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© Reuters
Di Geoffrey Smith e Alessandro Albano
Investing.com – L’Europa ripiega sull’idea di un embargo totale su e gas russo per via delle ripercussioni sull’economie degli StatI membri, mentre gli Stati Uniti decidono di stringere ulteriormente la morsa sulla capacità di Mosca di rispettare gli impegni sul proprio debito. Intanto, l’inflazione continua colpire i mercati emergenti, soprattutto quelli legati alle importazioni russe ed ucraine. Ecco le principali notizie di questo martedì:
1. L’UE non prede rischi
L’Unione Europea ha evitato (nuovamente) di imporre significative sanzioni alla Russia, dopo aver criticato ferocemente le atrocità commesse dalle truppe russe a Bucha e nel nord di Kiev.
Fonti diplomatiche citate da varie agenzie di stampa hanno indicato che il nuovo pacchetto di sanzioni consentirà a petrolio e gas naturale di fluire ancora liberamente da Mosca all’Europa, generando quasi 1 miliardo di dollari al giorno di proventi per la Russia. Bruxelles fermerà (per ora) solo le importazioni di carbone, oltre a vietare l’esportazione di macchinari e altre attrezzature per un valore di circa 10 miliardi di euro (11 miliardi di dollari).
L’Unione vieterà, inoltre, l’import di fertilizzanti a base di potassio russo e bielorusso, oltre a legno, prodotti chimici, cemento e alcuni prodotti alimentari, per un valore di circa 5,5 miliardi di dollari all’anno. Tuttavia, il pacchetto sembra non essere all’altezza delle proposte fatte lunedì del presidente francese Emmanuel Macron, a causa della resistenza di Germania e Ungheria.
2. Stretta sui bond russi
La Russia non potrà più utilizzare i conti detenuti presso le banche americane per rimborsare le cedole delle obbligazioni denominate in dollari. E’ quanto deciso dal Dipartimento del Tesoro statunitense il quale, dopo aver congelato le riserve estere della banca centrale russa a causa dell’invasione in Ucraina, ha impedito al Cremlino il pagamento degli interessi sul proprio debito estero in scadenza lunedì.
Mosca è stata in grado di rispettare gli impegni sui bond denominati in dollari grazie alla concessione fatta da Washington alle proprie banche, come JPMorgan (NYSE:), scongiurando la possibilità di default sul debito estero. Ora, la decisone del Tesoro Usa potrebbe mettere all’angolo il Cremlino, che dovrà scegliere se utilizzare le riserve di valuta estera detenute nei confini nazionali per rispettare i propri impegni economici o finanziare il lungo conflitto in Ucraina.
La misura non ha avuto molto effetto sui mercati secondari, con il decennale in calo dello 0,8% ad un rendimento dell’11,5%. In calo anche
3. Tensioni sui mercati emergenti
La pressione inflazionistica continua a farsi sentire in tutto il mondo. Il Perù ha dichiarato lo stato di emergenza nella capitale dopo le violente proteste contro il rincaro di energia ed alimentari, mentre il ministro delle finanze dello Sri Lanka si è dimesso un giorno dopo essere stato nominato, incapace di affrontare una crisi causata da un onere del debito paralizzante e dal crollo delle entrate del turismo negli ultimi due anni.
La pressione derivante dall’impennata dei prezzi di cibo ed energia morde anche in Nord Africa, fortemente dipendente dalle importazioni di grano dalla Russia e dall’Ucraina. Il presidente della Tunisia ha sciolto il parlamento lunedì, mentre in Turchia l’inflazione è schizzata al 61%, secondo i dati diffusi la scorsa settimana.
Nei mercati più sviluppati, il è balzato dopo che la Reserve Bank of Australia ha abbandonato la sua “stance attendista” sulla politica monetaria. Gli analisti di Goldman Sachs (NYSE:) (NYSE:GS) si aspettano più aumenti dei tassi di interesse a partire dalla riunione di giugno.
4. Un azionista non così passivo
Il nuovo azionista di Twitter (NYSE:) non è rimasto “passivo” a lungo. Dopo aver rilevato il 9,2% del social media, Elon Musk ha condotto un sondaggio sulla piattaforma sull’opportunità di introdurre un pulsante di modifica, una misura a cui la stessa direzione di Twitter ha resistito. Il sondaggio si è diviso circa 3:1 a favore, in linea con la preferenza di Musk.
Le azioni di Musk portano un velato avvertimento al CEO Parag Agrawal sull’entità della sua influenza. Tuttavia, secondo le regole della SEC, non gli è consentito condurre campagne attive per il cambiamento senza rivelare maggiori dettagli sui propri obiettivi.
In conseguenza, il titolo di Twitter (NYSE:) ha avuto il suo miglior giorno in assoluto lunedì, in aumento del 27% dopo l’annuncio che Musk aveva preso una quota del 9,2%. Ha concluso la giornata con una valutazione di quasi 8 volte le vendite del 2021. La società ha perso denaro per entrambi gli ultimi due anni, non riuscendo a incassare il boom della pubblicità digitale mentre la pandemia si ritirava.
5. Borse
L’azionario europeo accelera in ribasso verso metà seduta, con in calo dello 0,9%, in negativo dello 0,5%, Cac al -1,7%, mentre l’ resgitra il -0,8%.
A Wall Street, future negativi dopo i rialzi di lunedì, con future a -90 punti, future a -40 punti, mentre il future S&P 500 registra -11 punti. Nell’agenda economica, da seguire I dati PMI non manifatturieri dell’ISM relativi al mese di marzo (attese di 58,4 dopo il dato di fabbraio di 56,5.) e gli interventi di tre diversi presidenti della Fed: Neel Kashkari, Lael Brainard e John Williams.
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