Ven. Nov 22nd, 2024

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di Lorenzo Cremonesi, Andrea Nicastro, Marta Serafini, Giusi Fasano, Paolo Foschi

Le notizie di mercoled 30 marzo sulla guerra minuto per minuto: per il Cremlino nessuna svolta dai negoziati. Sono oltre 4 milioni i rifugiati dall’inizio dell’invasione

• Siamo arrivati al 35esimo giorno di guerra.
• Nelle prossime ore previsto un colloquio telefonico tra Draghi e Putin.
• Forte tensione nel governo italiano sul Dl Ucraina, oggi in Aula al Senato: ieri c’ stato un lungo e teso confronto tra Draghi e Conte, e non chiaro se i 5 Stelle daranno il loro appoggio all’aumento delle spese militari al 2% del Pil come promesso dall’Italia ai partner della Nato.
• Anche in Germania scattato il preallarme per le forniture di gas.
• Nella giornata di ieri, marted 29 marzo, si concluso il quarto round dei colloqui tra Mosca e Kiev a Istanbul, ma la Russia ha continuato a bombardare. Gli Stati Uniti e la Gran Bretagna non si fidano di Putin e temono che i colloqui siano una truffa.

Ore 12.12- Cremlino: dai negoziati nessuna svolta
Il Cremlino, all’indomani dei negoziati in Turchia, fa sapere che niente di promettente n alcuna svolta sono emersi dai colloqui russo-ucraini. positivo che la parte ucraina abbia almeno iniziato a formulare concretamente e mettere su carta le proposte — ha dichiarato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov —. C’ ancora un lavoro molto, molto lungo da fare. A dare maggiori dettagli ai media sui risultati dei negoziati sar oggi il capo della delegazione russa Vladimir Medinsky. Nel frattempo, la Russia sta prendendo in considerazione l’idea di ampliare la lista dei beni esportati da pagare in rubli, secondo quanto riporta la Tass, includendo anche grano e greggio.

Ore 11.47 – Pi di 30 bombardamenti nella regione di Kiev

Nella regione di Kiev la scorsa notte le truppe russe hanno effettuato pi di 30 bombardamenti contro complessi residenziali e infrastrutture sociali. Lo ha riferito l’amministrazione militare regionale di Kiev su Telegram, citato da Unian. L’esercito russo ha lanciato missili e bombe cercando di distruggere le infrastrutture e le aree residenziali in violazione del diritto umanitario internazionale. Aggiungendo: Gli occupanti russi continuano a terrorizzare la popolazione locale.

Ore 11.41 – Cina: felici del dialogo e del negoziato Mosca-Kiev

La Cina ha fatto del suo meglio per la pace e continuer a svolgere un ruolo costruttivo nel promuovere a modo suo l’attenzione sulla situazione in Ucraina ed felice di vedere il dialogo e il negoziato tra Russia e Ucraina: la risposta del portavoce del ministero degli Esteri Wang Wenbin sulla disponibilit di Pechino ad avere un ruolo di garante di una ipotetica tregua all’indomani del round di colloqui in Turchia.

Ore 11.20 – Di Maio: nelle prossime ore colloquio Draghi-Putin

Nelle prossime ore il premier Mario Draghi sentir il presidente Putin, ha detto il ministro degli Esteri Luigi Di Maio, a Berlino. E sui negoziati di ieri in Turchia ha precisato: Prendiamo atto dei passi diplomatici compiuti. Valuteremo gli annunci russi dai fatti. Non bisogna creare false illusioni.

Ore 10.55 – Onu, oltre 4 milioni di rifugiati dall’inizio dell’invasione

Sono pi di 4 milioni i rifugiati che sono fuggiti dall’Ucraina da quando iniziata l’invasione russa. Lo fa sapere l’agenzia per i rifugiati delle Nazioni Unite (Unhcr), secondo la quale sono 4,02 milioni le persone che hanno lasciato il Paese. Considerando che l’Ucraina ha una popolazione di circa 44 milioni di persone, significa che scappata circa una persona su 11.

Ore 10.45 – La Polonia punta a stop import petrolio russo entro l’anno

La Polonia far di tutto per interrompere l’importazione di petrolio dalla Russia entro la fine di quest’anno e spera di arrivare entro aprile-maggio a un completo abbandono del carbone russo in quello che rappresenta il pi radicale piano di indipendenza energetica dalla Russia in Europa. Lo ha detto il premier polacco Mateusz Morawiecki in una conferenza stampa a Varsavia.

Ore 10.34 – Sala: sulle spese militari sto con Draghi al 101%
Sull’aumento delle spese militari sto dalla parte di Draghi al 101% e non aggiungo altro per non fare polemica, ha affermato il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, alla partenza di un convoglio di aiuti umanitari diretto in Polonia, sulle tensioni nella maggioranza di governo in vista del voto in Parlamento sull’aumento delle spese militari.

Ore 10.15 – Evacuazione forzata del reparto maternit Mariupol in Russia

La citt di Mariupol ha denunciato l’evacuazione forzata in Russia dell’intero reparto maternit di un ospedale di Mariupol. Lo scrive il sindaco della citt assediata su Telegram: Pi di 70 persone, donne e personale medico del reparto maternit numero due del distretto della riva sinistra di Mariupol sono stati presi con la forza dagli occupanti.

Ore 10.08 – Papa: si fermi questa guerra mostruosa e selvaggia

Il Papa, al termine dell’udienza generale ha rivolto un saluto affettuoso ai bambini ucraini, ospitati dalla Fondazione Aiutiamoli a vivere, dall’associazione Puer e dall’ambasciata di Ucraina presso la Santa Sede. E con questo saluto ai bambini torniamo a pensare a questa mostruosit della guerra e rinnoviamo le preghiere perch si fermi questa crudelt selvaggia che la guerra, ha detto Papa Francesco.

Ore 10.05 – I sospetti degli Stati Uniti sulla Cina

Gli Stati Uniti continuano a nutrire forti sospetti sul ruolo della Cina nella guerra tra la Russia e l’Ucraina. Nelle scorse settimane, dopo la pubblicazione dei primi retroscena che parlavano della possibilit che Pechino fornisse armi a Mosca, il presidente statunitense Joe Biden e quello cinese Xi Jinping si sono parlati, senza riuscire, evidentemente, a fugare i dubbi. La Cina — che non ha aderito alle sanzioni contro la Russia decise dall’Occidente — continua a bollare le notizie di eventuali forniture militari alla Russia come falsit: ma il Pentagono — scrive qui Giuseppe Sarcina, da Washington — teme che Pechino stia rifornendo Mosca di pezzi di ricambio e munizioni.

Ore 10.01 – Il governatore di Chernihiv: Nessuna tregua negli attacchi russi. La citt stata bombardata per tutta la notte

Non c’ stata alcuna tregua degli attacchi russi su Chernihiv nonostante la promessa fatta ieri durante i negoziati in Turchia di ridurre drasticamente le operazioni militari nella zona che si trova a 150 chilometri a nord est di Kiev. Lo ha dichiarato il governatore di Chernihiv Viacheslav Chaus sul suo canale Telegram. Crediamo (alla promessa russa, ndr)? Certo che no, ha scritto Chaus, dicendo che le forze russe hanno effettuato attacchi contro Nizhyn, compresi attacchi aerei, e per tutta la notte hanno colpito Chernihiv.

Ore 9.55 – Kiev, 17.300 soldati russi uccisi dal 24 febbraio

Secondo lo Stato Maggiore ucraino citato dal Kyiv Independent, dal 24 febbraio a oggi sono stati uccisi 17.300 soldati russi. Si tratta di un dato non confermato dal Cremlino che il 25 marzo ha dato notizia di 1.351 militari russi deceduti in battaglia. Sempre secondo Kiev, sono stati distrutti 1.723 carri armati russi, 1.184 veicoli, 305 pezzi di artiglieria, 54 sistemi di guerra antiaerea, 96 sistemi di lancio di razzi, 131 aerei, 131 elicotteri, 75 serbatoi di carburante, 21 pezzi di attrezzature speciali, 81 droni e sette navi.

Ore 9.50 – Russia, con la Cina una voce sola sulla politica estera

Il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov e il suo omologo cinese Wang Yi hanno concordato di rafforzare il coordinamento politico estero bilaterale e di ampliare i contatti bilaterali e multilaterali: lo ha reso noto il ministero degli Esteri russo in un comunicato dopo l’incontro odierno tra i due ministri a Tunxi, in Cina. Lo riporta Interfax. Sullo sfondo di una complicata situazione internazionale, Russia e Cina continuano a rafforzare i partner strategici e a parlare con una sola voce negli affari globali, si legge inoltre nella nota.

Ore 8.55 – Lamorgese: in Italia arrivati 75mila profughi

Si registra un rallentamento del flusso dei profughi ucraini verso l’Europa: si passati da 200mila a 40mila al giorno. A riferirlo il ministro dell’Interno Luciana Lamorgese, in audizione al Comitato Schengen. In Italia, alla data di ieri, sono 75mila. Di questi 5.600 sono inseriti nei sistemi d’accoglienza Cas (5.300 persone) e Sai (299) e i minori non accompagnati sono 475. Le domande di protezione sono state finora circa 750, un dato che riflette la speranza ucraini di rientrare in Patria dopo il termine delle ostilit, ha sottolineato il ministro.

Ore 8.45 – Il preallarme tedesco sul gas
La Germania ha attivato il primo livello di allarme sulle forniture di gas: a dirlo stato il ministro dell’Economia di Berlino, Robert Habeck. Si tratta del primo dei tre livelli dell’emergenza energetica, ed un livello contemplato dai piani di tutti i Paesi: solitamente si parla di preallarme, allarme ed emergenza.

Il livello di allarme nel quale la Germania si trova ora lo stesso nel quale l’Italia si trova da settimane: prevede monitoraggio pi attento dei flussi di gas e la possibilit di attuare soluzioni di mercato per massimizzare l’afflusso di gas (ad esempio, si chiede agli importatori di massimizzare le importazioni).

Ulteriori misure possono essere prese nei livelli di allerta successivi: un Paese pu chiedere di fermare le forniture ai clienti che hanno accettato contratti con clausole di interrompibilit (ad esempio, industrie che magari possono usare energie diverse dal gas), ridurre la temperatura e gli orari di riscaldamento in uffici pubblici o esercizi commerciali e, come ultima misura, intervenire sul razionamento delle forniture ai privati.

La Germania ha comunicato di avere al momento i serbatoi di stoccaggio pieni al 25% (la percentuale, in Italia, pi alta).

L’allerta scattata perch domani, 31 marzo, la Russia dovrebbe implementare la misura annunciata da Putin: il gas dovr essere pagato in rubli. Una condizione che i Paesi occidentali considerano una inaccettabile violazione dei termini contrattuali.

Ore 8.20 – Le esplosioni a Kiev (e in un villaggio russo vicino al confine)
Non un cessate il fuoco, avevano specificato dal governo russo, raffreddando le speranze sorte dopo l’annuncio di una drastica riduzione delle attivit militari a Kiev e Chernihiv. E cessate il fuoco non stato: Kiev ha vissuto un’altra notte con il suono delle sirene e le esplosioni dei colpi di artiglieria, ai margini della citt.

Un’altra esplosione — da seguire, come indicato gi nelle scorse ore da Guido Olimpio, sul Corriere — avvenuta a Oktjabrskij, un villaggio nella regione russa di Belgorod, a una manciata di chilometri dal confine con l’Ucraina. La causa delle esplosioni non stata ancora accertata, ma a prendere fuoco sarebbe stato un deposito di munizioni.

Ore 8.00 – La strategia degli Stati Uniti cambiata?
(Luigi Ippolito) Ci sono due ragioni per pensare che la fine in vista e una ragione per pensare di no, dice lo storico britannico Niall Ferguson al Corriere. Le ragioni per il primo scenario sono che i russi chiaramente hanno un problema: la misera performance delle loro forze e le pesanti perdite subite, cui si aggiungono problemi logistici difficili da risolvere. Dunque l’annuncio che si focalizzano sul Donbass non stata una sorpresa. La seconda ragione che Zelensky continua a segnalare la volont di trovare un accordo basato sulla neutralit dell’Ucraina.

E invece dove sta il problema? Il problema sono gli Stati Uniti: perch l’Amministrazione Biden si imbarcata in una strategia che punta a prolungare a la guerra, nella convinzione che questo porter a un cambio di regime in Russia. La cosiddetta gaffe di Biden non era affatto una gaffe.

L’intervista integrale — ricchissima di spunti — qui.

Ore 7.50 – Ma perch Russia e Ucraina proteggono Abramovich?
Quale ruolo sta giocando Roman Abramovich? E in quale campo sta? Le domande su che cosa stia facendo esattamente l’oligarca russo — che sembra protetto sia dall’Ucraina sia dalla Russia, e che ieri, per l’ennesima volta, era presente ai negoziati tra i due Paesi — continuano: cos come quelle sul suo presunto avvelenamento (svelato da Wall Street Journal e Bellingcat, ma sul quale Stati Uniti e Russia, con accenti diversi, smentiscono o affermano di non avere prove). Marco Imarisio prova, qui, a indagare.

Ore 7.45 – Il Donbass, spiegato da Milena Gabanelli

Nelle scorse ore, il governo russo ha chiarito di voler concentrare la sua attivit militare per raggiungere l’obiettivo della liberazione del Donbass — cio la sua completa occupazione. Ma perch la Russia vuole quella regione? E perch l’Ucraina non ha intenzione di lasciarla? C’entrano le risorse naturali, la posizione strategica e i rapporti tra Zelensky e gli oligarchi: spiega tutto Milena Gabanelli nel suo Dataroom, qui.

Ore 7.30 – Cosa sta succedendo al governo, in Italia

(Luca Angelini) Cosa sta succedendo nel governo italiano? In estrema sintesi: il Movimento 5 Stelle, partito che appartiene alla maggioranza che sostiene l’esecutivo guidato da Mario Draghi, ha espresso fortissime resistenze circa la volont del premier di aumentare — come concordato con i partner della Nato — le spese militari per raggiungere l’obiettivo del 2% del Pil. Nella giornata di ieri, Draghi ha incontrato il leader del Movimento, Giuseppe Conte, per cercare di arrivare a una sintesi: ma l’incontro andato molto male.

Se si mettono in discussione gli impegni assunti viene meno il patto che tiene in piedi la maggioranza, ha detto Mario Draghi: e il vertice finito cos male — scrive Monica Guerzoni — che il premier ha ritenuto necessario salire al Quirinale e riferire a caldo, a Sergio Mattarella, quanto a rischio sia il destino del governo in un momento tragico per l’intero Occidente. (Qui i retroscena dell’incontro).

Il leader del M5S ieri sera, alla trasmissione tv DiMarted, ha negato di voler aprire una crisi di governo. Ma, come nota Massimo Franco, lo smarcamento gridato sull’aumento delle spese militari un indizio della volont di logorare e di tirare la corda a intermittenza.

Tanto che, anche nel Pd, sempre pi forte il sospetto che i Cinque Stelle siano tentati di arginare il progressivo crollo elettorale e nei sondaggi recuperando le parole d’ordine del passato; e che il rinculo identitario prevalga su tutto.

Oggi il decreto Ucraina arriva in Aula al Senato e l’interrogativo che scuote la maggioranza cosa faranno i 5 Stelle, se e quando Draghi porr la fiducia.

Ore 7.20 – La Russia sta fingendo?

Gli annunci di ieri da parte del governo di Mosca — Ridurremo drasticamente l’attivit militare intorno a Kiev e Chernihiv — erano stati accolti con freddezza da Stati Uniti, Unione europea e Gran Bretagna: Aspettiamo i fatti, era stato il commento delle diplomazie occidentali. Sembrava per che ad accompagnare quelle parole della Russia ci fossero anche segnali sul campo: il ritiro verso la Bielorussia di alcune unit stanziate nei dintorni di Kiev, segnalato da analisti militari statunitensi alla Cnn.

Oggi per alla cautela occidentale si somma lo scetticismo della stessa Ucraina. Lo Stato maggiore delle Forze armate ucraine, nel suo quotidiano aggiornamento sulla situazione, ha scritto che la promessa di ritiro da parte della Russia punta a confondere: si tratta probabilmente della rotazione di singole unit e creare un equivoco sul vero significato della mossa.

Dello stesso tenore le analisi della Difesa britannica: le unit russe — scrive il ministero della Difesa nel suo punto quotidiano — hanno subito pesanti perdite sul campo, e sono state dunque costrette a tornare in Russia e Bielorussia per riorganizzarsi e rifornirsi. Insomma: il timore che la drastica riduzione degli sforzi bellici nelle direttrici di Kiev e Chernihiv e la concentrazione sul Donbass non sia che una scelta tattica mascherata da buone intenzioni circola, forte, in Ucraina e nelle cancellerie occidentali.

Ore 7.00 – Washington: i cittadini Usa in Russia rischiano l’arresto

Il dipartimento di Stato Usa ha avvertito ieri, 29 marzo, che i cittadini statunitensi in Russia rischiano l’arresto da parte delle autorit locali e ha ribadito l’invito a rientrare immediatamente negli Stati Uniti. Nelle scorse ore un diplomatico statunitense ha potuto visitare la star statunitense del basket Brittney Griner, arrestata presso l’aeroporto di Mosca il 17 febbraio scorso per aver portato con s cartucce per sigarette elettroniche contenenti cannabis.

Ore 6.48 – Petrolio: scorte Usa in calo, ma i prezzi scendono
L’American Petroleum Institute (Api) ha registrato una diminuzione di 3 milioni di barili di petrolio greggio nelle scorte statunitensi per la settimana terminata il 25 marzo. Gli analisti si aspettavano una diminuzione di 1,558 milioni di barili. I prezzi del petrolio sono comunque scesi marted mentre i colloqui di pace tra Russia e Ucraina hanno mostrato progressi. Il West Texas Intermediate in consegna a maggio ha perso 1,72 dollari (-1,6% a quota 104,24 dollari al barile al New York Mercantile Exchange). Il greggio Brent in consegna a maggio ha registrato una flessione del 2%, chiudendo a 110,23 dollari al barile al London Ice Futures Exchange.

Ore 6.30 – Kiev: Mosca ha spostato 2000 soldati dalla Georgia in Ucraina
L’esercito russo in Ucraina ha ricostituito i suoi ranghi con unit provenienti dai territori occupati della Georgia: secondo lo stato maggiore delle Forze armate ucraine citate dalla Ukrainska Pravda sarebbero arrivate in totale circa 2.000 persone.

Ore 6.01

– L’esercito ucraino: l’annuncio del ritiro delle truppe russe fuorviante
Ci sono indicazioni che le forze russe si stiano riorganizzando per concentrare i loro sforzi sull’Ucraina orientale, allo stesso tempo il cosiddetto `ritiro delle truppe molto probabilmente una rotazione di singole unit e mira a fuorviare la leadership militare ucraina, creando l’idea sbagliata che i russi abbiano deciso di non cercare di accerchiare Kiev. Cos lo stato maggiore ucraino a proposito dell’annunciata riduzione dell’attivit militare da parte di Mosca.

Ore 4.45 – Ripristinata l’elettricit per 150 mila ucraini
Dopo le riparazioni degli ingegneri – riporta il Kyiv Independent – numerosi insediamenti in Ucraina hanno ripreso l’accesso all’elettricit, secondo il ministero dell’Energia ucraino. Tuttavia, si stima che 831.000 ucraini in 1.491 insediamenti rimangano ancora senza accesso all’elettricit.

Ore 4.30 – Crisi alimentare, la Russia respinge le accuse degli Usa


Mosca considera le osservazioni del vicesegretario di Stato americano Wendy Sherman sul presunto ruolo della Russia nella crisi alimentare in Ucraina e nel mondo come parte della guerra dell’informazione di Washington contro la Russia: lo ha affermato l’ambasciatore russo negli Stati Uniti Anatoly Antonov, secondo quanto riferito dalla Tass. Consideriamo le osservazioni di Wendy Sherman come una parte della guerra dell’informazione degli Stati Uniti contro la Russia, ha affermato il diplomatico nel canale Telegram dell’ambasciata.

Ore 3.49 – Partenza sprint per la Borsa di Hong Kong
La Borsa di Hong Kong apre la seduta cin un solido rialzo sulla scia dei guadagni di Wall Street e del cauto ottimismo sui colloqui tra Ucraina e Russia per chiudere il conflitto: l’indice Hang Seng segna nelle prime battute un balzo dell’1,03%, a 22.153,06 punti.

Ore 3.38 – Usa: 94 navi civili ucraina che portano cibo bloccate nel Mar Nero dai russi
I russi stanno bloccando 94 navi alimentari civili nella regione del Mar Nero e hanno bombardato tre navi che trasportano merci dai porti del Mar Nero in tutto il mondo, in particolare quelle noleggiate da una azienda agricola. Lo ha detto il primo vicesegretario di Stato americano Wendy Sherman, citato da Ukrinform. Circa il 30% delle esportazioni mondiali di grano provengono dalla regione del Mar Nero, cos come il 20% del mais e il 75% dell’ olio di girasole. Molti esportatori hanno rinunciato a inviare le loro navi nel Mar Nero, anche nei porti russi. La Marina russa sta bloccando l’accesso ai porti ucraini, il che blocca di fatto l’esportazione di grano, ha detto la Sherman citata da Ukrinform.

Ore 3.25 – Casa Bianca: incontro Biden-Putin possibile solo dopo de-escalation militare
Un incontro tra il presidente russo Vladimir Putin e il suo omologo statunitense Joe Biden sar possibile solo dopo una significativa riduzione dell’escalation in Ucraina: lo ha detto ai giornalisti il direttore delle comunicazioni della Casa Bianca Kate Bedingfield, secondo quanto riferito dalla Tass.

Ore 3.01 – Dai pianoforti alle auto di lusso, il Giappone allunga l’elenco dei beni da non esportare in Russia
Il Giappone amplia la lista delle sanzioni applicate all’export in Russia per intensificare la pressione sugli oligarchi considerati vicini al presidente Putin. L’elenco riguarda 19 prodotti, e include automobili del valore di oltre 6 milioni di yen, l’equivalente di 44.000 euro, motociclette che superano i 600 mila yen (4.400 euro), allargando il divieto alla sfera musicale, con pianoforti del valore di oltre 200 mila yen (1.450 euro), il settore dei gioielli con le perle naturali, gli orologi e anche quello della ristorazione, tra cui i whisky giapponesi di alta fascia. Tokyo aveva gi imposto un divieto per circa 300 prodotti, compresi gli articoli che potevano essere utilizzati come accessori militari, oltre all’esportazione di semiconduttori.

Ore 2.51 – Casa Bianca: nessuno si faccia ingannare dall’annuncio del ritiro delle truppe russe
Nessuno dovrebbe farsi ingannare dal ritiro dei soldati russi. Lo ha detto la Casa Bianca, commentando le notizie che arrivano dall’Ucraina. Secondo lo staff della Difesa ucraina non ci sarebbe un ritiro, come annunciato da Mosca, ma un mero avvicendamento di unit dalle zone attorno a Kiev e Chernikiv.

Ore 2.44 – Trump chiede Putin di divulgare notizie dannose su Biden
Donald Trump ha chiesto a Vladimir Putin di rendere pubblica qualsiasi informazione dannosa a sua conoscenza sulla famiglia Biden, in particolare su Hunter Biden, il figlio del presidente. Direi che, se Putin sapesse la risposta, dovrebbe renderla nota e noi dovremmo conoscerla, ha detto in una nuova intervista pubblicata da JustTheNews.

Ore 2.31 –

La Borsa di Tokyo apre in calo aperto in calo


L’indice Nikkei 225 perde lo 0,16%, a 28.208,22, mentre l’indice Topix scende dello 0,57%, a 1.980,24.

Ore 1.58 – Stato maggiore ucraino: truppe russe consolidano le posizioni conquistate
Le truppe russe stanno rafforzando le posizioni conquistate, anche installando campi minati, mentre non si registrano tentativi di espandere il loro controllo sulle citt: lo riferisce lo stato maggiore ucraino, secondo la Ukrainska Pravda, nel suo riepilogo della situazione sul terreno. Nella regione di Zaporozhye, i russi stanno realizzando strutture di fortificazione ma l’obiettivo di raggiungere i confini amministrativi delle regioni di Donetsk e Luhansk, l’accerchiamento della citt di Kiev e stabilire il controllo sulla riva sinistra dell’Ucraina rimane inadempiuto. In direzione sud – dice lo stato maggiore – il nemico sta adottando misure per ripristinare la capacit di combattimento delle sue unit frenando le azioni delle unit delle forze armate ucraine con fuoco di artiglieria e attacchi aerei. Bombardamenti hanno interessato anche i dintorni di Stepnogorsk, Orikhovo e Gulyaypole, mentre non ci sono cambiamenti significativi nella composizione e posizione delle truppe nemiche nelle aree di Volyn , Polissya e Seversky. Nessun cambiamento significativo anche nelle zone operative del Mar Nero e del mar di Azov. Proseguono invece attacchi aerei e missilistici nelle aree di Kreminna e Mariupol, che resta comunque in mani ucraine.

Ore 1.45 – Gb: raccolti 11,3 milioni di sterline al concerto pro-Ucraina
Ammonta a 11,3 milioni di sterline la somma destinata ad aiuti umanitari in Ucraina, raccolta attraverso il concerto di beneficenza a cui hanno preso parte fra gli altri Ed Sheeran e Camilla Cabello.

Ore 1.11 – Usa preparano nuove sanzioni contro la Russia, nel mirino l’industria bellica
Gli Stati Uniti preparano un nuovo round di sanzioni contro la Russia. Secondo il vice segretario al Tesoro degli Stati Uniti Wally Adeyemo, le sanzioni prenderanno di mira le catene di approvvigionamento per l’esercito russo e mineranno l’industria della difesa del paese.

Ore 0.58 – Bbc: ancora bombardamenti nella zona di Kiev
La Bbc segnala ancora bombardamenti nel nord-ovest di Kiev, nonostante i russi ieri


abbiano annunciato la riduzione delle operazioni militari sul fronte della capitale. I reporter dal terreno riferiscono di esplosioni a circa 20 km dalla capitale, senza essere in grado di chiarire se a sparare siano i russi o gli ucraini. In precedenza anche la Cnn aveva dato conto di pesanti colpi di artiglieria e razzi nell’area di Kiev.

Ore 0.54 – La denuncia di Human Rights Watch: truppe russe utilizzano mine antiuomo vietate
Le forze russe che combattono in Ucraina hanno utilizzato mine antiuomo vietate : l’accusa lanciata da Human Rights Watch. Le mine antiuomo – spiega l’organizzazione – sono state localizzate da tecnici ucraini per l’eliminazione degli ordigni due giorni fa, il 28 marzo 2022. Notoriamente la Russia possiede queste mine che possono uccidere e mutilare indiscriminatamente persone entro un raggio di circa 16 metri. L’Ucraina viceversa non possiede questo tipo di arma. I Paesi di tutto il mondo dovrebbero condannare con forza l’uso da parte della Russia di mine antiuomo vietate in Ucraina, ha affermato Steve Goose, direttore delle armi di Human Rights Watch. Queste armi non fanno distinzione tra combattenti e civili e lasciano un’eredit mortale per gli anni a venire. Il Trattato internazionale per la messa al bando delle mine del 1997 vieta totalmente l’uso, la produzione, lo stoccaggio e il trasferimento di mine antiuomo. La Russia non tra i 164 paesi che hanno aderito al trattato.

Ore 0.49 – Casa Bianca, scetticismo sul ritiro delle truppe russe
Dobbiamo vedere cosa fanno effettivamente i russi prima di fidarci esclusivamente di ci che hanno detto. Cos la direttrice della comunicazione della Casa Bianca, Kate Bedingfield, sulle dichiarazioni della Russia riguardo una diminuzione drastica della attivit militari intorno a Kiev. Abbiamo visto fin dall’inizio che hanno fatto una spinta aggressiva verso Kiev all’inizio di questo conflitto, e non abbiamo motivo di credere che abbiano adattato quella strategia, ha detto. Ovviamente, continuiamo a fare di tutto per imporre dei costi per questa decisione. Continueremo ad attuare la nostra strategia, ma, come ha detto il presidente, non crederemo sulla parola. Aspettiamo di vedere come saranno le loro azioni, ha aggiunto.

Ore 0.44 – Fra i prigionieri scambiati anche una delle guardie costiere dell’Isola dei Serpenti
Fra i prigionieri scambiati fra Russia e Ucraina negli ultimi giorni c’ anche uno degli uomini della guardia costiera che erano impegnati nella difesa dell’isola dei Serpenti e che avevano risposto “nave da guerra russa, vai a farti fottere”
all’intimazione di resa. Si tratta di Roman Hrybov. Lo riporta il sito The Kyiv Independent.


?? Famous defender of Zmiinyi (Snake) Island released from Russian captivity.

Border Guard Roman Hrybov, whose phrase ?Russian warship, go f*ck yourself? went viral, was part of a recent prisoner exchange.

— The Kyiv Independent (@KyivIndependent) March 29, 2022

Ore 0.39 – La Cina all’Onu: sanzioni alla Russia aggraveranno la crisi alimentare
Le sanzioni e i blocchi economici esacerberanno artificialmente la mancanza di cibo e l’alterazione dei prezzi, sconvolgendo ulteriormente la produzione alimentare e la catena di distribuzione nel mondo, facendo salire i prezzi e ponendo un onere sui paesi in via di sviluppo che non meritano. Lo ha detto il vice rappresentante permanente della Cina all’Onu, Dai Bing, alla riunione del Consiglio di Sicurezza sull’Ucraina. Pechino chiede un maggiore coordinamento internazionale per stabilizzare la fornitura di cibo e i prezzi, assicurando la sicurezza alimentare globale e sostiene che l’Onu e le sue agenzie di settore devono attivamente contribuire a coordinare la produzione e il commercio di cibo tra i paesi aiutando le nazioni in via di sviluppo a sopravvivere allo shock.

Ore 0.36 – Onu: le missioni umanitarie non riescono a raggiungere Mariupol
La maggior parte dei posti li possiamo raggiungere in Ucraina in questo momento, ma non Mariupol. Lo ha detto David Beasley, direttore esecutivo del World Food Programme (l’agenzia delle Nazioni Unite che si occupa di assistenza alimentare e che la pi grande organizzazione umanitaria del mondo) sottolineando le conseguenze di vasta portata della guerra in Ucraina sulla produzione mondiale di grano. Ci aspettano mesi difficili, ha aggiunto.

Ore 0.25 – Kiev denuncia: l’esercito russo continua a rapire sindaci e funzionari cittadini ucraini
Lo ha denunciato il sindaco di Kiev Vitaliy Klitschko, a capo anche l’Associazione delle citt ucraine. Durante la guerra, dal 24 febbraio, gli occupanti hanno rapito 11 sindaci e altri otto funzionari comunali, ha detto Klitschko, secondo quanto riporta Radio Svoboda, sottolineando che rapire i leader delle comunit in tempo di guerra mette in pericolo tutti i residenti di tali comunit, poich sono responsabili della gestione dell’emergenza e dei mezzi di sussistenza. Klitschko ha chiesto alle organizzazioni internazionali e ai sindaci dei comuni europei di fare ogni sforzo, utilizzare tutti i meccanismi e le pressioni possibili per aiutare l’Ucraina a superare l’invasione russa il prima possibile.

Ore 0.15 – Onu: la Russia ha provocato una pericolosa crisi alimentare
La Russia stata accusata all’Onu di aver provocato una crisi alimentare mondiale e di far correre il rischio di una carestia in vari Paesi scatenando una guerra contro l’Ucraina, considerata il granaio d’Europa. Il presidente Vladimir Putin ha iniziato questa guerra, ha creato questa crisi alimentare globale, ed lui che pu fermarla, ha denunciato la vice segretaria di stato Usa Wendy Sherman in una riunione del Consiglio di Sicurezza Onu dedicato alla situazione umanitaria in Ucraina. La Russia e il presidente Putin, loro soltanto, portano la responsabilit di aver fatto la guerra all’Ucraina e delle conseguenze di questa guerra sulla sicurezza alimentare mondiale, ha aggiunto. I prezzi dei generi alimentari stanno gi salendo alle stelle nei paesi a basso e medio reddito poich la Russia soffoca le esportazioni ucraine. In tutto il Medio Oriente e l’Africa, i prezzi gi elevati delle materie prime di base, compreso il grano, sono aumentati tra il 20% e il 50% quest’anno, ha proseguito, dicendosi particolarmente preoccupata per paesi come Libano, Pakistan, Libia, Tunisia, Yemen e Marocco, che dipendono fortemente dalle importazioni ucraine per nutrire le loro popolazioni.

Ore 0.01 – Kiev, uditi forti colpi di artiglieria
A Kiev sono stati sentiti poco fa forti colpi di artiglieria e razzi. Lo riferisce una squadra della Cnn sul campo. L’emittente ha riferito in precedenza che i combattimenti sono continuati nel pomeriggio nella periferia di Kiev, specialmente nel nord-ovest e nel nord-est della citt, nonostante i funzionari russi abbiano affermato che Mosca stava allontanando alcune unit dalla capitale e da Chernihiv.

Ore 00.00 – Per l’intellingenze inglese l’offensiva su Kiev fallita

Il servizio di intelligenze della Gran Bretagna crede che l’allentamento della pressione russa sul fronte di Kiev sia un fatto concreto. Lo annunciato nel loro quotidiano punto sul conflitto. La ritirata russa e i contrattacchi ucraini – scrive Londra – significano che quasi certamente l’offensiva russa fallita nel suo obiettivo di circondare Kiev. Le dichiarazioni russe riguardanti il ritiro di alcune unit da questa area possono indicare l’accettazione che l’inizxiativa nella regione perduta. altamente probabile che la Russia dirotter le sue forze dal nord alle regioni dell’est.

30 marzo 2022 (modifica il 30 marzo 2022 | 12:54)



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