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Co-investire nelle aree meno densamente popolate e a bassa redditività per sfruttare le sinergie in termini operativi e di costi: è questo l’obiettivo della liaison a cui stanno per dare vita WindTre e Iliad attraverso una “newco”. (NELL’IMMAGINE IN VERDE IL PERIMETRO DELLA NEWCO, IN ROSSO LE AREE ESTERNE) I dettagli del progetto, che prevede la costituzione di una joint venture paritaria al 50%, sono stati messi nero su bianco in una lettera – che CorCom ha potuto visionare – inviata da WindTre alle parti sindacali attraverso Unindustria.
Operativamente la newco sarà in un primo momento costituita e controllata interamente da WindTre per poi procedere con il conferimento del 50% a Iliad a decorrere dal 30 giugno, fatte salve la sottoscrizione definitiva degli accordi fra le due società e l’autorizzazione da parte delle autorità competenti.
Riguardo alla copertura la newco andrà a operare nelle aree più periferiche e da quanto si legge nella lettera la popolazione coinvolta è stimata nell’ordine del 25%. Stando ai termini dell’accordo oltre alla condivisione della Ran e delle antenne è previsto il diritto di utilizzare gli spazi e le infrastrutture passive messe a disposizione sui siti di Cellnex, a seguito dell’attuale accordo con WindTre. La newco fornirà il servizio di roaming Multi Operator Core Network agli operatori richiedenti.
Sul fronte degli impatti occupazionali derivanti dall’operazione nella lettera si puntualizza che “continueranno a trovare applicazione tutti gli istituti normativi ed economici previsti dagli accordi attualmente vigenti in WindTre fino alla loro naturale scadenza”.
Il co-investimento oltre a generare sinergie e ad accelerare sull’infrastrutturazione permetterà a WindTre, di poter disporre di maggiori risorse economiche utili a rafforzare il percorso di evoluzione infrastrutturale e di rinnovamento tecnologico verso la fibra e il 5G.
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