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Sapevi che una dieta ricca di fibre può diminuire notevolmente il rischio di demenza senile? Vediamo nel dettaglio cosa dicono gli esperti e come funziona questa dieta.
Sappiamo tutti quanto sia fondamentale seguire un’alimentazione sana e praticare dell’attività fisica. Spesso si sottovaluta il potere del cibo, questo infatti è in grado di evitare moltissimi problemi e anche diverse patologie. Ultimamente è stata fatta una scoperta eccezionale sul potere delle fibre, queste sarebbero in grado di prevenire la demenza senile.
Esistono diverse ragioni per includere all’interno della nostra alimentazione un buon quantitativo di fibre e come dicevamo uno di queste è per prevenire il rischio di sviluppare in futuro la demenza senile.
Recentemente uno alcuni scienziati hanno fatto una scoperta sconvolgente, infatti in pochi sanno che mangiando frutta, verdura e cereali integrali, oltre a diminuire notevolmente il nostro peso, possono anche dare benefici alla nostra salute.
In primis consentono la diminuzione dei livelli di colesterolo presenti nel sangue, questo comporta ad un minor rischio di contrarre malattie cardiache.
Ma scopriamo come mai le fibre sono così importanti e quali sono tutti i benefici.
Fibre: ecco perché sono così importanti
Come dicevamo seguire un’alimentazione sana è fondamentale per il benessere del nostro organismo. Chi mangia male, oltre a non sentirsi bene con se stesso mette a rischio la propria salute, ecco perché oggi vi sveleremo i motivi per cui è necessario inserire un buon quantitativo di fibre all’interno della propria dieta.
In pochi sanno che queste sono fondamentali per evitare in futuro di sviluppare la demenza senile, a rivelarlo è stato un esperimento svolto su pazienti con un età compresa tra i 40 e 64 anni. I pazienti sono stati seguiti per ben 30 anni e i risultati sono stati sorprendenti.
Grazie ai dati raccolti è emerso che chi ha assunto più fibre in questi anni ha avuto un rischio inferiore di sviluppare demenza.
Lo studio ha anche riscontrato che non tutte le fibre sono in grado di portare queste benefici, ecco perché sono stata differenziate.
I ricercatori le hanno suddivise in fibre insolubili, ovvero quelle che non si dissolvono in acqua e fibre solubili, ovvero quelle che si trasformano in una sorta di gel. Le prime sono in grado di dare regolarità all’intestino mentre le seconde aiutano ad abbassare i livelli di glucosio e colesterolo nel sangue.
Da quanto è emerso il legame tra assunzione di fibre e demenza era più pronunciato per le fibre solubili. Proprio loro sono in grado di regolare la composizione dei batteri intestinali.
Grazie a questo si è scoperto che questa tipologia di fibra può influenzare la neuroinfiammazione, ed proprio lei a giocare un ruolo nell’insorgenza della demenza.
Voi cosa ne pensate?
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