Ven. Ott 25th, 2024

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di Lorenzo Cremonesi, Andrea Nicastro, Marta Serafini e Redazione Online

Le notizie minuto per minuto sulla guerra di sabato 19 marzo: la Russia dice di aver usato missili ipersonici contro l’UCraina. Il ministero della Difesa britannico: «Mosca è stata sorpresa dalla resistenza ucraina, ora è passata a una guerra di logoramento». Il presidente ucraino chiede «colloqui di pace sinceri», gelo del Cremlino

La guerra è al 24esimo giorno, e Mosca dice di aver utilizzato per la prima volta missili ipersonici contro l’Ucraina.
• Si combatte nel centro di Mariupol, porto strategico sul Mar d’Azov: le truppe russe hanno fatto il loro ingresso in città. Kiev, nonostante le bombe, resiste all’assalto, come racconta al Corriere il sindaco Vitali Klitschko. Lo scenario inquietante (e sanguinoso) del ministero della Difesa britannico: «Mosca ha cambiato tattica ed è passata a una guerra di logoramento».
• Le trattative tra le delegazioni sono in stallo: Kiev ha smentito la dichiarazione russa in cui si parlava di parti vicine sulla neutralità; Zelensky ha lanciato un appello a Putin, ma la risposta è stata gelida.
• Ieri Putin si è autocelebrato tenendo un discorso allo stadio Luzniki di Mosca
, nell’ottavo anniversario dell’annessione della Crimea.
Durante la telefonata con il presidente americano Joe Biden il capo di stato cinese Xi Jinping ha detto chiaramente che «Un conflitto tra Stati non è nell’interesse di nessuno». Ma Pechino non farà da mediatore.

Ore 10.13 – In 400 evacuati da Mariupol nelle ultime 24 ore

Circa 400 persone, compresi 89 bambini, sono state evacuate da Mariupol nelle ultime 24 ore. Lo ha reso noto oggi il quartier generale della difesa territoriale della Repubblica popolare di Donetsk (DPR). «Un totale di 389 persone, inclusi 89 bambini, sono state evacuate da Mariupol a Bezymenne nel distretto di Novoazovsk nel periodo compreso tra le 8:00 dell’11 marzo e le 8:00 del 18 marzo», si legge in una nota diffusa dall’Interfax. Dal 5 marzo sono 2.500 le persone evacuate da Mariupol, città sulla sponda settentrionale del Mar d’Azov, che prima dell’accerchiamento russo contava una popolazione di circa 400.000 persone.

Ore 10.06 – Coprifuoco di 38 ore a Zaporizhzhia

Nella città ucraina di Zaporizhzhia è stato introdotto un coprifuoco di 38 ore a partire dalle 14:00 Gmt (le 15 italiane) di oggi. Lo ha annunciato il vicesindaco Anatoliy Kurtiev.

Ore 9.30 – Come funzionano i missili ipersonici russi, e perché sono stati usati?

I missili che la Russia sostiene di aver utilizzato contro l’Ucraina sono di tipo ipersonico: viaggiano 10 volte più veloci del suono, hanno un raggio d’azione di 2 mila chilometri, possono essere dotati di cariche nucleari, sono estremamente difficili da intercettare e molto «manovrabili». Come funzionano? E perché sono stati utilizzati ora in Ucraina? Qui l’analisi completa di Guido Olimpio.

(Nei mesi scorsi la notizia che la Cina avesse testato un missile ipersonico aveva sorpreso gli analisti militari statunitensi: l’evoluzione dello scenario ucraino lascia capire bene il perché)

Ore 8.25 – La Russia «ha usato missili ipersonici» contro l’Ucraina

Mosca ha annunciato di aver utilizzato missili ipersonici Kinzhal contro un deposito di armi sotterraneo nella regione sud-occidentale di Ivano-Frankivsk. Si tratterebbe di uno dei primi utilizzo di missili ipersonici in un conflitto; l’agenzia Ria Novosti sostiene comunque che si tratti della prima volta che simili missili sono stati usati nella guerra in Ucraina.

Le forze armate russe «hanno distrutto un grande magazzino sotterraneo di missili e munizioni aeronautiche delle truppe ucraine nel villaggio di Delyatyn, nella regione di Ivano-Frankivsk, utilizzando il sistema missilistico dell’aviazione Kinzhal con missili aerobalistici ipersonici», si legge nella nota del rappresentante ufficiale del ministero della Difesa russo, il maggiore generale Igor Konashenkov.

Secondo l’agenzia russa Interfax, Mosca ha annunciato anche di aver distrutto i sistemi radio e di riconoscimento vicino alla città di Odessa.

Nei giorni scorsi erano apparse notizie relative all’utilizzo, da parte di Mosca, di armi a grappolo e termobariche.

Ore 8.00 – Distrutta l’acciaieria di Mariupol, una delle più grandi d’Europa
La situazione a Mariupol è «catastrofica», spiega il consigliere del ministro degli Affari interni Vadym Denisenko. Non solo per i combattimenti in corso, ma anche perché è stata distrutta l’acciaieria di Azovstal: «Sulla base dei dati disponibili, possiamo dire che ha abbiamo perso questo colosso economico, uno dei più grandi impianti in Europa è andato distrutto».

Ore 7.45 – La Russia «è stata costretta a cambiare tattica», dice l’intelligence britannica

L’intelligence militare del governo britannico ha pubblicato il suo punto sulla guerra in Ucraina: e come sempre rappresenta un punto di vista estremamente interessante per capire che cosa stia succedendo sul terreno.

Ebbene: perché il ministero della Difesa di Londra ritiene che Mosca non sia finora riuscita a ottenere i suoi obiettivi originali, che sia stata «sorpresa dalla forza e dalla caparbietà della resistenza ucraina», ma soprattutto che — ed è un passaggio inquietante — è stata costretta a cambiare il suo approccio, spostandosi verso una «guerra di logoramento». Questo, con ogni probabilità, comporterà «l’uso indiscriminato di bombardamenti, il che aumenterà il numero di vittime civili, la devastazione delle infrastrutture civili ucraina, e la crisi umanitaria».

Sempre secondo il ministero della Difesa britannico, «Putin ha stretto il suo controllo sui media», cercando di «oscurare l’alto numero di vittime» tra le file russe.

Ore 7.40 – Quanti sono i morti in questa guerra?

I civili morti dall’inizio della guerra sono «almeno 816», e 1.133 i feriti. Ma queste sono solo le vittime che le agenzie Onu hanno potuto verificare direttamente: e come scrive Marta Serafini qui, si pensa che la cifra reale sia di gran lunga superiore.

Gli attacchi a ospedali e strutture sanitarie sono stati 43.

Gli sfollati all’interno del Paese sono 6 milioni e mezzo, i profughi all’estero 3,2 milioni: e sono cifre spaventose.

Ore 7.25 – La Cina non medierà, tra Ucraina e Russia
(Gianluca Mercuri) Il presidente americano Joe Biden e quello cinese Xi Jinping si sono parlati per quasi due ore, ieri. Una durata che può significare un dialogo costruttivo, ma anche «che non si riesce a trovare una grammatica comune» e «si continua a girare in tondo attorno ai problemi», come ha detto un ex consigliere di Trump a Giuseppe Sarcina.

Xi ha detto che «Stati Uniti e Cina hanno responsabilità internazionali per compiere gli sforzi per la pace e la tranquillità nel mondo» e la sua tv di Stato ha commentato che «un conflitto e uno scontro tra Stati non è nell’interesse di nessuno».

Ma rivelandogli un proverbio mandarino — «Spetta a chi ha messo il sonaglio al collo della tigre il compito di toglierlo» — il leader cinese ha fatto capire a Biden che non sarà Pechino a mediare, e quindi, spiega Guido Santevecchi, che «devono essere Stati Uniti e Nato a discutere con la Russia per risolvere la crisi».

Servirà tempo per capire se gli americani otterranno quello che cercano: l’impegno cinese a non aiutare i russi militarmente, e a non soccorrerli troppo economicamente.

Federico Rampini non ci crede molto
: se da una parte Xi «non ha interesse ad appiattirsi sulle dissennate azioni di Putin», e non gli conviene il caos economico globale, dall’altra «non vuole tradire Putin», con cui ha troppe cose in comune, a cominciare dalla ricerca di «un ordine mondiale alternativo». In cui l’egemonia passi da Washington a Pechino. Rampini: «Xi Jinping ha creduto che un attacco nel cuore dell’Europa avrebbe messo a nudo tutte le debolezze dell’Occidente, i suoi dubbi, la sua indecisione. Finora l’Occidente gli ha dato torto, ma i bilanci si fanno nel lungo periodo. Questa leadership cinese è convinta di avere il tempo dalla sua».

Ma sbaglia, dice Fareed Zakaria, l’analista americano intervistato da Paolo Valentino: «Pensiamo sempre che i cinesi si muovano in modo intelligente, saggio, giochino sui tempi lunghi, ma in politica estera hanno fatto molti errori e la loro attuale situazione con la Russia sembra un altro errore di calcolo: sono legati a un partner che porta più costi che benefici».

Ore 7.20 – Le parole del sindaco di Kiev, il pugile Vitali Klitschko, al Corriere

(Lorenzo Cremonesi, inviato a Kiev) «Noi ucraini siamo pronti per fermare l’avanzata russa. Li abbiamo già bloccati alle porte di Kiev. Ma sappiamo che Putin intende catturare la nostra città, era il suo piano originario dal primo giorno di guerra e certamente proverà ancora. Non abbassiamo la guardia e abbiamo bisogno del vostro aiuto, la nostra battaglia è anche la vostra».

Il sindaco Vitali Klitschko non smentisce il suo passato di pugile professionista abituato a vincere: un lottatore di razza. Tre giorni fa lo avevamo incontrato di fronte ai palazzi della sua città danneggiati dai proiettili russi mentre infondeva coraggio agli abitanti. A 51 anni mantiene il fisico asciutto dello sportivo che continua ad allenarsi. Ieri ci ha parlato a lungo ben contento di rivolgersi ad un giornale europeo. (Qui l’intervista integrale)

Ore 7.10 – Le «purghe» di Putin
Prima è toccato ai servizi segreti, «colpevoli» di non aver dato le notizie giuste su quello che l’esercito russo si sarebbe trovato di fronte in Ucraina. Ora alla Guardia nazionale, Rosgvardia, che avrebbe subìto perdite eccessive e non avrebbe svolto i suoi compiti di sorveglianza sulle località occupate durante quella che in Russia si chiama «Operazione militare speciale».

Fabrizio Dragosei racconta qui delle epurazioni volute da Putin: dopo quella su due agenti dell’Fsb, principale successore del Kgb, giovedì è arrivata la notizia del siluramento di Roman Gavrilov, vice comandante della Rosgvardia ed ex addetto della sicurezza dei capi di Stato russi.

Ore 7.00 – Il messaggio di Zelensky
Mentre la situazione dei negoziati sembra ancora bloccata, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha postato un nuovo video messaggio su Facebook. Nel messaggio, Zelensky ha chiesto «colloqui significativi di pace e sicurezza», «senza indugio», con Mosca.

«Questa è l’unica possibilità per la Russia di ridurre i danni causati dai propri errori», sulla scia della sua invasione, ha detto Zelensky. «È tempo di incontrarsi, è tempo di parlare, è tempo di ripristinare l’integrità territoriale e la giustizia per l’Ucraina. Altrimenti, le perdite della Russia saranno tali che il Paese impiegherà diverse generazioni per riprendersi».

«Abbiamo sempre insistito sui negoziati», ha detto il presidente ucraino, «abbiamo sempre proposto dialogo e soluzioni per la pace. Non solo durante i 23 giorni di invasione».

Il presidente ha aggiunto che fino ad oggi 180.000 ucraini sono stati salvati attraverso i corridoi umanitari e che sette sono proseguiti anche ieri. Ma ha anche accusato Mosca di continuare a bloccare la fornitura di aiuti umanitari alle città assediate «nella maggior parte delle aree». «Questa è una tattica totalmente deliberata. Hanno un chiaro ordine di fare assolutamente di tutto per favorire la catastrofe umanitaria nelle nostre città, un “argomento” per consentire agli ucraini di collaborare con gli occupanti. Questo è un crimine di guerra».

Ore 01.51 – Mosca, niente incontro Putin-Zelensky senza testo trattato

In una gelida risposta al videomessaggio di Zelensky della notte, Mosca ha detto che il testo di un possibile trattato tra Russia e Ucraina deve essere approvato prima ancora di menzionare la possibilità di un incontro tra i presidenti di Russia e Ucraina, Vladimir Putin e Vladimir Zelensky.

Lo ha affermato il capo negoziatore russo, Vladimir Medinsky, citato dalla Tass. «Non sono assolutamente pronto a commentare in merito. Posso solo dire che prima ancora di menzionare una riunione dei due leader, le delegazioni di negoziatori devono preparare e concordare il testo di un trattato. Successivamente, il testo dovrebbe essere siglato dai ministri degli Esteri e approvato dai governi».

Ore 23.17 – Lavrov elogia Fox news: «unica tv indipendente in Usa»

Il ministro degli Esteri russi Serghei Lavrov ha elogiato Fox news per la sua copertura dell’invasione dell’Ucraina. «Conosciamo i modi e i trucchetti che vengono utilizzati dai paesi occidentali per manipolare i media, abbiamo capito molto tempo fa che non esistono media occidentali indipendenti», ha detto Lavrov, parlando in inglese in un’intervista al canale statale Russia Today. «Negli Stati Uniti ad esempio, solo Fox news sta cercando di offrire un punto di vista alternativo», ha sottolineato Lavrov. All’inizio dell’invasione dell’Ucraina da parte della Russia, dopo la prima ondata di sanzioni da parte dell’amministrazione Biden, uno degli anchor di punta del canale di destra americano, il filorusso Tucker Carlson, aveva sminuito l’aggressione di Mosca invitando gli americani a chiedersi: «Perché odiano Putin?».

Ore 22.50 – Biden a Xi, timore Mosca usi falso pretesto armi chimiche

Il presidente americano Joe Biden ha espresso a Xi Jinping «le preoccupazioni degli Stati Uniti che le false informazioni diffuse da Mosca sulla presenza di armi chimiche in Ucraina possano essere sfruttate come pretesto per un’operazione. E ha anche espresso la preoccupazione per la eco che queste fake news possano avere». Lo ha rivelato un alto funzionario della Casa Bianca a proposito del colloquio tra i due leader. La Cina in queste settimane è stata accusata dagli Usa di contribuire alla diffusione della propaganda della Russia.

19 marzo 2022 (modifica il 19 marzo 2022 | 10:17)

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