’Energia Jennifer Granholm ha chiesto alle compagnie petrolifere di aumentare la produzione per contenere l’impennata dei prezzi. La crescita del costo dell’energia è tra le conseguenze dell’invasione russa dell’Ucraina, che ha spinto Washington e gli alleati europei a imporre severe sanzioni a Mosca, incluso lo stop statunitense alle importazioni di petrolio russo annunciato martedì. «Siamo in un’emergenza e dobbiamo aumentare responsabilmente l’offerta a breve termine: possiamo in questo momento stabilizzare il mercato e ridurre al minimo i danni alle famiglie americane», ha detto Granholm alla conferenza sull’energia CERAWeek a Houston. «In questo momento di crisi, abbiamo bisogno di più rifornimenti». Gli Stati Uniti sono un importante produttore di petrolio e gas, sebbene il presidente Joe Biden abbia adottato misure per frenare le trivellazioni in alcune parti del paese per incoraggiare una maggiore attenzione alle energie rinnovabili. Ma nel mezzo della ripresa dalla pandemia di Covid-19, che ha causato il crollo della domanda, i prezzi del carburante sono aumentati, contribuendo a un’ondata di inflazione che ha fatto calare i consensi di Biden. La scorsa settimana, Biden ha annunciato che gli Stati Uniti rilasceranno 30 milioni di barili dalla riserva strategica di petrolio, meta’ del rilascio di emergenza coordinato dai Paesi dell’Agenzia internazionale per l’energia. Ciononostante, i prezzi del petrolio hanno continuato a salire negli ultimi giorni, ma nelle ultime ore sono crollati drasticamente, con il greggio West Texas Intermediate in calo di circa l’11%.

00.51 – Borrell: mai Nato in guerra. Importante ruolo Cina
L’Alto Rappresentante per la Politica estera dell’Unione europea, Josep Borrell, ha affermato che la Cina potrebbe svolgere, volendo, «un ruolo importante» nella risoluzione della guerra, poiché «nessuno ha più influenza sulla Russia» e per l’Ucraina «potrebbe non essere una cattiva soluzione». In un’intervista al programma “L’obiettivo” su “La Sexta”, Borrell ha sostenuto che il conflitto proseguirà fino al raggiungimento di una soluzione diplomatica, «che al momento non è vicina», e che domani l’incontro in Turchia dei ministri degli Esteri di Kiev e Mosca, Dmytro Kuleba è Sergey Lavrov, rappresenta «un primo passo». Il rappresentante dell’Ue ha assicurato che la Nato non entrerà in guerra in nessun momento perché quello che si cerca di evitare è che il conflitto si allarghi, quindi se la Nato dovesse partecipare al conflitto «sarebbe la terza guerra mondiale, un nucleare guerra».

00.48 – Intelligence Gb: Probabile presenza mercenari Wagner
«È probabile che mercenari esperti provenienti da Pmc» o gruppo Wagner «siano utilizzati per combattere in Ucraina per sostenere l’invasione russa». È quanto riporta l’ultimo aggiornamento dell’intelligence della Difesa britannica.

00.28 – Pentagono teme uso ‘dumb bomb’: Rischio vittime civili
Gli Stati Uniti ritengono che l’esercito russo nel suo assalto all’Ucraina stia usando le cosiddette “dumb bomb”, le bombe che non sono guidate e aumentano notevolmente il rischio di obiettivi casuali: lo ha detto una fonte del Pentagono.

00.24 – Warner sospende tutte le attività in Russia
WarnerMedia, che include Warner Bros e Hbo, e aveva già bloccato l’uscita di ‘The Batman‘ in Russia, sospende tutte le attività nel Paese. 

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