Ven. Ott 25th, 2024

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I reclutatori di Mosca si muovono nei villaggi della Siria: cercano combattenti esperti. «Così Assad vi perdonerà». Per Zelensky sono «killer pagati per distruggere Kiev»

DAL NOSTRO CORRISPONDENTE
GERUSALEMME —

I reclutatori passano nei villaggi e cercano di convincere chi «abbia esperienza di combattimenti» a lasciare il nome nella lista. Non è difficile trovarne in un Paese dove «esperienza di combattimenti» significa una guerra civile che ancora va avanti da undici anni. C’è chi accetta per fame e perché la paga non è male, a qualcun altro viene promesso che così si guadagnerà l’amnistia, il dittatore Bashar Assad gli perdonerà di esser stato dall’altra parte, di aver lottato contro il suo potere.

Il fronte in Ucraina invece della miseria o della prigione. La rivista Al Monitor ha raccolto per prima le testimonianze di organizzazioni indipendenti siriane: raccontano che già da una settimana gli ufficiali del regime stanno mettendo insieme gruppi di uomini, gli elenchi vengono presentati ai comandanti russi dispiegati dal 2015 per sostenere l’alleato nel Levante, chi viene accettato dovrebbe sottoporsi a un breve addestramento. Ieri Vladimir Putin – in una riunione del consiglio di sicurezza trasmessa dalla televisione di Stato – li ha chiamati «volontari», ha sottolineato che «si arruolano per loro scelta». Sergei Shoigu, il ministro della Difesa, ha spiegato che ci sono 16 mila miliziani pronti a trasferirsi dal Medio Oriente in Donbass. E da lì in marcia verso Kiev.

In realtà si tratta soprattutto di mercenari, spesso forzati. I russi hanno già utilizzato in Libia questi fanti induriti dalle primavere arabe diventate conflitti sanguinosi. In quel caso a reclutare i siriani – combattenti sciiti o alauiti vicini al regime – erano i contractors del gruppo Wagner, con una supervisione a distanza dello Stato Maggiore russo. Per sostenere il leader libico Khalifa Haftar, in opposizione al governo di Tripoli, Putin aveva dato il via libera all’invio di 1200 paramilitari di quello che gli analisti considerano il suo esercito privato. Sono soprattutto russi, ma anche ex soldati di eserciti stranieri: combattono sotto il nome del musicista che ispirava Hitler e sotto gli ordini di Dimitrij Utkin, colonnello in congedo che si ispira ai nazisti.

11 marzo 2022 (modifica il 11 marzo 2022 | 18:14)

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