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Zelensky unifica le trasmissioni televisive
Il presidente ucraino Volodymyr Zelnsky firma un decreto con cui unifica tutti i canali Tv in un’unica piattaforma di «comunicazione strategica» attiva 24 ore al giorno, scrivono media ucraini fra cui l’Ukrainska Pravda. L’opposizione critica il provvedimento. Zelensky annuncia anche che sarà «limitata e posta sotto controllo l’attività di 11 partiti politici ucraini, alcuni dei quali avrebbero legami diretti con Mosca». In un’intervista alla Cnn Zelensky ha aggiunto: «Dobbiamo usare qualsiasi formato, qualsiasi chance di poter parlare con Putin. Se questi tentativi falliscono, allora vuol dire che questa è la terza guerra mondiale. Sono pronto a negoziare. Sono stato pronto negli ultimi due anni. Senza i negoziati non si può mettere fine a questa guerra».
Proteste in Polonia: fermiamo il commercio con la Russia
Centinaia di manifestanti bloccano la dogana al confine tra Polonia e Bielorussia mandando in tilt la circolazione dei tir. Lungo le strade che portano al confine ci sono file lunghissime di autoarticolati, alcuni fermi da due giorni, da quando cioè è cominciata la protesta a Kukuryki nell’est della Polonia. «Oltre alle sanzioni bisogna interrompere il commercio con l’Ue», dicono i manifestanti sventolando le bandiere dell’Ucraina. «Resteremo qui fino a quando non saranno prese decisioni», promettono.
Sirene d’allarme antiaeree in quasi tutte le regioni dell’Ucraina, nuovi bombardamenti e tentativi di rilanciare la diplomazia caratterizzano il 25esimo giorno della guerra scatenata dalla Russia in Ucraina. Una bomba avrebbe colpito l’edificio di una scuola d’arte dove si erano rifugiate 400 persone. Inoltre, la Russia ha colpito l’Ucraina con missili da crociera provenienti da navi nel Mar Nero e nel Mar Caspio. A riferirlo è l’agenzia di stampa Interfax. Le autorità russe hanno anche affermato di aver impiegato per il secondo giorno consecutivo un missile ipersonico. Mentre sono almeno 266 i civili uccisi negli scontri nella regione di Kharkiv, nel nordest dell’Ucraina, dall’inizio dell’invasione russa e sale a 115 il numero di bambini uccisi in tre settimane di guerra (58 nella regione di Kiev), mentre altri 140 sono rimasti feriti.
La Turchia rilancia il trilaterale per la pace
La Turchia, intanto, tenta di rilanciare il proprio ruolo e gli sforzi diplomatici. Ankara si offre di ospitare un vertice trilaterale fra i presidenti russo, Vladimir Putin, ucraino, Volodymyr Zelensky, e turco, Recep Tayyip Erdogan, a riportarlo domenica mattina è l’agenzia russa Tass, che cita un’intervista del ministro degli esteri turco, Mevlut Cavusoglu al quotidiano Hurriyet. «Se si raggiunge la pace, (i tre presidenti) s’incontreranno senz’altro», aggiungendo che i leader russo e ucraino «non escludono affatto questa possibilità» né che l’incontro possa avvenire in Turchia. Ankara – dice Cavusoglu, secondo quanto riferisce la Tass – «vuole tenere il vertice trilaterale», che può essere convocato «su richiesta di due dei leader». Secondo la Turchia, sarebbero le parti sarebbero vicine a un accordo sui punti chiave. Nella giornata di lunedì 21 marzo i negoziati riprendono online.
Le perdite russe
Sul versante opposto, l’Accademia Navale russa ha riconosciuto la morte del capitano di 1° grado Andrey Palya in Ucraina. Tra i comandanti militari morti ci sarebbero già sei generali russi, sostiene il governo di Kiyv (Kiev, in ucraino), ovvero quanti sono morti in totale nei 10 anni di guerra sovietica in Afghanistan. Lo stato maggiore delle forze militari ucraine rivendica l’ “eliminazione” del 331° reggimento delle Guardie aviotrasportate “Kostroma”. In seguito a scontri intorno a Kiev, solo un militare dell’unità è sopravvissuto, ed è ricoverato in ospedale, si precisa in un post su Facebook rilanciato dalla Bbc. Nei giorni scorsi era stata data la notizia dell’uccisione del comandante del reggimento d’elite, Sergei Sukharev. Il 331° reggimento aveva partecipato all’operazione russa nel Donbass nel 2014 (a Ilovaisk), alla guerra contro la Georgia nel 2008 e a entrambe le guerre in Cecenia. Il comando russo a Belgorod, aggiunge lo stato maggiore ucraino, ha aperto una inchiesta su 10 militari della 138esima brigata di fucilieri che hanno disertato dopo che l’unità ha subito pesanti perdite durante l’offensiva contro Kharkiv.
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