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Riprenderanno domani a Istanbul i colloqui di pace tra Ucraina e Russia. Oggi, trentaduesuima giornata di guerra sono continuati gli attacchi sulle città di tutto il Paese, anche utilizzando le bombe a grappolo sulla regione di Donetsk. Il presidente Volodymyr Zelensky ha accusato l’Occidente di non avere coraggio e chiesto ancora armi: «È impossibile salvare Mariupol senza altri tank e aerei». Ha rilasciato un’intervista ad alcuni media russi, che l’autorità di Mosca ha chiesto di non pubblicare. Ma sito anti-Putin Meduza ha tirato dritto: «hanno tentato più volte di uccidermi» ha detto Zelensky tra le altre cose il presidente ucraino, che sulla questione neutralità ha aggiunto: «La stiamo valutando attentamente».
In giornata un nuovo assalto è stato respinto da Odessa, Kiev resta sotto attacco, le esplosioni si avvicinano sempre più a Leopoli, dove è stato centrato un deposito di carburante. Incendi si segnalano nella zona della centrale di Chernobyl. Intanto l’autoproclamata Repubblica di Lugansk smentisce l’ipotesi di un referendum per l’annessione alla Russia.
L’editoriale di Giannini: Questa guerra, le democrazie e il destino dei populismi
Il reportage: Allarme a Chernihiv: “Più case distrutte di quelle in piedi”
Lo scenario: Exit strategy: Mosca cambia piani e dice di puntare solo al Donbass
L’analisi: Ucraina, incubo armi chimiche: l’Apocalisse possibile
Il racconto: Missili a Leopoli capitale dell’Ovest: “Il saluto di Putin a Biden”
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23.10 – Scholz: il cambio di regime in Russia non è un obiettivo della Nato
La Nato non persegue l’obiettivo di un cambio di regime in Russia. Lo ha affermato il cancelliere tedesco Olaf Scholz, all’emittente Ard, commentando il discorso del presidente degli Stati Uniti Joe Biden in Polonia. «Questo non è l’obiettivo della Nato – ha detto il leader –. Con Biden siamo d’accordo sul fatto che questo non è l’obiettivo che stiamo perseguendo».
23.05 – Biden: “Garantiremo che la Russia paghi a caro prezzo la guerra”
Sono andato in Europa con un messaggio chiaro: dobbiamo impegnarci ora nel portare avanti la lotta per la democrazia a lungo termine. Siamo con il popolo ucraino e continueremo a garantire che la Russia paghi un caro prezzo per la sua guerra”. Lo ha scritto su Twitter il presidente Usa Joe Biden.
23.00 – A Kharkiv sacchi di sabbia proteggono la statua del “poeta nazionale”
Kharkiv, nell’Ucraina orientale, è stata per settimane bersaglio di intensi bombardamenti russi. Ciò ha portato le autorità e i residenti della città ad agire per proteggere la statua del poeta ucraino Taras Shevchenko con un’enorme montagna di sacchi di sabbia. Lo riporta la Bbc. Shevchenko è conosciuto come «il poeta nazionale dell’Ucraina» ed è uno dei padri della letteratura del paese, di conseguenza la sua statua è un simbolo significativo per la città.
22.55 – Zelensky: niente negoziati se Mosca parla di denazificazione
«Non ci siederemo per niente al tavolo se tutto quello di cui vogliono parlare è demilitarizzazione o denazificazione, per sono cose incomprensibili». Lo ha detto Volodymyr Zelensky nell’intervista ai media russi, sottolineando comunque di non essere «contrario» ai colloqui con i russi «concesso che ci siano risultati». Il presidente ucraino poi ha anche rivendicato il fatto di aver cercato il dialogo anche prima dello scoppio della guerra.
22.50 – Scholz: in casodo di attacco con armi chimiche, la Nato risponderebbe senza entrare nel conflitto
«La Nato non entrerà nel conflitto, questo è chiaro, ma risponderebbe» nel caso di un attacco russo con le armi chimiche in Ucraina. Lo ha detto il cancelliere tedesco Olaf Scholz nel talk show della giornalista tedesca Anne Will, rispondendo a una domanda sulle parole del presidente Joe Biden sulla eventualità di un simile attacco.
22.50 – Si ricopre di sangue contro la guerra, artista arrestata a San Pietroburgo
Una artista russa che oggi si è ricoperta di sangue finto e ha cantato «il mio cuore sanguina» come parte di una protesta contro la guerra a San Pietroburgo è stata arrestata dalla polizia. Lo ha riferito Radio Free Europe, una testata finanziata dal governo statunitense, stando a quanto scrive il Guardian
22.45 – Ankara e Mosca: martedì negoziati a Istanbul
Il portavoce della presidenza turca Ibrahim Kalin ha detto alla Cnn che il nuovo round di negoziati tra Mosca e Kiev a Istanbul inizierà martedì, e non lunedì come indicato in precedenza dalla delegazione di Kiev. Anche la parte russa ha indicato il 29 marzo come data di inizio del nuovo round negoziale.
22.45 – Telefonata Lavrov-Cavusoglu
I temi relativi alla situazione in Ucraina sono stati al centro dei colloqui telefonici oggi tra la Russia e la Turchia a livello de ministri degli Esteri dei rispettivi due paese: Sergey Lavrov e Mevlut Cavusoglu. Lo ha riferito una fonte del ministero degli Esteri turco alla Tass. «I ministri hanno discusso di argomenti attuali relativi all’Ucraina», ha affermato la fonte.
22.30 – Il consigliere di Zelensky: “Razzi su Lutsk, Kharkiv, Zhytomyr e Rivne”
Il consigliere del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, Mykhailo Podolyak, ha riferito che missili russi hanno colpito le città di Lutsk, Kharkiv, Zhytomyr e Rivne. «Ogni giorno sempre più razzi. Mariupol è sotto un bombardamento a tappeto. La Russia non ha più civiltà. Solo razzi, bombe e tentativi di cancellare l’Ucraina dalla faccia della terra. Piace davvero all’Europa?», ha scritto il consigliere su Twitter. l
22.15 – Guardian: in serata attacchi missilistici su molte città
«Dopo una tranquilla domenica», il Guardian «riferisce di attacchi missilistici serali in tutta l’Ucraina». Il quotidiano britannico precisa che «dopo le segnalazioni di sirene dei raid aerei in tutta l’Ucraina circa un’ora fa, adesso ci sono notizie di missili russi che colpiscono più città Lutsk, Rivne, Zhytomyr e Kiev».
22.07 – Zelensky: “A Mariupol 2mila bambini portati via dai russi”
A Mariupol c’è «una catastrofe umanitaria, perché è impossibile portare cibo, acqua medicine, i militari russi bombardano i convogli umanitari, uccidono gli autisti». Il presidente ucraino ha anche denunciato la «rimozione forzata di persone» verso la Russia, in particolare di 2mila bambini.
Ucraina, il video choc dei soldati prigionieri colpiti alle gambe
22.04 – Forze di Kiev riconquistano alcuni villaggi vicino Kharkiv
L’amministratore regionale di Kharkiv ha comunicato che alcuni villaggi intorno a Malaya Rogan sono stati riconquistati dalle forze ucraine. Il video, verificato dalla Cnn, mostra le truppe ucraine a Vilkhivka, uno degli insediamenti a circa 30 chilometri dal confine russo. Le truppe ucraine avrebbero inoltre liberato una serie di insediamenti più a Nord, nei pressi di Sumy. Un altro contrattacco ucraino nel Sud ha infine liberato due villaggi a Nord-Ovest di Mariupol, riferisce l’amministrazione militare regionale di Zaporizhzhia.
21.19 – Sirene di raid aerei a Leopoli, esplosioni a Kiev
Ci sono notizie di sirene dei raid aerei e suoni di esplosioni che provengono da Kiev e Leopoli. Il Guardian che cita il tweet di un giornalista che riporta esplosioni in lontananza nella capitale. E un altro tweet di una giornalista ucraina che dice che una ventina di minuti fa sono suonate le sirene dei raid aerei a Leopoli.
21.01 – Zelensky, accuse laboratori armi biologiche uno scherzo
Volodymyr Zelensky, ha definito «uno scherzo» le accuse russe sulla presenza di laboratori di armi biologiche sul territorio ucraino. «Non c’è niente da spiegare qui – ha detto Zelensky- ,non le facciamo. Bene, ci piacerebbe. Non le abbiamo. Non ci sono armi nucleari, né laboratori chimici né armi chimiche. Non esistono».
20.55 – Ovsyannikova, tutti i media dell’opposizione bloccati o chiusi
«Adesso le informazioni in Russia sono davvero ridotte perché in Russia tutti i mass media dell’opposizione sono bloccati, o chiusi e lo stesso lo è anche per anche i social. Attualmente i russi non sanno dove trovare informazioni veritiere perché hanno soltanto a loro disposizione i canali dello Stato». Lo ha detto la giornalista russa no war Marina Ovsyannikova a Che Tempo Che Fa su Rai3. La Ovsyannikova, che si è pubblicamente opposta all’invasione russa dell’Ucraina irrompendo lo scorso 14 marzo nello studio del telegiornale serale di Canale Uno – principale emittente russa – e mostrando un cartello di protesta, rischia una pena di 15 anni di carcere.
20.54 – Erdogan a Putin: cessate il fuoco al più presto
Il presidente turco Erdogan ha detto a Vladimir Putin in un colloquio telefonico che «un cessate il fuoco è necessario al più presto possibile». Lo riporta l’agenzia turca Anadolu su Twitter sottolineando che Erdogan ha assicurato al presidente russo che «la Turchia continuerà a contribuire in tutti i modi» per cercare di arrivare al cessate il fuoco in Ucraina.
20.44 – Zelensky, impossibile trattato prima di ritiro russo
«Penso che la guerra possa finire rapidamente, Putin e il suo entourage la stanno trascinando», ha detto Zelensky, «pertanto, dobbiamo raggiungere un accordo con il Presidente della Federazione Russa e, per raggiungere un accordo, deve uscire con i propri piedi da dove si trova e venire a trovarmi in qualsiasi parte del mondo, tranne Bielorussia, Russia e Ucraina. Basta questo – il nostro accordo con le firme, con i sigilli, anche con il sangue», ha spiegato Zelensky, «questo è sufficiente per avviare il processo di ritiro. Le truppe devono essere ritirate, i garanti firmeranno tutto, e basta».
20.36 – Zelensky, profonda spaccatura con Russia, difficile da superare
«Dopo l’inizio dell’aggressione armata della Federazione Russa contro l’Ucraina, c’è stata una profonda spaccatura storica e culturale tra ucraini e russi, che difficilmente verrà superata nei prossimi anni» ha detto Zelensky ai media russi.
20.22 – Zelensky ai media russi: «Non trattiamo su smilitarizzazione»
«Denazificazione e smilitarizzazione? Non ne discutiamo affatto. Non ci sediamo affatto a un tavolo se si parla di una sorta di smilitarizzazione, una sorta di denazificazione. Per me sono cose assolutamente incomprensibili»: lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky nell’intervista rilasciata ad alcuni media russi e diffusa dal sito di opposizione Meduza.
20.12- Zelensky, valutiamo attentamente la questione neutralità
L’Ucraina «sta attentamente prendendo in considerazione la questione della neutralità»: lo afferma il premier di Kiev Voldymyr Zelensky nell’intervista rilasciata ad alcuni media russi diffusa da Meduza malgrado il divieto di Mosca. «L’adozione dello status neutrale come parte di un accordo di pace con la Russia, ma dovrà essere garantito da una terza parte e sottoposto a referendum».
20.11-Zelensky, ci sono stati vari tentativi di eliminarmi
Zelensky, nell’intervista a un gruppo di media russi, ha affermato che «probabilmente ci sono stati diversi tentativi di eliminarmi da parte di persone diverse». «Ho sentito molti pensieri diversi sul fatto che la mia eliminazione è pianificata», ha aggiunto Zelensky, che ha elencato i diversi tentativi di Mosca di eliminarlo politicamente, per poi concludere che il loro fallimento ha aperto la prospettiva di una sua eliminazione fisica.
20.10 – Oscar: presentatrici, “ci sarà un momento sull’Ucraina”
La diretta degli Oscar di stasera avrà un momento dedicato all’Ucraina. «Sarà uno spazio onesto e sentito, come devono essere trattati questi difficili momenti», hanno detto al New York Times Regina Hall e Wanda Skyes, due delle tre presentatrici della “notte delle stelle” in onda sulla Abc. La Hall e la Skyes non hanno precisato se il segmento includerà un collegamento con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky come caldeggiato dalla terza conduttrice, Amy Schumer, che non ha partecipato all’intervista perché non si sentiva bene.
19.58 – Accordo Putin-Erdogan, i colloqui si tengono a Istanbul
Il presidente turco Erdogan e quello russo Putin si sono accordati per tenere a Istanbul l’annunciato nuovo round di colloqui tra le delegazioni ucraina e russa. Lo riferisce la presidenza turca citata dalla Tass
19.56 – Ucraina critica Unhcr e Croce Rossa, impreparati e disorientati
Il governo ucraino critica l’agenzia Onu per i rifugiati Unhcr e la Croce Rossa internazionale per il loro operato nel Paese in guerra: la prima, accusano, era più preoccupata a ritirare il proprio personale, mentre la seconda viene descritta come «impotente» nella protezione dei rifugiati. Lo scrive il Guardian. Iryna Vereshchuk, vicepremier ucraina, ha detto che le organizzazioni appaiono «disorientate» dal conflitto, mentre il sindaco di Leopoli, Andriy Sadovyi ha accusato gli operatori di essere restati a guardare, inizialmente, «preoccupati da vino e caffè». «Sfortunatamente – ha affermato – nessuna Ong straniera o internazionale era pronta all’inizio della guerra, nonostante se ne parlasse da sei mesi, e gli avvertimenti sulla guerra imminente».
19.55 – Zelensky: “I russi non ci fanno restituire i loro morti”
La Russia non sta consentendo all’Ucraina di restituire i corpi dei soldati russi caduti per nascondere all’opinione pubblica la reale entità delle perdite accusate durante l’invasione dell’Ucraina. Lo ha dichiarato il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, nell’intervista rilasciata a un gruppo di media russi. Zelensky ha spiegato che molti di questi soldati uccisi in battaglia «sono solo ragazzini, nati nel 2003 o nel 2004» e che, dopo un po’ di tempo, i russi hanno offerto agli ucraini dei «sacchi della spazzatura» per conservare i corpi dei caduti russi.
19.03- Mosca ai media: non trasmettete l’intervista di Zelensky
Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky ha rilasciato un’intervista alla stampa russa per la prima volta dall’inizio della guerra. Zelensky ha parlato per due ore via Zoom con Ivan Kolpakov, caporedattore della pubblicazione online russa Meduza; Tikhon Dzyadko, caporedattore del canale televisivo Dojd; Mikhail Zygar, scrittore e giornalista, e Vladimir Solovyov, corrispondente di Kommersant. I giornalisti elencati sono noti in Russia per le loro opinioni di opposizione. Il Roskomnadzor, l’autorita’ russa sui media, li ha ammoniti a non pubblicare né trasmettere l’intervista del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, il cui testo integrale è però stato appena pubblicato da Meduza.
18.32 – Zelensky accusa l’Occidente: “Vi manca il coraggio”
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha accusato oggi l’Occidente di non aver abbastanza «coraggio» quando si tratta di aiutare l’Ucraina, ripetendo la sua richiesta di inviare aerei e carri armati a Kiev. Parlando in un nuovo video sui suoi canali social, Zelensky ha affermato che l’Occidente «gioca a ping-pong nel decidere chi dovrebbe mandare i jet». «Oggi ho parlato con i difensori di Mariupol – dice -. Sono in costante contatto con loro. La loro determinazione, il loro eroismo e la loro fermezza sono straordinarie. Se solo coloro che da 31 giorni stanno pensando come mandarci aerei e tank avessero l’1% del loro coraggio».
18.30 – Media, sospetto killer Nemtsov sta prendendo parte ad assedio Mariupol
L’ufficiale del ministero dell’Interno ceceno Ruslan Geremeev, sospettato di essere uno dei responsabili dell’omicidio dell’oppositore russo Boris Nemtsov, assassinato nel 2015 su un ponte vicino al Cremlino, starebbe prendendo parte all’assalto alla città di Mariupol. Lo riferiscono i media russi che citano un video pubblicato su Telegram dal leader ceceno Ramzan Kadyrov che mostra Geremeev insieme ad altri combattenti.
17.53 – Leader Lugansk, non stiamo preparando referendum su annessione
Il leader dell’autoproclamata Repubblica popolare di Lugansk, Leonid Pasechnik, ha affermato che «non sono in corso» preparativi per lo svolgimento di un referendum sull’adesione alla Federazione Russa. Lo riporta la Tass.
17.35 – Ucraina: “Non riconosceremo falsi referendum per annessione alla Russia
«Eventuali falsi referendum nei territori temporaneamente occupati sull’adesione alla Federazione Russa non saranno riconosciuti dall’Ucraina e dal mondo» scrive su Telegram Andriy Yermak, capo dello staff del presidente ucraino Volodymyr Zelensky. «I tentativi dei russi in questo modo di alzare la posta, di minare la sovranità ucraina, non avranno successo. Per l’Ucraina, la questione dell’integrità territoriale e della sovranità è fondamentale», conclude Yerkmak.
17.28 – Ucraina, controffensiva a Sumy, Kharkiv, Kiev e Kherson
Le forze armate ucraine hanno avviato operazioni di controffensiva negli oblast di Sumy, Kharkiv, Kiev e Kherson. Lo ha annunciato Oleksiy Arestovych, consigliere della presidenza ucraina, citato da Ukrinform. Arestovych ha messo in guardia contro eventuali maltrattamenti nei confronti dei prigionieri di guerra.
17.18 – Borrell, l’Ue non cerca un cambio di regime di Russia
«Non ho sentito direttamente cosa ha detto Biden ma ho visto la posizione della Casa Bianca. Come Ue non stiamo cercando un cambio di regime, spetta ai cittadini russi decidere se lo vogliono. Quello che vogliamo nel caso della Russia è impedire che l’aggressione continui e questo è il nostro obiettivo: fermare la guerra di Putin contro l’Ucraina». Lo ha detto l’alto rappresentante Ue Josep Borrell citato da Sky News Arabia.
17.11 – Kiev, da domani nuovi colloqui di pace con Mosca in Turchia
Si svolgerà dal 28 al 30 marzo in Turchia il nuovo round di colloqui di pace tra Ucraina e Federazione Russa . Lo ha annunciato uno dei membri della delegazione ucraina, David Arahamiya su Facebook, precisando che gli incontri saranno in presenza.
17.08 – Ucraina: tweet del Papa in russo e in ucraino
Papa Francesco usa anche i social network per lanciare i suoi messaggi di pace. Il Pontefice ha infatti inviato una serie di tweet in ucraino e in russo, oltre che in inglese e italiano, in cui ha ripreso le sue parole all’Angelus con cui chiedeva la fine dell’ostilità e l’inizio di serie trattative di pace.
16.56 – Amb.Kiev in Usa: “Bene Biden, Putin è un criminale di guerra”
«E’ chiaro per noi che la Russia è uno stato terrorista guidato da un criminale di guerra. Dopo questa brutale aggressione siamo pronti e negoziare un accordo di pace, che dovrebbe includere l’uscita della Russia da tutto il nostro territorio. No, non siamo pronti a concedere parte della nostra gente o del nostro territorio e lasciarli sotto l’occupazione perché l’occupazione per l’Ucraina significa il nostro sterminio». Lo afferma l’ambasciatrice ucraina negli Stati Uniti Oksana Markarova, definendo il discorso di Joe Biden a Varsavia «grande».
16.55 – Walesa: “Putin malato, Polonia prossimo bersaglio”
«Mi sembra che Putin sia malato e rendendosi conto di un suo prossimo trapasso ha paura di farlo da solo, vuole quindi che ci sia tanta gente ad accompagnarlo». Lo ha detto Lech Walesa, l’ex presidente polacco e leader di Solidarnosc, in un’intervista a “Mezz’ora in più” su Rai 3. Alla domanda se la Polonia sia in pericolo, Walesa ha risposto: «Lo sa solo il Signore, perché Putin è imprevedibile e non si sa che cosa stia combinando. Dobbiamo perciò vigilare come sentinelle. Noi confiniamo con l’Ucraina e sappiamo di essere sulla linea di tiro. Sappiamo di essere il potenziale bersaglio successivo e proprio per questo vorremmo che la guerra si limitasse solo all’Ucraina».
16.00 – Berlino, ambasciatore Kiev snobba concerto di Steinmeier
«Solo solisti russi, nessuna ucraina». E’ un caso in Germania il rifiuto dell’ambasciatore ucraino a Berlino, Andrij Melnyk, di partecipare al concerto in solidarietà al suo Paese organizzato per questa mattina presso la residenza del presidente tedesco Frank-Walter Steinmeier. In un tweet il diplomatico di Kiev afferma «Sorry, io mi tengo a distanza» dall’evento con i Berliner Philarmoniker. La risposta della portavoce del capo dello Stato, Cerstin Gammelin, non si è fatta attendere: «Il concerto offriva la possibilità di un messaggio condiviso per l’Ucraina. Peccato non poterlo darlo insieme». Peraltro, così la portavoce, al centro del programma c’erano i lavori del compositore ucraino Valentin Silvestrov, anche lui fuggito dalla sua patria, nonostante abbia gia’ compiuto 84 anni. Il quale al termine del concerto ha suonato al pianoforte una composizione di questi giorni, «nata sotto l’influsso della sua fuga».
15.42 – Due missili contro Odessa abbattuti da contraerea
Gli occupanti russi hanno lanciato dal mare due missili contro Odessa che sono stati abbattuti dalla contraerea ucraina. Lo ha detto ai giornalisti Vladislav Nazarov, portavoce del South Operational Command ucraino citato da Unian.
15.34 – Kiev: “Nulli e invalidi referendum in zone occupate”
«Falsi referendum nelle parti occupate dell’Ucraina sono nulli e invalidi. Nessun Paese al momento riconoscerà mai il cambiamento con la forza dei confini internazionalmente riconosciuti dell’Ucraina». Lo ha detto il portavoce del ministero degli Esteri di Kiev, Oleg Nikolenko, dopo l’annuncio del leader dell’amministrazione di Luhansk di un referendum a breve sull’annessione alla Russia. «Invece – ha sottolineato in un tweet – la Russia affronterà una risposta internazionale ancora più dura, accrescendo ulteriormente il suo isolamento».
Così le forze ucraine liberano un villaggio dai russi vicino Sumy: prima lo scontro a fuoco poi la cattura dei nemici
15.20 – Kiev: “Vogliamo Russia fuori da Aiea, terrorismo nucleare”
L’Ucraina sta lavorando per estromettere la Russia dall’Agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea) per “terrorismo nucleare” in seguito all’occupazione delle centrali nucleari ucraine di Chernobyl e Zaporizhzhia. Lo riporta The Kyiv Independent citando il ministero dell’Energia di Kiev.
15.00 – Viminale, finora 71.940 profughi giunti in Italia
Sono 71.940 i profughi ucraini giunti finora in Italia: 37.082 donne, 6.661 uomini e 28.197 minori. Lo rende noto il Viminale spiegando che, rispetti a ieri, l’incremento e’ di 1.156 ingressi nel territorio nazionale. Le destinazioni principali sono Milano, Roma, Napoli e Bologna.
14.40 – Prima intervista di Zelensky a giornalisti russi
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha rilasciato oggi per la prima volta dall’inizio della guerra un’intervista ai giornalisti russi, che hanno promesso di pubblicare in serata l’intera conversazione senza censure. Tra i giornalisti che hanno intervistato il presidente ucraino, il caporedattore di Meduza Ivan Kolpakov, il caporedattore di Dozhd TV Tikhon Dzyadko, lo scrittore e giornalista Mikhail Zigar e il corrispondente di Kommersant Vladimir Solovyov.
14.33 – “Boom spionaggio russo in Europa, capitali in allarme”
Le operazioni sotto copertura russe in Europa sono aumentate a una velocità tale da rendere difficile per il controspionaggio tenere il passo. E questo agita le capitali europee soprattutto ora con l’invasione dell’Ucraina. Lo affermano alcuni funzionari dell’intelligence e diplomatici europei con il Financial Times, sottolineando come diversi paesi si affidino ancora agli Stati Uniti e alla Gran Bretagna per raccogliere informazioni di intelligence a causa dei limiti alla sorveglianza in vigore nei loro stati e alla mancanza di risorse.
14.30 – Servizio sicurezza ucraino: “Niente foto e video di esplosioni”
I media stranieri che pubblicano sui siti immagini degli attacchi possono essere considerati spie. Lo dice il servizio di sicurezza dell’Ucraina, esortando i giornalisti locali e stranieri a non scattare foto e video delle esplosioni, a non diffondere informazioni sui luoghi in cui sono avvenuti i bombardamenti e di quelli dove hanno volato i missili russi. «Abbiamo una popolazione civile, con le vostre pubblicazioni si possono uccidere delle persone, specialmente con le trasmissioni in diretta. State correggendo il fuoco del nemico», ha detto Roksolana Yavorska, portavoce del dipartimento Sbu (servizio di sicurezza) nella regione di Leopoli, rivolgendosi direttamente ai giornalisti.
14.22 – Blinken, metà bambini ucraini sono sfollati
«Metà dei bambini ucraini sono sfollati». Lo ha detto il segretario di stato Usa Antony Blinken a Gerusalemme. «Ci sono persone che si trovano intrappolati in assedi barbari e che sono privi di cibo e che muoiono di inedia» ha aggiunto.
Tra spie e sabotatori cresce la tensione dei servizi segreti ucraini: le retate dell’intelligence di Kiev
14.15 – Unhcr, rifugiati superano 3,8 milioni
Il numero dei rifugiati fuggiti dall’Ucraina dall’inizio dell’invasione da parte dell’esercito russo è salito a 3.821.049. E’ quanto fa sapere l’Unhcr nel suo aggiornamento quotidiano, in cui conferma che il numero degli sfollati interni resta attorno a 6,5 milioni mentre circa 13 milioni di persone risultano bloccate nelle zone colpite all’interno del Paese dai combattimenti in corso. In tutto, in Ucraina prima della guerra vivevano circa 44 milioni di persone. Quanto ai rifugiati che hanno scelto come destinazione l’Italia, sono ormai 70.784; prima della crisi, la comunita’ ucraina contava circa 230 mila persone.
14.12 – Media, in cittadina ucraini incendiano sede militari russi
Manifestanti ucraini hanno dato alle fiamme un edificio, sede del locale distretto militare, che ospitava temporaneamente i militari occupanti russi, nella cittadina di Henichesk, sul Mare d’Azov, nella regione di Kherson. Lo afferma Serhii Khlan, deputato del Consiglio regionale di Kherson, citato dal Kyiv Independent. Non viene precisato cosa sia accaduto in seguito.
14.10 – Kiev, distrutto deposito petrolifero di Leopoli
Il deposito petrolifero di Leopoli colpito ieri da un missile russo è stato completamente distrutto. Lo afferma l’amministrazione militare regionale di Leopoli Maksym Kozytskyi su Telegram, citato da Ukrainian Pravda. «L’incendio è stato spento dopo più di 12 ore. Ieri l’esercito russo ha sferrato diversi colpi in tutta Leopoli», ha aggiunto.
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14.00 – Ucraina, primo invio di grano in Europa in treno
L’Ucraina ha inviato in Europa il primo rifornimento di grano in treno da quando i porti sono stati bloccati per la guerra. Lo ha reso noto la Apk-Inform Agency citata dal sito della Reuters.
13.45 – Deputata ucraina: “Kiev alla fame, si beve acqua di scarico”
A Kiev le persone stanno morendo di fame e sono costrette a bere acqua di scarico, mentre la situazione in tutto il Paese peggiora. Lo ha detto a Times Radio la deputata ucraina Lesia Vasylenko, citata dal Guardian. La deputata ha spiegato che la capitale sta ancora affrontando attacchi e soffre la scarsità di cibo, mentre le persone sono «costrette a stare in scantinati e stazioni della metropolitana«. E ha aggiunto che «a Mariupol, migliaia di persone vengono deportate con la forza oltre il confine con la Russia, apparentemente per essere al sicuro, ma poi vengono spedite in una direzione sconosciuta e nessuno sente più parlare di loro: le atrocità sono le stesse dappertutto».
13.40 – Brigata Azov: “Putin ci chiama nazisti come scusa per stragi”
«Non c’è alcun legame tra noi e il movimento nazista. Il nostro scopo è salvare l’Ucraina e la sua integrità. Putin usa la sua propaganda per chiamarci nazisti per trovare un pretesto per uccidere gli ucraini». E’ quanto sottolinea in un’intervista all’ANSA Maksim Zhorin, terzo comandante della brigata Azov, attualmente operativo nell’Oblast di Kiev.
13.33 – Turchia, non bisogna bruciare i ponti con Mosca
La Turchia e altre nazioni devono ancora parlare con la Russia per aiutare a porre fine alla guerra in Ucraina. Lo ha detto oggi il portavoce presidenziale della Turchia Ibrahim Kalin, citato dal sito della Reuters, aggiungendo che Kiev ha bisogno di più sostegno per difendersi. «Se tutti bruciano i ponti con la Russia, chi parlerà con loro alla fine della giornata?», ha affermato Kalin al forum internazionale di Doha, citato dal Guardian.
13.15 – Macron: “Non avrei usato il termine macellaio, sentirò Putin”
Il presidente francese Emmanuel Macron mette in guardia dal rischio di un’escalationverbale con Mosca, un’escalation aggravata -fa intendere- dalle parole del presidente Usa, Joe Biden, che ha definito il capo del Cremlino, Vladimir Putin, un «macellaio» per la sua invasione dell’Ucraina. Macron ha detto all’emittente France 3 che punta prima a «raggiungere un cessate il fuoco e poi il ritiro totale delle truppe russe con la diplomazia. Ma se vogliamo farlo -ha detto- non possiamo intensificare nè le parole nè le azioni: parlerò con Putin».
13.00 – Fmi avverte, crisi potrebbe scatenare rivolte sociali
La direttrice del Fondo monetario internazionale (Fmi), Kristalina Georgieva, intervenendo al Forum di Doha ha avvertito che il colpo economico globale derivante dalla guerra della Russia in Ucraina potrebbe alimentare rivolte in Medioriente e altrove. L’invasione della Russia e le conseguenti sanzioni su Mosca hanno costretto i più poveri al mondo a sostenere la peggiore delle crisi, dovendo fare i conti con costi più alti del cibo e meno posti di lavoro, ha sottolineato Georgieva, alludendo al fatto che la situazione attuale ricorda la fase precedente le rivolte del 2011 note come Primavera araba, quando l’aumento dei prezzi del pane alimentò le proteste anti-governative in tutto il Medioriente. «Quando i prezzi salgono e le persone povere non possono dar da mangiare alle loro famiglie scenderanno per le strade», ha detto. E ancora: «Una cosa che sappiamo dei problemi in un posto è che viaggiano, non restano lì».
12.53 – Blinken, nessuna strategia per un cambio di regime a Mosca
Gli Stati Uniti non hanno alcuna strategia per un cambio di regime in Russia: lo ha detto il segretario di Stato Antony Blinken in Israele dopo che ieri Joe Biden ha affermato che il leader russo Vladimir Putin «non può rimanere al potere. Penso che il presidente e la Casa Bianca ieri sera abbiano sottolineato semplicemente che Putin non può avere il potere di fare una guerra o impegnarsi in un’aggressione contro l’Ucraina o contro chiunque altro», ha detto dopo che già ieri sera la Casa Bianca aveva precisato le parole di Biden. «Come ci avete sentito dire ripetutamente, non abbiamo una strategia per un cambio di regime a Mosca».
Dagli altoparlanti della stazione di Vilnius parte annuncio contro Putin diretto ai passeggeri del treno Mosca-Kaliningrad
12.37 – Capo staff Zelensky: “Non ci saranno compromessi su integrità territoriale”
«La nostra intelligence riferisce che la Russia vorrebbe imporci il cosiddetto scenario ‘coreano’, con cui vogliono catturare l’est e il sud dell’Ucraina e imporre una linea di demarcazione tra i territori occupati e quelli non occupati». Lo scrive su Telegram Andriy Yermak, capo dello staff del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, pubblicando i video di manifestazioni di protesta contro gli occupanti russi a Kakhovka e Kherson. “Per l’Ucraina non possono esserci scenari, né compromessi in materia di integrità territoriale e sovranità. Il popolo ucraino e l’esercito non permetteranno alla Russia di occupare i nostri territori», scrive il capo dell’ufficio di Zelensky.
12.26 – Papa: guerra bestiale, atto barbaro e sacrilego
l Papa torna all’Angelus a pregare per la fine della guerra in Ucraina. Ha parlato della «bestialità della guerra, atto barbaro e sacrilego». «La guerra non può essere qualcosa di inevitabile», ha sottolineato il Pontefice.
12.25 – Sean Penn: “Boicottare gli Oscar se Zelensky non parlerà”
Se il presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky non sarà invitato agli Oscar o non gli sarà consentito di parlare, «mi auguro che ci sia un boicottaggio e un abbandono della cerimonia». È quanto ha dichiarato l’attore e regista Sean Penn nel corso di un’intervista con la Cnn. L’attore e regista, vincitore di ben due statuette nel corso della sua carriera, ha provato in prima persona le conseguenze del conflitto in Ucraina: nel momento dello scoppio del conflitto, Penn si trovava infatti proprio nel Paese per girare un documentario, e per mettersi in salvo ha dovuto raggiungere a piedi il confine con la Polonia. Ancora non è noto se il premier dell’Ucraina Zelensky sarà presente in collegamento virtuale alla cerimonia degli Oscar, in programma stanotte a partire dalle 2.00 ora italiana. Le trattative per la sua presenza, secondo i rumors, sarebbero però in corso.
12.15 – Ucraina, cerca di entrare metropolitana Kiev con granata: arrestato
La polizia di Kiev ha arrestato un uomo che cercava di entrare in una stazione della metropolitana di Kiev con una granata e numerose munizioni: lo ha reso noto la polizia della capitale sulla sua pagina Facebook, riporta l’agenzia di stampa ucraina Unian. Gli agenti hanno fermato l’uomo per un controllo e hanno trovato nella sua borsa una granata F-1, una miccia e 76 proiettili. Ora rischia fino a sette anni di carcere.
12.13 – Ucraina, 30 bombardamenti nella regione di Kiev in 24 ore
Oltre 30 bombardamenti di complessi residenziali e infrastrutture nella regione di Kiev sono stati registrati nelle ultime 24 ore. Lo ha reso noto l’amministrazione militare regionale di Kiev su Telegram, citato dall’agenzia Unian. «Durante l’intero periodo della guerra, distruzioni sono state registrate in 34 delle 69 comunità della regione di Kiev, ovvero il 49,2 per cento. In totale, più di 500 obiettivi», dice la nota dell’amministrazione.
12.00 – Intelligence Kiev, “Putin punta a scenario coreano”
Il generale Kirill Budanov, capo del servizio di intelligence ucraino, ha detto che, visto che la Russia ha capito che non può conquistare l’intero Paese, il presidente Vladimir Putin, potrebbe lavorare su uno «scenario coreano», creare «la Corea del Sud e del Nord in Ucraina». Nella nota Budanov ha preannunciato però che l’Ucraina lancerà presto la guerriglia nel territorio occupato dalla Russia.
11.57 – Sostituito il personale della centrale di Chernobyl
La centrale nucleare di Chernobyl, occupata dai militari russi, è riuscita a far ruotare il personale ucraino tenuto in ostaggio dagli occupanti Lo ha detto il sindaco di Slavutych Yuriy Fomichev in tv, citato da Ukrainian Pravda. In precedenza l’agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea) aveva espresso preoccupazione per i lavoratori della centrale dopo che i militari russi hanno preso ieri la vicina cittadina di Slavutych, dove molti dei dipendenti della centrale vivono. In particolare il direttore dell’Aiea Rafael Mariano Grossi, si è detto preoccupato per il fatto che i lavoratori possano staccare, rispettare i turni e tornare a casa a Slavutych per riposare.
11.50 – Ucraina, ex diplomatico Usa: “Parole di Biden pericolose”
Le parole pronunciate ieri a Varsavia dal presidente Joe Biden hanno reso la situazione «più pericolosa». È il giudizio di Richard Haass, uno dei veterani della diplomazia Usa, che in un tweet pubblicato oggi sostiene che i commenti di Biden su Vladimir Putin, che «non può rimanere al potere», «hanno reso una situazione difficile più difficile e una situazione pericolosa più pericolosa». Dopo le parole di Biden, la Casa Bianca si era ieri affrettata a chiarire che Washington non aspira ad un cambio di regime a Mosca.
11.45 – Ucraina: i proventi della vodka di Chernobyl ai rifugiati
Una società che produce Atomik, una vodka fatta nella zona di esclusione di Chernobyl, sta per presentare due nuove bevande premium e donerà i profitti ai rifugiati dell’Ucraina. Lo riporta la Bbc. La mossa arriva mentre le truppe russe occupano la terra dove la frutta viene coltivata e raccolta per produrre liquori. Gli scienziati che hanno creato il progetto Atomik hanno studiato le coltivazioni nella zona di esclusione di Chernobyl per 30 anni. Il loro lavoro ha consentito ai residenti che vivono sui terreni contaminati di distillare frutta leggermente radioattiva fino ad ottenere uno spirito che non è più radioattivo di qualsiasi altro.
11.30 – Blinken: non puntiamo a cambio regime Russia, decisione spetta al popolo
Tornando poi sulle parole di Biden, Blinken ha detto che nelle parole del presidente Usa il punto era che «Putin non può avere il potere di fare la guerra o intraprendere un’aggressione contro l’Ucraina o chiunque altro». «Penso che il presidente, la Casa Bianca, ieri sera abbiano sottolineato che, semplicemente, al presidente Putin non può essere assegnato il potere di fare una guerra o impegnarsi in un’aggressione contro l’Ucraina o chiunque altro», ha detto Blinken durante una visita a Gerusalemme. «Come sapete, e come ci avete sentito dire ripetutamente, non abbiamo una strategia di cambio di regime in Russia o altrove». La precisazione arrivano dopo che il presidente Joe Biden, nel discorso a Varsavia, ha detto che il presidente russo Vladimir Putin «non può rimanere al potere».
11.17 – Ucraina, nella regione di Kharkiv liberato il centro abitato di Husarivka
Nella regione di Kharkiv sarebbe stato liberato il centro abitato di Husarivka. Secondo quanto riporta il sito ucraino Nikvesti, circa 60 unità militari russe sarebbero state distrutte e sarebbero state uccisi circa cento soldati del personale effettivo.
11.05 – Ucraina, a Lugansk probabile referendum per annessione alla Russia
Leonid Pasechnik, il leader dell’autoproclamata Repubblica di Lugansk, nell’est dell’Ucraina, che recentemente Mosca ha riconosciuto come indipendente insieme alla Repubblica di Donetsk, ha detto che «in un prossimo futuro» potrebbe essere organizzato un referendum per decidere l’annessione alla Russia. Lo riferiscono le agenzie russe.
10.55 – Ucraina: Urso, Italia esposta a rischio attacchi cyber
«Siamo esposti a rischi cyber, siamo vulnerabili agli attacchi. Sia quelli a fini di estorsione, sia eventuali attacchi a fini terroristici, sia ovviamente agli attacchi degli Stati. Non è un caso che la Russia è il paese più attrezzato agli attacchi cybernetici». Così il presidente del Copasir, Adolfo Urso, a Sky Tg24.
10.54 – Ucraina: Visco, a rischio assetto economico internazionale
“Da oltre un mese l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia sta mettendo a repentaglio l’assetto economico e finanziario internazionale”. Lo ha detto il governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco, intervenendo a ‘Incontri su Economia e Societa’, Disuguaglianze e democrazia. Quale futuro per un capitalismo democratico?’ a cura della societa’ editrice il Mulino e Eur culture per Roma. “L’integrazione dei mercati e la stessa cooperazione multilaterale che ne costituivano due fondamentali pilastri sono oggi, chiaramente, piu’ incerti. Persino la pace nel nostro continente rischia di essere compromessa”, ha aggiunto.
10.48 – Ucraina: Borrell esclude che Putin tagli petrolio e gas a Europa
L’alto rappresentante dell’Ue per la Sicurezza europea, Josep Borrell, ha escluso che il presidente russo Vladimir Putin possa ordinare un taglio delle forniture di petrolio e gas all’Europa come rappresaglia per la dura sanzioni economiche imposte a Mosca in risposta alla sua invasione dell’Ucraina.
La Russia «ha bisogno di vendere petrolio e gas», ha sottolineato Borrell, a margine del Forum di Doha. Il diplomatico spagnolo ha ricordato che Mosca ottiene dalla vendita di idrocarburi «una notevole quantità di risorse finanziarie di cui ha bisogno, perchè le sanzioni hanno bloccato gli asset che della Banca centrale russa nelle banche americane, europee e giapponesi». Borrell ha comunque riconosciuto che Putin è una persona imprevedibile da cui ci si può aspettare di tutto: «Non sono nella testa di Putin e non so cosa farà. Non avrei mai pensato che invadesse, e più che invadere, distruggesse l’Ucraina come sta facendo».
10.44 – Ucraina: Blinken, gli Usa sostengono i tentativi di Bennett
Gli Usa sostengono i tentativi del premier Naftali Benett di riportare la pace in Ucraina. Lo ha detto il segretario di Stato americano Antony Blinken al termine dell’incontro con il ministro degli esteri Yair Lapid. Blinken da stasera parteciperà al ‘Summit del Negev’ dove saranno presenti i ministri degli esteri di Emirati Arabi, Bahrein, Marocco ed Egitto. «Il popolo di Israele si è schierato con l’Ucraina in molte maniere» compresi gli aiuti umanitari, ha spiegato Blinken sottolineando, citato dai media, che il governo di Bennett «ha condannato l’invasione russa» e si è impegnato a non aggirare le sanzioni contro la Russia.
10.05 – Kiev: “Concordati due corridoi umanitari, compresa Mauripol”
Due corridoi umanitari per l’evacuazione dei civili dalle zone di combattimento sono stati concordati per oggi. Lo riferisce la vice premier ucraina Iryna Vereshchuk in un post su Telegram. I corridoi comprendono anche Mariupol, nella regione del Dontetsk, i cui cittadini sotto assedio potranno utilizzare i loro mezzi privati per raggiungere la città di Zaporizhzhia, a circa 250 chilometri di distanza. I civili in fuga da Rubizhne, nel vicino Luhansk, potranno invece raggiungere Bakhmut, a un’ottantina di chilometri di distanza.
10.03 – Kiev, “presto per escludere assalto” capitale
Le autorità ucraine ritengono che sia ancora troppo presto per escludere l’invasione russa di Kiev, ovvero che le truppe di Mosca “rinuncino” a penetrare nella capitale: lo ha detto un consigliere del ministro dell’Interno ucraino, Vadym Denysenko, spiegando che il ruotare delle truppe russe potrebbe anticipare un altro tentativo di Mosca di spingersi in avanti.
9.30 – Mosca, distrutti officine riparazione difesa Leopoli
Il bombardamento russo a Leopoli, avvenuto ieri sabato, ha distrutto le officine di un impianto di riparazione radiofonica, officine che effettuavano le riparazioni e l’ammodernamento dei sistemi missilistici antiaerei Tor e S-125 e i radar per la difesa aerea ucraina. Lo ha riferito in un briefing il maggiore generale Igor Konashenkov, portavoce del ministero della Difesa russo. Le Il bombardamento e’ avvenuto con missili cruise ad alta precisione.
9.25 – Ucraina: Mosca, distrutto magazzino missili difesa aerea Kiev
Il ministero della Difesa russo fa sapere di aver distrutto, con missili cruise a lungo raggio ed ad alta precisione posizionati sul mare, un magazzino di missili S-300 e Buk per la difesa di Kiev, al di fuori della capitale.
09.02 – Kiev, concordati due corridoi umanitari dal Donbass Da Mariupol solo con mezzi propri
Due corridoi umanitari nelle regioni di Donetsk e Lugansk sono stati concordati per oggi (27 marzo). Lo ha reso noto la ministra per la reintegrazione dei territori occupati dell’Ucraina Iryna Vereshchuk durante un briefing citato da Ukrainian Pravda. «Ad oggi sono stati concordati due corridoi umanitari per le regioni di Donetsk e Lugansk: dalla città di Mariupol alla città di Zaporizhia con mezzi propri. Mentre è stata concordata l’evacuazione centralizzata in autobus da Berdyansk a Zaporizhia», ha affermato la ministra aggiungendo che 15 autobus sono in partenza da Zaporizhia su questo tragitto.
08.49 – Kiev, Russi hanno usato bombe a grappolo a est
Le truppe russe hanno usato bombe a grappolo in una zona residenziale di Krasnohorivka, nella regione di Donetsk: lo ha reso noto il ministero dell’Interno su Telegram, secondo quanto riporta l’agenzia di stampa ucraina Unian. «Il nemico ha sparato dai lanciarazzi multipli Tornado-C nel settore residenziale di Krasnohorivka. Le truppe russe hanno usato munizioni a grappolo vietate. Le munizioni sono cadute nelle strade del settore privato», si legge nella nota.
08.25 – Kiev, russi danno fuoco depositi greggio e magazzini
La Russia sta cominciando a distruggere depositi di petrolio e magazzini alimentari: lo denuncia un consigliere del ministro dell’interno ucraino, secondo Reuters.
08.23 – Kiev, 139 bambini sono rimasti uccisi, più di 205 sono stati feriti
Sono 139 i bambini ucraini rimasti uccisi nella guerra dall’inizio dell’invasione russa, secondo le informazioni dell’ufficio del Procuratore generale riportate su Telegram e citate da Ukrinform. Più di 205 sono i bambini feriti.
08.10 – Ucraina: comunità e monasteri abbandonano Patriarcato Mosca E passano alla Chiesa ortodossa indipendente dell’Ucraina
Il leader della Chiesa ortodossa ucraina, il metropolita Epifanio I di Kyiv, ha annunciato su Twitter che decine di comunità e monasteri ucraini sono passati ufficialmente dalla Chiesa ortodossa ucraina (Patriarcato di Mosca) alla Chiesa ortodossa indipendente dell’Ucraina dall’inizio dell’invasione su larga scala della Russia in Ucraina. Lo riferisce The Kyiv Independent.
07.59 – Gb, russi cercano di accerchiare forze ucraine a est
Le forze russe cercano di accerchiare quelle ucraine davanti alle regioni separatiste nell’est del Paese: lo ha reso noto in un tweet il ministero della Difesa britannico nel suo rapporto di intelligence quotidiano sulla guerra in Ucraina. Allo stesso tempo i soldati russi stanno avanzando da Kharkiv a nord e da Mariupol a sud, ma il campo di battaglia nell’Ucraina settentrionale «rimane in gran parte statico con i contrattacchi ucraini locali che ostacolano i tentativi russi di riorganizzare le loro forze».
07.38 –Vereshchuk: 40mila ucraini portati in territorio russo
Gli invasori russi hanno evacuato 40.000 ucraini dalle zone di guerra: vengono portati nei territori occupati o direttamente in Russia. Lo ha detto la ministra ucraina per la Reintegrazione dei territori occupati Iryna Vereshchuk.
07.30 – Sindaco di Mariupol: “I russi vogliono cancellarla dalla faccia della terra”
Il sindaco di Mariupol, Vadym Boichenko, accusa la Russia di cercare di “cancellare” questa città ucraina assediata “dalla faccia della terra”. In dichiarazioni all’agenzia ucraina Unian ha puntato il dito contro i militari russi per “azioni spietate” contro gli abitanti della città. “Non hanno ordini di proteggere nessuno – ha detto – Il loro compito è semplicemente cancellare la città dalla faccia della terra, anche i suoi abitanti”. E’ genocidio, ha incalzato, “non ci può essere altra definizione”. Mariupol resta ucraina “e i nostri soldati stanno facendo di tutto per far sì che sia così anche in futuro”, ha proseguito, pur ammettendo che alcune aree della città sono sotto controllo russo. “La città è circondata – ha affermato – Si stringe il cerchio”. Il futuro di Mariupol? “Sarà il tempo a dirlo”. Le autorità locali hanno denunciato di recente l’uccisione di 2.187 civili dall’inizio della guerra e Boichenko ha commentato: “Posso dire che ora il bilancio è notevolmente più alto”.
06.28 – Forze Kiev hanno ripreso alcune città “Da sud-est a nord”
Fonti di stampa segnalano che le forze ucraine hanno recuperato terreno sul campo, riprendendo il controllo anche di alcuni centri urbani. Secondo il Kyiv Independent le due cittadine di Poltavka e Malynivka, nella regione sudorientale di Zaporizhzhia, è stata liberata,m mentre precedentemente aveva reso noto che i militari di Kiev avevano ripreso la città di Trostyanets, nella regione settentrionale di Sumy. Intanto la Cnn riferisce di avere verificato diversi video che mostrano le truppe ucraine nuovamente in controllo di diversi villagtgi nella regione di Sumy, oltre a Vilkhivka, un centro a 32 Km dalla frontiera con la Russia nel nord-est.
04.55 – Il sindaco di Leopoli: “L’attacco a noi è stato un messaggio per Biden”
Leopoli sotto l’attacco dei razzi russi nelle scorse ore un messaggio che Mosca a voluto far arrivare al presidente degli Stati Uniti Joe Biden. Ne è convinto ol sindaco della città nell’ovest dell’Ucraina fino ad ora pressochè risparmiata dall’offensiva, Andriy Sadovy, riferisce la Bbc. «Con questo attacco gli aggressori mandano i loro saluti al presidente Biden che si trova in Polonia – ha detto –. Leopoli è a soli 70km dalla fronttiera polacca e credo che il mondo debba capire che la minaccia è molto molto seria».
04.45 – Kiev: ucciso vicino a Kherson un altro generale russo, sarebbe il settimo
Il gennerale russo Yakov Rezantsev è stato ucciso in un attacco vicino alla città meridionale ucraina di Kherson. Lo riferisce il ministero ucraino della Difesa citato dalla Bbc. Secondo una fonte occidentale si tratterebbe del settimo generale dell’esercito russo rimasto ucciso in Ucraina.
03.45 – Agenzia per l’energia atomica: preoccupati per i lavoratori delle centrale di Chernobyl
Il direttore generale dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica, Rafael Grossi, ha espresso «preoccupazione» per i lavoratori alla centrale nucleare di Chernobyl dopo che le forze russe hanno preso il controllo di Slavutych, dove molti di loro vivono. Il capo dell’Aiea ha fatto riferimento alla «capacità del personale di Chernobyl di ruotare regolarmente e tornare alle proprie case nella vicina città di Slavutych per riposare. Non c’è stata rotazione del personale presso la centrale nucleare per quasi una settimana, ha riferito l’ente regolatore» ucraino. «Non ci sono informazioni su quando o se ci sarà un nuovo cambio di turno di lavoro, ha riferito», ha continuato Grossi.
03.40 – Musk: “Putin è più ricco di me”
«Ritengo che Putin sia significativamente più ricco di me». Lo afferma Elon Musk in un’intervista a Business Insider. Dicendo «sorpreso» dal fatto che «ai nostri tempi» ci sia ancora un guerra, il miliardario visionario spiega come a suo avviso il «governo americano abbia fatto» per l’Ucraina «più di quanto la gente possa realizzare. Non possiamo lasciare che Putin si prenda l’Ucraina». Sul fronte dell’energia Musk osserva come il nucleare è in questo momento centrale perché è il modo più veloce di produrla. «Voglio essere chiaro. Non solo non si devono chiudere gli impianti nucleari, ma devono essere riaperti quelli che sono già chiusi», osserva Musk.
03.30 – Trump: “Obama ha dato via la Crimea, ora Biden l’intera Ucraina”
«Obama ha dato via la Crimea, io non ha dato via nulla, e ora Biden sta dando via l’intera Ucraina». Lo ha affermato l’ex presidente americano Donald Trump a un comizio a Commerce, in Georgia.
03.00 – Kuleba: “Nessuna obiezione al trasferimento dei caccia, ora sta ai polacchi”
Gli Stati Uniti «non hanno obiezioni al trasferimento di caccia» all’Ucraina, attraverso la Polonia, per combattere le forze russe. Lo ha affermato il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, precisando che secondo Kiev, «la palla sta ora ai polacchi». «Esamineremo ulteriormente la questione nelle nostre conversazioni con i colleghi polacchi».
01.45 – Kiev: nuovo raid a Boyaka, un bambino tra i 4 feriti
L’ufficio del procuratore in Ucraina segnala un nuovo attacco russo nei pressi di Kiev nelle scorse ore, in cui quattro persone sono state ferite, compreso un bambino. Lo riferisce il Kyiv Independent. Il raid ha colpito la cittadina di Boyarka, a circa 20km a sud-est della capitale ucraina.
01.20 – Biden: “Inviate all’Ucraina armi per centinaia di milioni di dollari”
«Nell’anno prima dell’invasione, l’America ha inviato 650 milioni di dollari in armi all’Ucraina, e da allora ci siamo impegnati per altri 1,35 miliardi di dollari». Lo ha scritto su Twitter il presidente americano, Joe Biden. «Grazie al coraggio del popolo ucraino, l’equipaggiamento che abbiamo inviato loro e’ stato usato per un effetto devastante» contro le forze russe.
00.50 – Onu: almeno 1.104 civili uccisi
Dall’inizio dell’invasione russa dell’Ucraina, almeno 1.104 civili sono stati uccisi. Lo ha riferito l’Onu, precisando che nel bilancio sono compresi 15 ragazze, 30 ragazzi cosi’ come 51 bambini.
00.10 – Intelligence britannica: “Bombe e missili su tutta l’Ucraina”
«Le forze aeree e missilistiche russe continuano a colpire obiettivi in tutta l’Ucraina, inclusi molti obiettivi in aree civili densamente popolate». È quanto si legge nell’ultimo aggiornamento sulla situazione in Ucraina dell’intelligence del ministero della Difesa britannico. «La Russia continua a fare affidamento su munizioni “stand-off” lanciate dallo spazio aereo russo, con l’obiettivo ridurre l’esposizione dei propri aerei alle forze di difesa aerea ucraine», prosegue l’analisi di Londra. Gli Stati Uniti – prosegue l’aggiornamento – segnalano tassi di fallimento fino al 60% e questo «aggraverà il problema russo di scorte sempre più limitate costringendole a tornare a missili meno sofisticati o ad accettare maggiori rischi per i loro aerei.
Finita la prima fase dell’attacco all’Ucraina: cosa aspettarsi da Putin tra Donbass e la pace del 9 maggio
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